Lauren's pov
Quando si decide di fare qualcosa di importante, di decisivo insomma, di solito è per varie ragioni, varie motivazioni: un impulso, una voglia, credere a quella cosa, un bisogno, un presentimento, un rimpianto di qualcosa che non si è mai fatto.
Recentemente ho letto una frase che mi perseguita, una frase su cui ho riflettuto parecchio, a volte per ore, il perché? Non lo so. O forse si.
"Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto"
È la classica frase scritta dentro ad un cioccolatino vero? Beh, in effetti...
Però attenzione, non tutte quelle frasi sono banali o solo di circostanza, penso profondamente che questa sia una di quelle frasi da ripetere a se stessi nei momenti difficili.
A dire il vero, questa frase è qualcosa che non posso far altro che definire come Verità. La verità, come si dice in una frase cliché, fa male. Fa male perché tu sei consapevole che sia la cosa giusta da dire ma qualcosa ti frena. Ti spinge verso il basso come una forza di gravità solo tua, che prende di mira solo te.
Perché abbiamo paura di fare la cosa giusta? Perché abbiamo paura di essere felici? Cosa ci spinge a fare le scelte sbagliate?
Ve lo dico io. Abbiamo il coraggio di incolpare gli altri, di non prenderci le responsabilità delle nostre azioni. Ma la verità è che è solo colpa nostra se non siamo felici. Non abbiamo le palle di fare ciò che ci rende felici.
Anche sbagliando, anche passando per ridicoli, anche se potremmo incorrere in delle prese in giro o passare per sfigati.
Ovviamente io sto generalizzando ma, ci sarà pur qualcuno che si rivede in queste parole, non si tratta necessariamente di amore, ma anche di qualsiasi rapporto possibile.
Ah e se ve lo steste chiedendo io ho fatto la cosa giusta, ma non sono felice, a volte fare la cosa giusta ed essere felici non coincidono, come ad esempio ammettere di aver rubato, deluso, tradito.
Ma forse c'è ancora tempo per rimediare, forse posso ancora non fare la cosa giusta per me, ma essere felice insieme a qualcuno.
Per questo mi trovo in un luogo che ho a lungo allontanato, schifato e odiato in un certo senso. Anzi, davanti ad una persona, ma non per la persona in sé quanto alla sua professione.
<Lauren Michelle Jauregui Morgado, Miami Orlando, 22 anni, diplomata al liceo Miami High School e iscritta alla Orlando University, corretto?>.
Quello che state leggendo sono le mie generalità, ma vi chiederete, perché le stiamo leggendo? Ebbene per cominciare bisogna dire chi sta leggendo queste informazioni. Non potete sentire il tono di voce, ma se ve lo descrivessi? Monotono, freddo, come se stesse leggendo la lista della spesa.
Semplicemente una psicologa. Ovviamente non sono qui di mia spontanea volontà, ho sempre voluto far a meno di farmi aiutare ad analizzare i miei problemi. Se sono problemi miei, sarò io la persona che può risolverli no?
A questo punto penserete che io sia pazza. Già, avete ragione. Quasi.
<Wow ma lei è un'indovina, come ha fatto a sapere queste cose? Sa più cose lei della mia vita che io stessa>.
Sento il suo sguardo indecifrabile attraverso quelle lenti, uno sguardo però che ha tutta l'aria di essere uno di quelli che ti giudica.
<Lauren, il primo passo, se vogliamo affrontare questo viaggio insieme è l'accettazione. Devi accettare che sei qui e che io sono l'unica persona che può aiutarti.>