You drive

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Se Jieun pensava che ciò che era successo alla Snow entrateinment, potesse aver unito, anche se di poco, lei e Yoongi, si sbagliava di grosso. Tempo un giorno ed era ritornato il solito acido rompi scatole.

-E questo non va bene. E il caffè me lo hai portato troppo presto, e questo non mi piace. Arriverà il giorno in cui sparirà misteriosamente e io non ne saprò nulla- disse Jieun con un sorriso da pazza addosso.

-Sei inquietante- le disse Jimin, porgendole il suo caffè latte.

Altra cosa incredibile, lei e Jimin sembravano aver stretto amicizia. Insomma, non che lei fosse passata sopra a tutto ciò che era successo fra di loro, al suo orribile rifiuto (sempre se si poteva considerare tale) e al suo povero cuore spezzato. Ma era alquanto impossibile resistere a quel sorriso e alla sua gentilezza. Jimin aveva ancora più carisma e lei, si era lasciata sopraffare, come una perfetta imbecille.

Si schiaffeggiava mentalmente, eppure non appena lui compariva e le proponeva qualsiasi cosa, la risposta era sempre si.

Sospirò sconsolata, sedendosi in un tavolo nella caffetteria, dentro all'edificio della Orange entrateinment.

-Stai andando benissimo, fidati di me. Non solo lavori per lui da un mese, ma sembri stargli simpatica- le disse Jimin imitandola, sedendosi davanti a lei.

Jieun lo guardò con un sopracciglio alzato. -Quale suo insulto, ti fa solo, minimamente credere che io gli sia simpatica-

-Non ti dice più che sei un incompetente-

-Wow, che grande risultato- rispose lei, ironica.

-Si è ricordato subito il tuo nome-

-Ho dovuto ripeterglielo mille volte. Mi chiava sempre Chu-

Jimin rise, trasformando i suoi occhi, in due graziose mezze lune e facendo mancare un battito a Jieun. -Lo faceva apposta. A quanto pare lo diverte stuzzicarti- le confessò, facendo spallucce.

La ragazza ridusse i suoi occhi a mezze fessure. -Lo soffoco nel sonno-

-Sarebbe impossibile che dimenticasse il tuo nome. È lo stesso di...- Jimin si fermò e il suo sorriso scemò, mente abbassava lo sguardo triste e pentito.

Fu qualcosa che non le sfuggì. -Di?- chiese piano, come se porre quella domanda a voce alta avrebbe potuto spaventarlo.

-Una persona a lui cara- ammise. -Delle volte me la ricordi sai-

Jieun sussultò, specialmente quando il ragazzo la guardò dritta negli occhi. -Anche se lei era molto più timida. Era impossibile poterci conversare-

Forse perché ero innamorata di te, razza d'idiota! Pensò Jieun concedendogli un sorriso di convenienza. Fermandosi a pensare a ciò che lui aveva detto prima.

Post it girl. // M.YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora