° Capitolo 11°

32 3 0
                                    

Il sole iniziò a calare e i ragazzi si incamminarono verso la foresta per poi tornare alle loro dimore.

Jungkook era davanti a tutti mentre teneva le redini di Leslie e gli parlava sul libro che teneva nell'altra mano, gli raccontò delle rovine di Autem e del tempio del drago che dimorava in quella foresta. Jimin era in silenzio che ascoltava i racconti dell'amico e alle volte guardava Taehyung, anch'esso stupito da quanto il ragazzo sapesse.

Anche se non lo davano troppo a vedere tra quei due c'era chimica e Jimin lo sapeva ma mai si sarebbe azzardato a dire una cosa come quella a Jungkook, due uomini? Inammissibile per quegli anni, solo uno stregone o una creatura centenaria poteva permettersi lo sfizio di frequentare chiunque volesse indipendentemente dal sesso.

Jungkook si fermò e si girò verso i due ragazzi, prima guardò Taehyung che ricambiò lo sguardo e lo fece rabbrividire e poi posò i suoi occhi sulla figura silenziosa di Jimin.

-Dobbiamo andare a destra-

Jimin annuì per poi guardare Taehyung.

-Vieni con noi?-

Taehyung scosse la testa e scombinò i capelli del minore sorridendo.

-Io vado ancora un po' per la foresta-

-Ma è pericoloso!-

-Non preoccuparti, cammino poco e poi sono a casa-

Il minore annuì ed andò verso il maggiore. Jungkook intanto non disse nulla e guardò solamente Taehyung, il loro fu uno scambio di sguardi intensi ed indescrivibili, parvero neanche accorgersene e non si dissero nulla, ognuno prese la sua strada.

--A casa di Jimin--

Jimin stava apparecchiando la tavola mentre sua madre cuciva in un angolino della casa, Jungkook preparava la cena mentre Leslie continuava a passare il muso dalla finestra per vedere cosa succedeva all'interno di quelle quattro mura.

La signora Monique era una donna bellissima ma provata dalla malattia, era uguale a Jimin in tutto, dal colore dei capelli alla statura minuta e graziosa, dagli occhi grandi e dalle labbra piene. Aveva le mani rovinate a causa del mestiere ma dai modi gentili e premurosi.

Quando la cena fu pronta Jungkook portò tutto a tavola e si sedette insieme agli altri.

-Wow, una cena coi fiocchi caro Jungkook-

-Te lo avevo detto mamma che sa fare davvero di tutto!-

Il maggiore arrossì lievemente sorridendo in imbarazzo.

-Buon appetito allora-

-Buon appetito!-

Passarono il tempo a parlare: Jimin raccontò di come fosse simpatico Taehyung e di come Jungkook non lo sopportasse, Monique invece parlò di come le guardie perlustrassero villaggio dopo villaggio alla ricerca di un soggetto molto giovane ed affascinante.

Il drago di AutemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora