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Jieun sapeva che non sarebbe stato un mese facile. Era come se dovesse imparare tutto da capo. Nonostante Yoongi l'avesse tranqulizzata e detto che era come la bicicletta, una volta imparata è impossibile dimenticarci come andare.
Ma erano dieci anni. Dieci anni dall'ultima volta che Jieun aveva toccata un pianoforte o la corda di una chitarra. Dieci anni in cui l'unico vocal coach che aveva avuto era se stessa.
E per quanto spesso lavorassero insieme, c'erano i momenti in cui Yoongi si prendeva i suoi spazi, dedicandosi alle sue canzoni. L'album doveva essere pronto entro la fine del mese.
Aveva tante canzoni, ma nessuna sembrava realmente soddisfarlo. Definire Yoongi un perfezionista, sarebbe stato un eufemismo.
Il fatto di avere così poco tempo a disposizione, seppur non lo desse a vedere, lo aveva reso molto più nervoso.
C'erano state notti, in cui Jieun si svegliava, ritrovandosi da sola dentro al letto, trovando Yoongi dentro lo studio a suonare, scrivere e provare.
Per quanto una parte di lei, avesse voluto rimproverarlo, dirgli che doveva riposarsi e smetterla di lavorare così tanto, sapeva che era meglio stare in silenzio.
Yoongi era un artista, viveva di ciò e specialmente l'ispirazione arriva in momenti totalmente casuali.
Per non contare tutto lo stress che si sentiva addosso.
Se questo piano avesse fallito, gli anni con la Snow sarebbero aumentati e Yoongi non poteva più sopportare di vedere tutti quei talenti, lavorare per un uomo avido e senza scrupoli come Kang.
I suoi stessi amici, che mettevano anima e corpo nel lavoro. Esattamente come lui.
Questo spronava Jieun a dare il massimo a sua volta.
Quella fu un'altra notte in cui Jieun si svegliò da sola dentro al letto. Ma a svegliarla questa volta, non fu la mancanza del calore accanto a se, ma una fitta lancinante al basso ventre, che la fece piegare totalmente su se stessa. Un lamento le sfuggì senza che potesse accorgersene.
La porta che era stata lasciata socchiusa, si aprì, facendo penetrare più luce dentro la stanza.
-Ji?- la chiamò piano Yoongi entrando dentro la camera. Quando la vide totalmente raggomitolata su se stessa, si sedette vicino a lei, poggiando una mano sul suo braccio. -Ehy, stai bene?- le chiese.
Il dolore sembrò passare, lasciando un gran fastidio e qualche fitta, che di tanto in tanto ritornava.
Jieun annuì piano.
Yoongi si allungò verso la lampada, accendendola, in modo da poter osservare meglio il viso della ragazza.
-Non direi, non hai una bella c'era.
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Post it girl. // M.Y
Fanfic•Devi diventare la sua ragazza post it.• Agust D, è uno dei migliori produttori sul mercato. La sua fama lo precede, come anche il fatto che nessuno dei suoi assistenti riusciva a resistere per più di un mese insieme a lui. Esigente, scontroso e pi...