4 Sorriso sincero

481 88 753
                                    


"Festa alla First Rose."
Il ragazzo aveva dato a Nora un foglio di carta plastificato, lei rimase a osservarlo.
Vi erano stampate delle grandi labbra dal rossetto rosso fuoco da cui sporgevano aguzzi canini da vampiro che cercavano di mordere una rosa dai toni del blu acceso. L'aveva trovato un po' grottesco.
"Stai tranquilla, è solo la festa di compleanno di un mio amico, non si beve sangue da una brocca o roba del genere" aveva scherzato lui. Sicuramente aveva notato il suo sguardo perplesso.

"Non so, non credo che sia il mio genere."
Aveva compiuto il gesto di ridargli l'annuncio, ma il ragazzo aveva bloccato gentile il suo movimento.
"Oh, ma queste feste sono il genere di tutti, fidati."
"Grazie, ci penserò senz'altro."
"Di nulla. Unica accortezza: se vieni vestiti di blu."
Le aveva fatto l'occhiolino rivolgendole un mezzo sorriso e poi era sparito fischiettando e continuando a dare quei fogli di carta a chiunque gli capitasse a tiro.

Nora rimase con quell'invito tra le mani e le parole di quel tizio che le ronzavano in testa.
Era a Providence da due settimane e non aveva ancora conosciuto anima viva.
Aveva scambiato parole di poco conto con i suoi compagni di corsi, ma mai nessuno l'aveva invitata a pranzare insieme, a bere un caffè o a fare qualsiasi altra cosa e lei non aveva fatto di certo il primo passo.
Lì, tutti sembravano già conoscersi perfettamente, persino le matricole facevano amicizia con la stessa facilità con cui si respirava, tutti a eccezione di lei.
Si sentiva un po' sola.

Buttati. Se lo disse mentalmente. In fondo stava parlando con Nora adesso, non più con la ragazza che fumava annoiata guardando il deserto dall'alta finestra di una casa silenziosa e Nora era senz'altro un'altra persona o perlomeno le piaceva pensare che fosse così. Sì, doveva fare lei il primo passo.
Cosa aveva di blu nell'armadio?

***

Varcò la soglia intimidita. La casa era grande, piena di gente. Le saltò subito all'occhio il mobilio moderno, lineare e scuro, nero per essere precisi.
Persino il pavimento seguiva quello stile con dei moti geometrici grigi e solo un leggero spruzzo di bianco, forse per regalare un pizzico di luce in una casa che pareva non ne avesse.
Per l'occasione vi erano appesi un po' dappertutto festoni e decorazioni che seguivano quello che ormai era chiaro che fosse il colore della festa.
La grande composizione di rose appesa alla parete del soggiorno era di un colore così blu da sembrare addirittura artefatta ma nonostante ciò le piacque molto.
Mai visto nulla del genere.

Giocherellò con lo scollo del suo body toccandolo in continuazione con il pollice e l'indice.
Era stato un acquisto del pomeriggio.
Non voleva toccare quella dannata carta di credito, ma non sapeva cosa indossare e poi era costato poco.
Era fatto di un tessuto leggero ed elastico, jersey color cobalto, così l'aveva chiamato la commessa gentile dei grandi magazzini.
Gli spazi in quella casa erano enormi, il soggiorno sembrava una pista da ballo.
Non riusciva a intravedere le casse da cui pompava una musica tecno assordante.
Notò che quasi tutti indossavano un capo di abbigliamento blu.
Chi la maglia, chi il pantalone, alcuni anche solo un accessorio, come la ragazza che le passò davanti con una coda di cavallo altissima legata da un grosso fiocco blu elettrico.

Nora rimase a osservarla per qualche istante, la ragazza se ne accorse e ricambiò la sua occhiata con un sorriso veloce spostando poi l'attenzione sui suoi amici.
Lei invece, non conosceva nessuno, assolutamente nessuno.
Ci mise un po' a prendere confidenza con l'ambiente circostante e con l'atmosfera.
Intravide un'altra ragazza che ballava scatenata sui tavoli.
Indossava dei trampoli altissimi e un vestitino dorato che emanava luccichii a ogni movimento.
Muoveva i fianchi in una danza molto sensuale e i ragazzi la applaudivano, fischiavano.
Pensò che non sarebbe mai stata in grado di essere così sfacciata, perlomeno non con gli occhi di una decina di persone puntati addosso.

L'usignolo sul fiore di lotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora