16: Do You Speak English?

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YOONGI'S POV

<<Oh eccoti!>> esclamai alla vista di Namjoon che apriva la porta del negozio.

<<Sì, eccomi... Allora, qual è il problema?>>

<<Io vorrei comprare un capello... Ma lei non capisce!>> dissi indicando la commessa, ignara delle mie imprecazioni.

<<Casomai sei tu che non ti fai capire...>> replicò scherzosamente Nam ridendo.

Beccatosi una mia occhiataccia, si mise subito all'opera: potei ascoltare una conversazione in  inglese capendo si e no due o tre parole.

<<Allora>> disse poi Nam <<Cosa vuoi acquistare?>>

<<Il cappello viola che c'è in vetrina>> risposi deciso.

Dopo averlo comunicato alla commessa, lei andò a prendere il fantastico cappello viola e calcolò il prezzo.

<<Thirty dollars>> esclamò la donna mettendolo dentro una busta.

<<Ha detto tredici?>> chiesi prendendo i soldi in mano.

<<Veramente ha detto trenta>> rispose Nam rimettendosi gli occhiali.

<<Ah...>>

Pagai e uscimmo.

<<Grazie Nam, sei stato molto d'aiuto>>

Lui mi dette una pacca sulla spalla.

<<Prego, tutto per gli amici>>.


GIULY'S POV

Ma dov'erano finiti Yoongi e Namjoon? 

Nel frattempo che noi altri eravamo in posta, loro due erano spariti e non rispondevano ai messaggi: l'unica possibilità era che si erano persi.

<<Ma dove sono quei due?>> chiese Jin guardandosi intorno per la millesima volta.

<<Volatilizzati>> affermò Jimin imitando un uccellino con le braccia.

<<Scappati vorrai dire>> rise Tae.

Come per magia, i due ragazzi fecero capolino dal fondo della strada.

<<Yoongi! Ma dove cavolo eri finito? Mi hai fatto preoccupare!>> esclamai correndogli incontro.

Lui ricambiò l'abbraccio.

<<Dai, lo sai che non posso lasciarti... Sennò combineresti casini>> scherzò lui approfittandone per sistemarmi un riccio ribelle.

<<Stavo quasi credendo che fosse una cosa carina...>> risi abbracciandolo più forte.

<<Sì Giuly, anche io sto bene, grazie per averlo chiesto>> disse ironico Namjoon.

<<Oh Nam...>> ripresi io staccandomi dall'abbraccio, cosa che non avrei fatto neanche a morire <<Hai ragione, scusami...>>

<<Tranquilla, è giusto che ti sia preoccupata di lui>>.


Dopo essere ritornati da mia nonna per il giubbotto, ritornammo a casa esausti.

<<Però... Non credevo fosse così stancante camminare per New York!>> esclamò Jungkook buttandosi sul divano.

<<Già... Che ore sono?>> urlò da camera sua Taehyung.

<<Quasi l'una!>> rispose con un altro urlo Hoseok appendendo la sua giacca.

<<Si mangia?>> 

<<Non so... Giuly?>>

<<Eh?>> risposi io distratta: stavo infatti consultando su Internet delle idee regalo: Natale era ormai alle porte e io non avevo un regalo nè per i ragazzi nè per Yoongi.

<<Si mangia?>> ripetè Jin raggiungendomi in cucina.

<<Ah sì sì... Metto la pentola>>

<<Sei occupata? Se vuoi faccio io>>

<<Ma Jin... Siete miei ospiti...>>

Jin prese in mano un cucchiaio.

<<Ancora con questa storia?>> disse <<Qui collaboriamo tutti! Eddai...>>

Allora acconsentii e Jin si mise ai fornelli, mentre io ritornai sul cellulare. Ad un certo punto trovai delle piccole cornici bianche da decorare sui bordi e aggiungere una foto: erano perfette! Guardai anche il prezzo e non era alto, così ne ordinai subito sette, ma prima di cliccare: "paga" mi fermai: come farle arrivare a casa? Sicuramente, con loro in giro era semplice essere sgamate... 
Guardandomi in giro mi cadde lo sguardo sul giubbotto: la nonna! 
Potevo far arrivare le cornici nel suo negozio e portarle poi a casa!

Mi sentii un genio: subito corsi in camera e chiusi la porta; composi il numero e iniziai a camminare avanti e indietro.

<<Ciao Giuly!>> rispose subito mia nonna.

<<Nonna! Senti, ho un favore da chiederti... Dovrei ordinare delle cose, ma non posso farle arrivare a casa... Posso mettere l'indirizzo del tuo negozio? Così quando arrivano mi avvisi e vengo>>

<<Certo, fai pure>>

<<Grazie mille nonna! Un bacio>>

<<Figurati! A presto!>>

Subito chiusi e feci per andare, quando: <<Cosa non puoi far arrivare a casa?>>.




𝑨𝑹𝑴𝒀: 𝑰𝒍 𝑹𝒊𝒕𝒐𝒓𝒏𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora