La serata di Hoseok, invece, stava procedendo a gonfie vele: era uscito per una cena di lavoro con i suoi colleghi e ora si trovava al pub per bere qualcosa in compagnia di tutta la compagnia al di fuori di Jimin e Yoongi. «Allora ragazzi, abbiamo novità?» chiese il rosso attirando l'attenzione dei suoi amici. «Io ho parlato con Jiminie e ne abbiamo ricavato qualcosa di buono,» affermò Taehyung fiero che il suo migliore amico abbia capito ciò che era giusto fare nella situazione in cui si trovava. «credo abbia capito il da farsi» continuò poi poco dopo, sorridendo al ricordo dell'amico a lui tanto caro. «Io invece ho controllato i due idioti tutto il giorno e posso assicurarvi che, per essere i primi giorni di lavoro, sono già molto in sintonia» parlò Jin, riferendo agli amici il comportamento dei due ragazzi durante l'orario di lavoro, parole che vennero successivamente confermate anche da Namjoon che annuì convinto. Hoseok sorrise felice, poi si ricordò di avere anche lui qualcosa di importante da riferire ai suoi compagni. «Io ho parlato con Yoon l'altra sera e....» il rosso divenne triste ricordandosi delle malinconiche confessioni che il corvino gli fece quella notte, non sapendo se continuare e rivelare tutto oppure no. «E....?» lo spronò Jungkook, curioso di cosa il corvino possa aver rivelato per aver reso Hoseok tanto triste. «Non so se sono tenuto a dirvelo perché non sono cose che capitano tutti i giorni, però ve lo spiegherò comunque a patto che voi non ne facciate parole con nessuno» disse serio, assicurandosi che tutti abbiano ascoltato attentamente e acconsentito all'ultima frase.
«Praticamente i genitori di Yoongi sono morti in un incidente stradale qualche anno fa e lui non è ancora riuscito ad accettarlo» asserì tristemente amareggiato il rosso, abbassando lo sguardo e provando ad immaginare anche solo un minimo del dolore che deve aver provato il corvino in seguito alla perdita di due figure così importanti. «Oh cazzo, povero Yoonnie. Mi dispiace un sacco...» disse il rosa cercando conforto nella figura di Taehyung accanto a lui, appoggiandosi ad essa con la testa e perdendo il suo sguardo nel vuoto con un'espressione malinconica. «Chissà come d'essere stata dura per lui... Spero che almeno abbia avuto qualcuno al suo fianco» Seokjin rivolse il suo sguardo ad Hoseok cercando una disperata conferma all'ultima frase detta. «E invece non c'era proprio un cazzo di nessuno a sostenerlo, caro Jin...» il rosso dovette andare contro il suo essere e abbattere tutte le speranze del gruppetto d'amici, ora triste per la triste novità che gli era stata riferita. «Non c'eravamo nemmeno noi...» constatò con voce difficilmente udibile il minore tra tutti, facendo un tenero e triste broncio che fece sorridere debolmente il moro al quale il rosa era appoggiato.
«Ora come sta?» dopo un po' di tempo passato in silenzio a pensare, Namjoon intentarvene preoccupato volendosi accertare dello stato di salute in cui si trovava Yoongi in quel momento. «Non lo so come sta. Ci ho parlato un po' di volte, mi ha detto che è molto confuso, che gli manca Jimin» rispose Hoseok facendo una piccola pausa prima di riprendere il suo discorso e continuarlo. «Mi ha detto che pensa di non meritarsi Jimin, dice che sia troppo buono per stare con una persona come lui» l'intero gruppetto quasi scoppiò a ridere a crepapelle per ciò che il corvino pensava, ma si contenne e non lo fece perché i suoi componenti erano ancora tristi e scossi da ciò che era accaduto al corvino negli ultimi anni. «Chissà che cosa gli passa per la testa, spero solo che non azzardi certe cazzate» disse Taehyung sempre parlando della stessa persona e sorridendo debolmente, ricordandosi di tutte le stronzate fatte alle superiori. «Tienilo d'occhio, mi raccomando» si raccomandò invece serio Seokjin, guardando negli occhi il rosso mentre quest'ultimo annuiva freneticamente.
Poco dopo cambiarono discorso, andando a parlare di Jimin, altro soggetto su cui il gruppetto teneva i riflettori puntati. «Beh, che dire di Jiminie:» disse il castano sorridendo e assumendo un'espressione pensante «sta migliorando» affermò infine ampliando il suo sorriso. Tutti i presenti gioirono per ciò che uscì dalle labbra di Taehyung che però continuò a parlare poco dopo, smorzando parte di quell'entusiasmo iniziale che si era creato. «Però anche lui ha ammesso che gli manca Yoongi e che ha un vuoto dentro che non riesce a colmare; a dire la verità, è già molto tempo che mi parla di questo suo vuoto e mi dispiace non poter far nulla per aiutarlo...» affermò tristemente, concludendo il suo breve discorso informativo su Jimin. «Ma noi li siamo aiutando!» protestò Hoseok, mentre volgeva lo sguardo altrove e mettendosi a braccia conserte. «Dai Hobi, non fare il bambino» disse scherzando il rosa, mentre si allungava per poter arrivare a dare un leggero pugno sul braccio del rosso. Entrambi risero contagiando anche il resto del gruppetto che tornò sereno a parlare su come avrebbero potuto continuare la missione Cupido. «Secondo me dobbiamo aspettare che si sviluppi un po' meglio la situazione, almeno dopo sarà più semplice capire come dobbiamo agire» suggerì sempre il rosa, ricevendo l'approvazione di tutti per la bella idea data. «Nel mentre manteniamo il piano originale come riferimento» aggiunse poi Namjoon, ricevendo un sonoro bacio sulla guancia da parte del merito seduto accanto a lui.
I ragazzi si salutarono calorosamente, sperando di rivedersi presto, e ognuno si diresse verso la propria abitazione, chi in compagnia e chi, invece, da solo. L'unico a dover tornare a casa senza nessuno fu, però, Hoseok. Non gli dispiaceva la solitudine e forse la preferiva rispetto a della compagnia non gradita, ma quella sera sentiva che stare da solo era la cosa che più gli serviva. Aprì i finestrini anteriori della sua auto mentre sfrecciava per le notturne e deserte strade di Seoul diretto verso l'appartamento che condivideva con Yoongi, sentendo l'aria gelida della notte inondargli i polmoni; quando era da solo lo faceva spesso perché in quel modo si sentiva ancora più libero di quanto già lo fosse e Hoseok adorava quella libertà che lo contraddistingueva dagli altri. Quel suo essere solare e speranzoso gli piaceva moltissimo e non avrebbe cambiato nessuno di quei due bellissimi pregi con nessun'altra caratteristica, perché lui si piaceva così com'era. Riuscì ad accettarsi con i suoi pregi ed i suoi difetti e da quel giorno ne fece un grande e preziosissimo tesoro da conservare dentro di sé per il resto della sua vita.
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ɴᴇᴏᴡᴀ ɴᴀ • ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿ
Fanfictionyoongi e jimin si ritrovano dopo tanto tempo, dopo anni passati tra silenzio e dissapori, dopo non aver mai reso possibile la realtà. riusciranno questa volta a riunirsi? « e nonostante passino le stagioni, le amicizie, i giorni e le persone, loro d...