CAPITOLO 16

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Caitlyn's pov:

"Ashton basta!" Squittii mentre cercava di toccarmi i capelli. In qualche modo mi aveva convinta a non pranzare nella mensa ma in giardino.
Alla fine lasciai giocare Ashton con i miei capelli.

"Finirai per annodarmeli tutti!"

"No! Ci gioco solo!"

Eravamo seduti sul prato, la schiena poggiata su un albero, il sole splendeva, al contrario di ieri e chiusi gli occhi beandomi di quei momenti.

"Non ti addormentare eh!"

Ero poggiata sulle sue gambe, aprii gli occhi e lo vidi sorridere.

Due ragazze camminavano per il cortile, le conoscevo di vista, erano abbastanza 'popolari'.
Ci osservarono e incominciarono a sparlare.

"Come può una come lei stare con Ashton. Poverino!"

"Stronze."

"Non le ascoltare, sono invidiose, stai tranquilla."

"Okay.."

Ritornammo alla nostra tranquillità.

"State scherzando." Sentii una voce.

Alzai gli occhi e vidi Luke con Calum e michael. Stavano venendo verso di noi e sembravano infastiditi.

"Qui è dove ci sediamo noi. Levatevi!" Disse Calum.

"Divertente! Siamo qua da mezz'ora e nessuno ci ha detto nulla, dove siete stati?" Disse con leggerezza Ashton.

"Levatevi cazzo!" Esclamò michael.

"Non è un problema. Troveremo un altro posto per sederci. Andiamo" mi sorprese Luke.

"Cosa cazzo non va in te?" Gli domandó Calum seguendolo.

"Niente." Rispose Luke, poi sparirono.

"Beh non me l'aspettavo."

"Nemmeno io."

Credevo che ci avrebbero fatto spostare ad ogni costo. Non mi aspettavo che scegliessero di andarsi a sedere da qualche altra parte perché Luke l'aveva detto. Ero felice del cambiamento di Luke e di non averlo notato solo io. Ora l'aveva notato anche Ashton e michael e Calum.

Quando suonó la campanella rientrammo in classe. Ashton mi prese la mano e mentre attraversavamo il cortile notai Luke e i suoi amici seduti non tanto lontano da dove eravamo noi. Era con la schiena contro un muretto, fumava.
Posó i suoi occhi su di me e non li staccó, finché non entrai in classe, presentandomi all'ultima lezione della giornata.
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Come ogni martedì alla fine delle lezioni aspettavo Luke fuori dalla scuola. Ma oggi era successo qualcosa di diverso.

Luke era già là. Butto la sigaretta per terra e venne verso di me.

"Ehi." Mi salutó. Sembrava fosse in una sua giornata buona, ne ero grata.

"Ehi, non mi immaginavo che mi avessi aspettata" risposi.

Mi piaceva questo lato di Luke.
Ricordo che mi aveva detto che non saremmo mai stati amici solo per questa storia del tutoraggio, ma ora come ora penso che sia difficile non considerarci tali.

"Dove stiamo andando? Non é di qua la fermata del bus." Chiesi notando che stavamo prendendo un'altra strada.

"Lo so. Questa è la strada di casa mia. Stiamo andando lì"

"Perché?"

"Non che la tua casa abbia qualcosa che non va, perché non è così, ma ieri ho imparato di più e più velocemente. Magari è perché eravamo a casa mia." Rise.

BULLIED by Luke hemmings (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora