Caitlyn' s POV:
Aprì gli occhi e guardai l'orologio, erano le undici, decisi di alzarmi e andare in cucina. Mentre mi alzai, un'ondata di freddo mi travolse: perché la mia camera deve essere così fredda di mattina e calda di notte? Mentre mi infilavo una felpa pensai a cosa mettere stasera.. Jeans? Leggins? Quale maglietta? Non ne ho idea.
"Giorno Caitlyn!" esclamò mia madre sorridente con una tazza di the in mano.
Non so come faccia ad essere così positiva di mattina. Io non ci riesco proprio. Non sono una persona mattiniera.
"Giorno" borbottai.
"Colazione?" domandó mia mamma.
"Non so..Stai cucinando qualcosa?" chiesi. Non avevo voglia di un toast o dei cereali stamattina.
"Solo se vai a chiedere a Mr.Thomas la nostra posta. L'hanno consegnata di nuovo a lui." mi disse.
A nessuno piace Mr.Thomas. Né a me, né a mia mamma e tantomeno a mio padre. Pure a mia sorella di soli cinque anni non piace quel signore. Ha 79 anni ed è l'uomo più insopportabile e lunatico che io abbia mai conosciuto. Se gli sorridi educatamente lui ti lancia un'occhiataccia. La peggior cosa É che ogni volta la nostra posta viene spedita a casa sua invece che la nostra e io sono sempre quella che va a chiedere al signore la nostra posta.
"Bene, fammi un panino col bacon per favore." dissi.
Sospirando uscì di casa, e andai verso la porta di Mr.Thomas. Dopo aver suonato il campanello sembrava che passó un eternità prima che la porta si spalancò mostando un uomo arrabbiato.
"Che cosa vuoi?" urló Mr.Thomas.
"Uhm.. la nostra posta é stata spedita qui?" domandai.
"TU DEVI ESSERE SORDA!! STO PENSANDO CHE TU LO FACCIA DI PROPOSITO!! 'DAI ANDIAMO A ROMPERE AL NOSTRO VICINO PER VEDERE SE HA LA NOSTRA POSTA' SEI UN INSOLENTE, RAGAZZINA." urló.
Mi ero alzata solo mezz'ora fa, era troppo presto per ascoltare le sue lamentele.
"Grazie." dissi, quando finalmente mi diede la posta.
C'erano solo due buste. Pensavo che mia madre mi avesse mandato per qualche pacchetto o roba simile. Scossi la testa ed andai verso casa mia.
L'odore del bacon si era sparso velocemente in cucina, come fumo.
"L'hai presa tesoro" mi
domandó mia mamma."Oh, dopo aver ascoltato le sue lamentele su come noi non abbiamo rispetto per lui e dopo che mi ha detto che mettiamo la nostra posta nella sua di proposito si è deciso a darmi la nostra posta." dissi, ascoltandola ridere.
"non c'è nua da ridere!!" dissi ridendo anche io.
Mi sedetti al tavolo e aspettai la colazione.
"Hai piani per oggi?" domandó mia mamma.
"Si" dissi sorridendo.
"É per questo che ieri sera sorridevi? Allora hai un appuntamento? Su dimmelo!" mi imploró.
Mia mamma quando mi succedevano cose come queste sembra una ragazzina. E certe volte è anche più emozionata di me.
"Si, è un appuntamento mamma, con Ashton. " dissi.
"Come ho fatto a non pensarci? Ovvio, con Ashton!!!!" esclamò. L'ho già detto che é più emozionata di me?
Dopo avermi stressata un po' con le sue infinite domande andai a farmi una doccia.
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BULLIED by Luke hemmings (italian translation)
FanfictionCaitlyn, è una liceale e,dopo essere stata per anni vittima di bullismo a scuola, si ritrova a fare da tutor proprio al ragazzo che la infastidiva, Luke. Inutile dire che la situazione in cui si ritrovano li mette molto a disagio. Come reagiranno? L...