[Il giorno seguente]
È passata quasi un'ora dal termine delle lezioni ma ancora non sono riuscita a parlare con Makoto.
Non mi sono avvicinata a lui per paura, quello che potrebbe dirmi mi frena.
Avrei dovuto fermarlo prima degli allenamenti ma non ci sono riuscita.
Dovrei smettere di pensare alle parole che potrebbe dire e parlare con lui come ho sempre fatto, sono sicura che così facendo andrà bene.
Sospiro spostando subito dopo lo sguardo in avanti, fino a un attimo prima ero immersa nei miei pensieri ed ero completamente assente, con gli occhi fissi sul pavimento del corridoio.
"Makoto?"
"Non scappi via?" chiede, spostandosi dalla parete su cui era appoggiato.
Sono arrossita di colpo, in questi giorni non ho fatto altro che scappare e se n'è accorto.
Cavoli, mi sento così in imbarazzo.
"E gli allenamenti?"
"Non ci sono andato. Parliamo un po'?"
Annuisco tenendo la testa bassa, poco prima di andare verso di lui, devo approfittarne.
Ci troviamo nel corridoio in fondo alle scale, vicino alla palestra.
"Ehi. Sei troppo silenziosa, non mi piace."
"Di solito ti infastidisci quando sono troppo iperattiva."
"Stavolta è diverso. Tu sei diversa. Mi dici che hai? Sono tre giorni che neanche mi guardi in faccia."
"Beh...Ecco...Mi sono sentita triste."
"Tu triste? Inizia a farmi senso."
"Non volevo parlartene perché per la prima volta non sapevo come farlo. Non mi sono mai sentita così, questa è l'unica volta che non sono riuscita a risolvere tutto con un semplice sorriso e parlandone come ho sempre fatto."
"Quindi mi dici che problema hai con me? Girarci intorno non serve quindi parla chiaramente, sto iniziando a stancarmi." dice mettendo entrambe le mani nelle tasche, in attesa di una mia risposta.
Anche io sono stanca di evitare l'argomento.
Sono giorni che continuo a stare male e tuttora non mi sento bene.
Trattenere a lungo le emozioni non fa per me, è arrivato il momento di farle uscire e mettere un punto a questa situazione pesante.
Non mi va che ci sia un muro tra noi, senza di lui mi sento vuota, non voglio perdere il forte legame che ci unisce.
"Ho visto qualcosa che non avrei dovuto vedere. Sono solo una tua amica, quindi non avrei dovuto vedere ciò che ho visto quel pomeriggio."
"Cosa hai visto?"
"Stavi...Baciando una ragazza."
Fatico ancora a guardarlo ma ora non ci riesco, come potrei guardare i suoi occhi mentre mi dice che stava baciando la sua fidanzata, non riuscirei a sopportarlo.
Una parte di me non vuole sentire.
"Sarebbe questo il motivo? Che stupida. Non parlarmi per una simile cavolata."
"Per me non lo è. Io sono stata male e sto male anche adesso! Tu non mi hai detto nulla. Pensavo di essere tua amica eppure non ne sapevo niente. Io non so nemmeno che dovrei dire!" rispondo alzando il tono della voce, esitando tra una parola e l'altra, voltandomi poi all'improvviso verso di lui.
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𝐴𝑠 𝑦𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 [Hɑnɑmiyɑ Mɑkoto X OC] (In revisione)
Fanfiction[In revisione] Yuma è una ragazza dolcissima, ha sempre il sorriso e non si arrabbia mai con nessuno, è sempre disposta ad aiutare gli altri e quando viene ringraziata per ciò che fa si sente ancora più felice. Non le manca niente, a prima vista sem...