Her voice

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Era da poco passata la mezzanotte, quando Yoongi stava ripercorrendo il corridoio che conduceva verso il suo studio.

Dopo la cena insieme a Sooah, era ritornato a casa farsi una doccia veloce, per poi ritornare in studio. C'erano alcune cose che aveva assolutamente bisogno di modificare, o sapeva che non sarebbe riuscito a dormire in santa pace.

A pochi metri dal suo studio, seduta per terra, con il pc fra le mani e la testa totalmente lasciata andare in avanti, a causa del sonno, c'era Jieun. Quest'ultima si svegliò di soprassalto, quando sentì il suo corpo lasciarsi andare totalmente in avanti. Sbatté varie volte le palpebre, tornando al pc davanti a se, anche se i suoi occhi erano semi chiusi.

-Ehy stalker!- la chiamò Yoongi, notandola saltare sul posto e portarsi una mano sul cuore.

-Gesù!-

Yoongi alzò un sopracciglio.

-Ti pare il modo? Sei più silenzioso di un gatto- disse lei, sentendosi più sveglia in quel momento.

-Tu piuttosto, che ci fai qui? È il tuo nuovo hobby appostarti davanti al mio studio?- rispose il ragazzo raggiungendo la porta e abbassando lo sguardo verso di lei, che alzò la busta che aveva accanto a se, con un sorriso vittorioso.

-Sapevo che saresti tornato a lavorare, perciò ho pensato di portarti dei spuntini e la mia meravigliosa compagnia- disse sbattendo le palpebre con sguardo innocente.

-Non richiesta- le rispose Yoongi inserendo la password ed entrando.

Jieun allungò la testa verso di lui. -Non mi stai cacciando vero?... perché ho perso l'ultimo autobus e...-

-Entra- le disse.

Un gran sorriso comparve sul viso di Jieun. -Davvero?-

-Non farmelo ripetere- rispose lui scocciato. La ragazza prese velocemente tutte le sue cose, entrando dentro lo studio. Non accorgendosi del piccolo sorriso divertito sulle labbra di Yoongi.

Quest'ultimo si voltò, vedendola poggiare tutto sul tavolo, prima di prendere qualcosa e mostrarglielo con un gran sorriso sul viso. In mano aveva un mandarino.

Yoongi non riuscìa non ridere, raggiungendola e aprendo la mano per prendere il frutto. -Non ti sfugge niente eh?- le chiese. Considerando che non le aveva mai detto che era ciò che preferiva.

-Non quando si tratta di te- rispose lei.

Il ragazzo le concesse un sorriso, prima di indicarle la sedia accanto alla sua. -Vieni, ho giusto bisogno di un giudizio esterno-

Jieun sentiva le guance dolerle per quanto stava sorridendo. Erano giorni che lo vedeva solo per pochissimi minuti, passare del tempo insieme, come erano soliti fare prima, sembrava impossibile. Seppur, non lo avesse ammesso ad alta voce, Yoongi le mancava, e in molti sembravano essersene accorti.

Post it girl. // M.YDove le storie prendono vita. Scoprilo ora