CAPITOLO 10

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Caitlyn's pov:

Domenica mattina mi alzai per le 10, scesi dal letto, andai in cucina, presi una ciotola di cereali al cioccolato e mi sedetti sul divano davanti alla TV.

Dopo aver girato un po' i canali optai per guardare 'Jeremy Kayle'. Mente mangiavo, guardavo alla TV di quest'uomo che accusa sua moglie di spendere tutti i suoi risparmi in droga e non averne più per i loro figli.

"Caitlyn?" sentii la voce di mio padre.

"Sono qui!" risposi.

"Oh buongiorno tesoro" incominció "Tua madre è andata a fare la spesa e mi ha detto che devi incontrarti con Luke al parco, per tutoraggio."

Cosa? Sta scherzando vero? Domenica è il mio giorno di relax e ora devo pure incontrarmi con Luke?

"Cancellato." risposi.

"Non puoi cancellarlo. Il papà di Luke ha chiamato chiedendo se potevi fare tutoraggio anche oggi perché pensa che possa migliorare ancora. Quindi alle 12 al parco, capito?" Disse.

"Bene." risposi poggiando bruscamente la ciotola sul tavolo, ignorando quelle gocce di latte che erano uscite dalla ciotola e sparse sul legno del tavolo.

Andai in camera e mi misi un paio di skinny jeans e una T-shirt nera. Mi truccai con un po' di mascara e mi pettinai i capelli, legandoli in una mezza coda. Guardai l'ora, notando che erano già le 11.40 presi il telefono e lo zaino con i libri di tutoraggio e uscì di casa.
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Al parco cercai una panchina dove sedermi e poggiare la roba è fortunatamente ne trovai subito una libera. Ero in anticipo di dieci minuti ma controllai lo stesso se c'era già Luke nelle vicinanze, ma nessuna traccia. Il sole picchiava forte e in quel momento desiderai di aver messo un paio di shorts.

20 minuti dopo Luke non era ancora arrivata ed io ero stufa di aspettarlo ogni volta, ma penso che lo faccia per mantenere la sua immagine di cattivo ragazzo. Così presi il libro di matematica cercando qualcosa da insegnare a Luke.

Passati altri 15 minuti, erano le 12.35 e Luke non era ancora arrivato. Di solito era in ritardo ma mai così tanto.
Iniziai a guardarmi intorno per vedere se era e vicinanze, ma è difficile,c'é molta gente. Improvvisamente intravidi dei capelli colorati, ecco Michael con altri due ragazzi: Calum e Luke. Lui ha chiedo di vedermi per studiare e l'ho aspettato per mezz'ora quando lui era con i suoi amici?

Presa dalla rabbia raccolsi le mie cose e camminai velocemente verso Luke. Arrivata là davanti mi resi conto di non saper cosa dire.

"Che cosa vuoi?" sputó Michael.

Calum e Luke stettero fermi notandomi, potrò vedere qualcosa negli occhi di Luke ma non saprei decifrarlo.

"Sparisci." aggiunse Calum.

Fissai Luke, parlandogli con gli occhi.

"Michael, Calum potete lasciarci soli due minuti?" chiese Luke.

Michael e Calum andarono via e Luke posó la sua attenzione su di me.

"Allora che diavolo è questa situazione?" chiesi piena di rabbia.

"Che stai dicendo? Sei venuta TU verso di noi, sei stupida?" rispose lui.

"Oh tu sai di cosa sto parlando, quello stupido qua sei tu." ribattei.

Ma lui continuò a guardarmi con le labbra serrate e gli occhi pensierosi, non capendo.

"Tuo padre ha chiamato mia madre dicendole che oggi avrei dovuto aiutarti in matematica, alle 12 al parco. Non lo sapevi?" mantenni la calma.

BULLIED by Luke hemmings (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora