Sono passati tre giorni dal festival, credo di avere la febbre oggi. È raro che si metta a piovere a Los Angeles, ma oggi il tempo rispecchia proprio il mio stato. Mi soffio il naso per la ventesima volta mentre l'ennesimo episodio di Friends parte dal computer.
I miei capelli castano scuro sono legati in maniera confusa e le mie lentiggini oggi sembrano più evidenti. Sbuffo guardandomi per pochi secondi allo specchio: sono ridotta uno straccio.
<<Hey tata, come ti senti?>>, Heather entra in camera e parla a bassa voce come se avesse paura di svegliarmi.
Rispondo con un verso indeciso.
<<Come sono andate le lezioni?>>, chiedo io mentre mette giù le sue cose.
<<Bene, tesoro. Stavo pensando...forse è meglio se vado a dormire da Max, che dici?>>
<<Si, si! Vai pure, non vorrei attaccarti la febbre>>, dico io tirando su ancora un po' le coperte.
<<Però se hai bisogno mi chiami ok? Max ha una farmacia vicino a casa e credo sia aperta 24h>>, è sempre dolcissima con me, ci prendiamo cura l'una dell'altra. Ci siamo conosciute un anno fa, all'inizio del college. Lei era arrivata il giorno prima di me e non aveva ancora sistemato tutte le sue cose, ci siamo state simpatiche fin da subito.
<<Vuoi che chiami Carter? Magari può passare a farti un po' di compagnia da lontano, di solito vederlo ti tira un po' su>>, propone Heather guardandomi dispiaciuta.
<<No, No! Non voglio disturbarlo, credo si stia allenando...davvero, stai tranquilla, me la cavo>>, le rivolgo un sorriso storto.
Prende il cambio ed esce salutandomi.
Torno a guardare Friends, una delle poche cose che mi fa sentire a casa quando mi sento altrove con la testa.
Ripenso al festival e a Kayden...Carter ha ragione, non posso rifare lo stesso errore. Eppure mi sento così sola ogni tanto... Kayden è stato il primo (e unico) ragazzo con cui io abbia avuto una relazione seria. Era tossica, mi trattava da burattino e io ero innamorata di una persona che in realtà stavo solo idealizzando. Ho sempre odiato l'amore, i film romantici e i romanzi rosa, ma quello che avevo con Kayden mi stordiva. Dopo la fatidica notte mi sono allontanata da lui e ho iniziato a cadere nel burrone degli errori. Ne sono uscita da poco e devo ringraziare solo Carter e Heather per questo.
*driiiiin driiiiiin*
La suoneria del mio telefono mi fa spaventare e riemergo dai miei pensieri. È Carter.
<<Ciao testa vuota!>>, ha il fiatone.
<<Sei simpatico!>>, dico io mettendo in pausa l'episodio.
<<Finito di allenarti?>>
<<Si, ora sto andando a prendere qualcosa al bar, vuoi qualcosa? Oggi non c'eri a lezione! Dov'eri signorina?>>, alzo gli occhi al cielo sorridendo.
<<In camera, ho la febbre. Comunque no non voglio niente... Anzi! Se fanno ancora il thè caldo alla vaniglia me lo prendi?>>, Carter saluta qualcuno in corridoio.
<<La febbre?! Non potevi dirmelo? Hai bisogno di qualcosa?>>, si preoccupa per niente, sembra mia madre ogni tanto.
<<No, stai tranquillo! Solo il thè se c'è se no mandami un messaggio e ci vediamo appena sto meglio>>, lui mi mette giù il telefono in faccia e io rimango un po' stranita. Che cafone.
Mi rimetto a guardare Friends in maniera distratta e dopo pochi minuti bussano alla porta.
<<Allora, ti ho preso delle vitamine e guarda qui! Hanno fatto un'eccezione solo per te!>>, Carter entra in camera mostrandomi un mega bicchiere di thè caldo.
<<Oddio, farò una statua ai ragazzi del bar! Comunque non era il caso di attaccarmi in faccia, idiota>>, mi metto a sedere e lui mi passa il mega bicchiere bollente.
<<Heather dov'è?>>
<<È andata da Max, è meglio che non dorma qui se sono conciata in questo modo>>
<<Ma che dici?! Qualcuno dovrebbe stare qui con te, se non stai bene non puoi stare da sola>>, si siede sul mio letto e io lo guardo mentre azzanna una brioche.
<<Carter, sto bene, me la cavo da sola>>, ovviamente neanche mi ascolta.
<<Rimango io, dai. Vado solo a prendere il cambio e poi faccio una doccia qui da te. Cosa vuoi per cena?>>, lo guardo male ma non ho voglia di insistere, anche perché sarebbe inutile.
<<Nulla, non ho per niente fame. Nel mio zaino c'è il mio portafoglio, prendi i soldi che ti devo per le vitamine e il resto, ti devo dare ancora i soldi del..>>
<<Mettiti sotto alle coperte, hai un termometro?>>, continua a non ascoltarmi. Mia madre, sembra mia madre.
<<CARTER! Riesci ad ascoltarmi per un minuto?>>, lui mi fa la linguaccia ed esce dalla mia stanza, sbuffo sconfitta e mi rimetto sotto alle coperte.