Prologo

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"Il drago spiegò le ali, erano talmente belle che era impossibile non guardarle. Sopra la creatura c'era colui che riuscì ad ammaestrarlo, l'unico che fu in grado di domare il drago nel corso di migliaia di anni. Era un giovane di bell'aspetto, aveva i capelli neri e la luce del sole gli illuminava il viso. Nel frattempo al villaggio una Principessa attendeva il suo arrivo. I suoi lunghi capelli color nocciola venivano toccati dal vento, li accarezzava con cura evitando di portarli davanti al viso della ragazza. I suoi occhi cercavano qualcosa nel cielo, secondo la leggenda un eroe insieme al suo drago si sarebbe presentato a palazzo con l'intenzione di portare via la giovane. Sapeva che prima o poi sarebbe successo e ogni giorno si trovava davanti alla finestra della sua stanza, a sperare accadesse da un momento all'altro. Non conosceva l'amore ma voleva innamorarsi, tuttavia dentro di se sentiva che il giovane su quel drago la avrebbe resa felice. Era innamorata di lui ancora prima di averlo incontrato."

Chiuse il libro, quasi sul punto di piangere.

Le lacrime faticavano a trattenersi, ciò che aveva appena letto le fece pensare alla sua somiglianza con quella Principessa.

Non conosceva l'amore, non era mai stata innamorata, ma forse un giorno avrebbe trovato anche lei il suo Principe.

I sogni non sono la vita reale, però sognare ciò che si vorrebbe accadesse nella propria vita è naturale, non possiamo evitare di farlo.

Yuma era una ragazza che sognava molto, le piaceva fantasticare su quel genere di storie e leggere libri, aiutava sempre le persone che ne avevano bisogno, il che la rendeva felice.

Non smetteva mai di sorridere, le piaceva come stava andando la sua vita, però non poteva negare che un giorno le sarebbe piaciuto avere qualcuno per cui provare amore.

"Ah sarebbe bello fosse come quella storia!" disse, stringendo sorridente il libro contro il petto, prima di posarlo per andare ad aiutare la madre con la spesa.

Era tornata da lavoro prima, tuttavia voleva essere comunque lei a preparare la cena.

Si stancava molto, quindi aiutarla come meglio poteva era ciò che desiderava.

𝐴𝑠 𝑦𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 [Hɑnɑmiyɑ Mɑkoto X OC] (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora