CAPITOLO 5

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Stetti lì, seduta sul pavimento del
bagno per circa trenta minuti. L'unica cosa che mi fece alzare fu una ragazza che entró nel bagno. Mi guardo dall'alto tirandomi un'occhiataccia prima di andare in uno dei bagni e borbottare qualcosa come 'mostro'.

Spinsi la porta del bagno con la mia borsa e camminai velocemente verso la mia classe, arte. Quando aprii la porta tutta l'attenzione fu portata su di me.

"Come mai sei così in ritardo Caitlyn?" chiese Mrs White.

"I..uhm.." balbettai. Non sapevo proprio cosa dire. 'Scusi Mrs White, sono in ritardo perché ero seduta sul pavimento del bagno, con le ginocchia al petto, piangendo perché mi hanno assegnato come ragazzo da seguire per tutoraggio il mio bullo.' non sembrava una buona cosa da dire considerando che alla maggior parte delle persone non piacevo e sarei stata presa in giro ancora di più. Così stetti lì immobile, con le guance che mi andavano a fuoco, senza dire nulla.

Mrs White sospiró e mi diede un foglio.
Bene sono in detenzione dopo scuola Venerdì. Misi velocemente il foglio in tasca e andai a sedermi al mio posto, prendendo carta e matita. Guardai alla lavagna e ricopiai il disegno.
______________

La giornata passó più o meno velocemente e finalmente era l'ora dell'ultima lezione, storia. Storia probabilmente é la mia materia preferita. Non solo perché mi
piace sapere cosa accadde nel passato, ma perché sono in classe con Ashton e di solito lui prende sempre posto accanto a me.

Era abbastanza presto e andai in classe, posai la cartella vicino al banco e mi sedetti al mio posto aspettando che i miei compagni entrassero. Non so come ma non ho notato che Ash si sedette vicino a me e mi spaventai quando girandomi lo vidi con un sorriso stampato in faccia.

"Mi hai spaventata Ash!" esclamai, ma dopo poco sorrisi anche io.

"Scusa, non era mia intenzione!" mi disse ancora ridendo "Mmh.. cosa c'è di nuovo?" mi domandó, marcando la parola 'nuovo'.

"Non lo vuoi sapere, fidati." sospirai scuotendo la testa.

"Si lo voglio, se c'è qualcosa che non va voglio saperlo. Devo saperlo."

Ecco perché amo Ashton. È gentile e protettivo, ma è anche sciocco e divertente e, al contrario di me, non gli
importa ciò che la gente pensa di lui. Onestamente non saprei cosa fare senza di lui.

"Beh.. ti ricordi che il mio insegnante di matematica mi ha detto che avrei fatto la tutor?" iniziai e lui annuii così continuai "Beh mi ha assegnato Luke."

La sua faccia assunse un'espressione indecifrabile . Corrugò le sopracciglia e disse " Ti prego dimmi non quel Luke, tu stai parlando di un altro Luke vero?" mi domando anche se sapeva già la risposta.

Scossi la testa.

"Merda." disse "Che sfiga. Non puoi spiegare al tuo prof la situazione in cui ti trovi?" chiese Ash.

"Ashton sai che non l'ho mai detto a nessuno di Luke. Abbiamo ancora un anno e quando finirà io non vedrò mai più Luke e nessuno vorrebbe ficcare il naso in questa faccenda e renderla ancora peggiore di quanto sia giá. Devo solo convivere con questa cosa. Posso conviverci." gli dissi. Ora in classe c'erano già molti ragazzi, seduti ai loro posti. La conversazione tra me e Ash finì. E non volevo continuarla. Non voglio parlare di questo, lui sa come mi sento e non c'è modo che mi convinca a dire qualcosa agli insegnanti. Se lo faccio, lui avrà un motivo in più per fare il bullo con me. L'ho fatto una volta quando inizió questa faccenda e non lo faró mai più.

"Beh io non sono ancora d'accordo con te." sussurrò Ash al mio orecchio.

"E non lo sarai mai." risposi , poi l'insegnante entro in classe, mettendo termine alle conversazioni in classe.

Per tutta l'ora potei vedere Ash con la coda dell'occhio che mi mandava delle occhiate.

La nostra insegnante ci disse che aveva finito prima la lezione e potevamo lasciare la classe prima del previsto. Occasioni come queste sono preziosissime perché significa che posso andare al mio armadietto senza imbattermi in persone fastidiose.

"ci vediamo domani?" mi disse Ash con un tono tra un'affermazione e una domanda. Annuì e sorrisi leggermente, lui allargó le sue braccia e mi avvolse in un caloroso abbraccio.

"Ciao" mi salutò e camminó fuori da scuola.

Andai velocemente al mio armadietto e posai i libri per prenderne altri, chiusi la borsa e uscì da scuola per andare alla fermata del bus. Fuori dalla scuola c'era Luke, appoggiato ad un muretto. Provai a superarlo senza farmi notare, ma lui mi fermó.

"Hey" disse.

Non risposi.

"Ho sentito che avrai una detenzione ad arte e.. hai pianto?" sghignazza.

"Non ho pianto." dissi. La mia voce sembrava piuttosto convincente ed era una buona cosa ma Luke non ci aveva creduto.

"Non è quello che ho sentito." Disse Luke estraendo una sigaretta dal pacchetto e accendendosela. Aspirava forte e mi buttava il fumo in faccia. Trattenni il respiro per evitare di respirare il suo fumo.

"Come mai piangevi?" domandó. Incastrando la sigaretta tra l'indice e il medio mentre parlava. "Beh, per un brutto voto? o per la detenzione?" sghignazzó.

Stetti ferma e abbassai la testa non volendo controbattere.

"Comunque." continuó "Menomale che avrai detenzione venerdì.. Perché ci sarò anche io e mi sarei annoiato da solo. Così avrò un po' di compagnia. Anche se non è proprio la compagnia che desideravo." disse, aspirando ancora.

"Intendi parlare?" sputó, vedendomi lì ferma senza spiccicare parola.

"Scusa." dissi, non avendo altro da dire. volevo chiedergli qualcosa a proposito del tutoraggio, se sapeva qualcosa o altro ma stetti zitta.

"Perché non mi dici qualcosa riguardo a me?" disse provocandomi ancora più ansia.

"Uhm.. non saprei che dire, devo andare o perderò il bus." dissi.

"No, non te ne vai. Dimmi qualcosa, non fare la solita sfigata." mi ordinó.

"Umh.. beh, sai che sarò la tua tutor di matematica?" finalmente domandai parecchio nervosa.

Lui sospiró, buttando la sigaretta finita a terra e pestandola prima di parlare "Certo, sarà divertente , se mi presenterò a tutoraggio.

"Oh." dissi. Non volevo parlare con lui. Non è certo colpa mia se non supererà gli esami di matematica.

"Non sei molto socievole, vai o perderai il bus. " disse imitando la mia voce.
E me ne andai.
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Quando fui a casa, dissi ai miei che era stata una bella giornata, facendo pensare che andasse sempre tutto bene
e salì di sopra, in camera mia, sdraiandomi sul letto.

"Sarà divertente, se mi presenterò."

Pensai se Luke volesse venire a casa mia per tutoraggio. Ma il
pensiero principale era.. si sarebbe presentato? Non abbiamo mai parlato e sarà difficile seguirlo. Ma speravo che non si presentasse.

La notte dormì tranquilla e felice pensando che dopo tutto se non si fosse presentato io non sarei dovuta essere la tutor del mio bullo. Lo speravo perlomeno.

MATHS
scusate se non ho aggiornato ma oggi ero ad una visita e non avevo Wi-fi!
Domani pomeriggio aggiorno l'altro capitolo!
DEVO ANCORA STUDIARE MATEMATICA e domani
non posso prendere un altra insufficienza quindi tipo addio a domani lol
Ps.scusate se ci sono errori ma
non ho le forze di rileggerlo
xx Sarah

BULLIED by Luke hemmings (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora