Capitolo 4

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Sposto lo sguardo verso la finestra, tenendo la cannuccia con un paio di dita.

Il succo che fanno qui è il massimo.

"Yuma-chan. Non avevi detto che dovevi raccontarmi una cosa?" chiede, lasciando il bicchiere poggiato sul tavolo.

Ieri sera non me la sentivo di raccontarle quanto accaduto, volevo farlo di persona ma questa mattina per via delle le lezioni non ho avuto modo di dirle nulla.

Spero solo di non farla preoccupare, anche se non mi è successo niente Yoshino si preoccuperebbe comunque.

Io e lei siamo molto simili.

"Beh ecco...Ieri sera ero molto stanca e poi volevo parlartene di persona, quindi ho aspettato di uscire da scuola per farlo. Però promettimi che non ti preoccuperai!" le chiedo facendo scontrare una mano contro l'altra.

"Se mi dici così è ovvio che mi fai preoccupare!"

"E-Ecco...Non so da dove iniziare..."

"Cosa devo fare con te? L'ansia mi ucciderà..." dice mettendo la testa sopra il suo braccio, dopo aver spostato quest ultimo lungo il tavolo.

Yoshino è la mia migliore amica ma non so come aprire la conversazione senza darle troppe preoccupazioni.

Probabilmente ci sto pensando troppo.

Devo raccontarle tutto senza pensare a come potrebbe reagire e prendendola sul ridere, in questo modo capirà che va tutto bene e non si preoccuperà troppo per me.

Si, farò così.

"Ieri dopo le lezioni il professor Aoki mi ha chiesto di prestare un mio quaderno con gli appunti a un ragazzo della sezione in fondo al corridoio. Così ho fatto ma dopo che se n'è andato mi sono accorta di avergli dato quello sbagliato. Ho corso fuori dall'istituto e dopo un po' sono riuscita a trovarlo. Ma prima di raggiungerlo un ragazzo si è avvicinato a me, credo avesse quel tipo di intenzioni."

"Eh? Ha provato a farti quel genere di cose?" chiede con agitazione, portando entrambe le mani sul tavolo e spingendosi in avanti con il viso.

"N-Non è come pensi. Non mi ha fatto nulla! Sta tranquilla!" le dico scuotendo velocemente le mani.

Sapevo si sarebbe agitata.

"Che è successo dopo? Vai avanti ti prego, altrimenti rischio di non farcela. Hai fatto bene a non dirmelo ieri sera al telefono. Sarei corsa subito a casa tua."

Sorrido prima di riprendere il discorso, sul suo viso è nato un broncio davvero carino.

"Prima che potesse farmi qualcosa mi sono trovata davanti il ragazzo a cui dovevo dare il quaderno, mi ha aiutata e ha atterrato quel tipo con un calcio! Sul momento ero terrorizzata ma è stato veramente fantastico!" le dico facendo dei movimenti con le braccia come per mimare quanto accaduto.

Sono contraria alla violenza, però l'ho trovato veramente figo.

"Proprio una scena da film. Quanto ti invidio."

Ha entrambe le mani sulle guance, sta sicuramente fantasticando.

"Comunque, dopo che l'ho ringraziato mi ha detto una cosa. Lo sai che non gli serve passare ore intere sui libri per studiare? È intelligentissimo, gli basta uno sguardo oppure stare attento alle lezioni. Le cose gli entrano subito in testa come per magia, non trovi sia fantastico?" le chiedo alzando appena il tono della voce.

Anche io vorrei essere così brava, però se non passo le ore a studiare finisco per prendere un brutto voto.

"Beato lui! Io finirò per morirci sui libri."

𝐴𝑠 𝑦𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 [Hɑnɑmiyɑ Mɑkoto X OC] (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora