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Jieun non sapeva spiegare esattamente come si fossero trovati sul divano, con Yoongi sdraiato su di esso, che aveva poggiato la testa sul grembo di lei. Era parecchio stanco e veramente stravolto da tutto ciò che quella giornata gli aveva portato.
Jieun istintivamente aveva iniziato ad accarezzargli delicatamente i capelli, senza dirgli nulla, conscia che nessuna parola di conforto avrebbe potuto aiutare il suo stato d'animo. Yoongi sembrava così fragile in quel momento.
-Chi è stato a dirtelo?- chiese piano, nel silenzio che da parecchio regnava dentro quella stanza.
-Uh?- Jieun lo guardò.
-So che sei qui, perché qualcuno ti ha detto che giorno è oggi-
Jieun non riuscì a impedirsi un sospiro. -Jin- ammise, mentre le sue dita s'intrecciavano nuovamente nei capelli color mogano del ragazzo, che erano persino più morbidi di quanto potesse immaginare.
-Avrei puntato tutto su Jimin- ammise Yoongi.
-Penso che ci sia il suo zampino- rispose Jieun.
Il ragazzo si limitò ad annuire piano, voltandosi e senza preavviso nascondere il suo viso sulla pancia della ragazza, che rimase per un attimo interdetta con la mano a mezz'aria.
-Non importa chi sia stato a farti rimanere, finché sei qui- ammise con la voce ovattata.
La ragazza addolcì il suo sguardo a quella frase, ritornando a coccolarlo.
-Sono qui per te... per te e nessun altro- ammise.
Ci furono dei minuti di silenzio, in cui Jieun sentiva il suo stesso cuore martellarle dentro le orecchie.
-Non mi odi perciò?- le chiese il ragazzo.
-Non potrei mai. Ero ferita, è vero, ma non potrei mai odiarti-
Yoongi spostò di poco il viso dalla pancia della ragazza, guardandola con quegli occhi rossi e gonfi. La sua mano andò su quella della ragazza, circondandole gentilmente il polso, mentre il pollice le accarezzava il dorso. Chiuse gli occhi.
-Sono davvero stanco- ammise con voce flebile. -Eppure non riesco a dormire. Rivivo tutto così vividamente. Il tassista che si ferma davanti al semaforo, le luci accecanti della macchina che ci veniva in contro e mia madre che mi ha stretto forte a se, che quasi mi sentivo soffocare-
Jieun rimase ad ascoltare tutto in religioso silenzio.
-Quanto può essere malato sperare di sentire nuovamente quell'ultimo abbraccio?- chiese con voce rotta, nascondendo nuovamente il suo viso sulla pancia della ragazza.
-Ehy- Jieun ritornò ad accarezzargli i capelli. -Non c'è nulla di sbagliato-
-Si. Se solo mi fossi rinchiuso in camera mia come avevo sempre fatto, se solo lei non fosse corsa dietro di me...- il singhiozzo che gli sfuggì, fu un colpo al cuore per Jieun, che istintivamente lo strinse a se, abbassandosi anche per concedergli un bacio sulla tempia.
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Post it girl. // M.Y
Fanfiction•Devi diventare la sua ragazza post it.• Agust D, è uno dei migliori produttori sul mercato. La sua fama lo precede, come anche il fatto che nessuno dei suoi assistenti riusciva a resistere per più di un mese insieme a lui. Esigente, scontroso e pi...