Aquarium

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Yoongi controllò l'ora sul suo cellulare, notando che erano da poco passate le sette. Si stiracchiò, soddisfatto di essere riuscito a completare tutto in tempo.

Con una semplice spinta, mosse la sedia, voltandola verso il divano, in cui Jieun stava ancora dormendo. Si passò una mano sugli occhi, sentendosi stanco e bisognoso di sonno. Decise che riposarsi a sua volta, almeno per un oretta, non avrebbe fatto male a nessuno. Si sistemò meglio, abbassando di poco lo schienale della sedia. Chiuse gli occhi, pronto a concedersi del meritato riposo, quando un tonfo sordo e un gemito di dolore, gli fecero aprire di scatto gli occhi. Li spostò velocemente verso il divano, notandolo vuoto. Jieun frastornata e dolorante si stava alzando da terra.

Yoongi non riuscìa trattenersi, scoppiando in una fragorosa risata.

-Ahia- Jieun si stava massaggiando il braccio, con un broncio sul viso, guardando il ragazzo, che sembrava fin troppo divertito.

-Stai bene?- le chiese quest ultimo alzandosi dalla sedia e raggiungendola, in modo da aiutarla. Le porse la mano.

-Hai finito di ridere?- gli chiese lei.

-No- rispose lui, non riuscendo a trattenesi, beccandosi una smorfia da parte della ragazza che si alzò da sola.

-Che ore sono?- chiese, guardando verso la finestra, che però aveva anche le tapparelle abbassate, non permettendole di distinguere nulla.

-Le sette- rispose Yoongi, alzando la coperta e sedendosi sul divano.

Jieun sgranò gli occhi voltandosi verso di lui. -Cosa?- chiese incredula. Osservò il punto in cui era seduta poche ore fa e il divano dove invece stava dormendo. Si morse il labbro inferiore mentre indicava l'ultimo oggetto. Yoongi sembrò capire la sua silenziosa domanda.

-Si ti ci ho portata io-

La ragazza sembrò andare in fiamme, portandosi le mani sul viso. -Mi dispiace davvero tanto. Volevo farti compagnia e invece ho finito per addormentarmi-

-Nulla di grave, ma la prossima volta è meglio se torni a casa. Te l'ho già detto, non riesco a lavorare bene quando ho persone intorno-

-Ma sono stata silenziosa-

-Si, ronfavi beatamente come un ghiro- le fece presente lui con un ghigno sul viso, facendole arrossire le punte delle orecchie dalla vergogna. Il ragazzo si stiracchio, prima di riportare i suoi occhi a lei. -Che ne dici post it, andiamo a fare colazione?- le chiese.

La ragazza si passò una mano fra i capelli, sentendoli totalmente annodati. -Non penso che favorirebbe la tua immagine, farti vedere con me in queste condizioni-

-Sono le sette del mattino, chi vuoi che sia in giro quest'ora?- chiese, reprimendo uno sbadiglio mentre si alzava. Jieun alzò un sopracciglio, divertendolo.

Post it girl. // M.YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora