<Lauren? Lauren ci sei?> sento la mia amica scuotermi la spalla e gridare al mio orecchio per sovrastare la musica. Siamo nel mio attico, precisamente io mi trovo sul divano della sala, attorno gente che si diverte, balla, beve e fuma erba. Diciamo che questa situazione non mi è nuova, da ben un mese.
Scuoto la testa per poi girarla verso Normani, che mi guarda negli occhi. Vedo un velo di preoccupazione nelle sue iridi, quindi cerco di dissimulare alzandomi cercando di non rovesciare il mio Negroni e cingendole il collo con il mio braccio.
<Ci sono, Jauregui a rapporto, generale Kordei> le dico cercando di rendere la voce il più divertente possibile, ma è come giocare a nascondino in un luogo fatto di vetrate trasparenti. Ho reso l'idea? Non potrei nascondere nulla a Mani, mi conosce in tutto e per tutto.
<Lauren. Con me non funziona. Quante volte devo dirtelo> mi risponde con un tono da rimprovero.
Sospiro in maniera teatrale, sono sempre stata una che non fa vedere realmente come sta. Cerco di prendere la vita in maniera positiva, non gravando sugli altri.
<Mani, davvero va tutto bene, ho bisogno di staccare la spina> la rassicuro mettendo una mano sulla sua spalla.
Le faccio il sorriso più divertito possibile e lei alla fine cede, ridendo anche lei. Forse capendo che sarebbe stato meglio per me non parlarne.
<Allora, andiamo a ballare?> le chiedo cominciando a muovere a tempo di musica il mio bacino e scontrandomi con il suo.
Lei ride di gusto e annuisce, per poi iniziare a muovere anche il suo culo contro il mio. Mi prende la mano e mi guida al centro della sala, dove sono presenti almeno un centinaio di altre persone.
<Facciamo un po' le lesbiche così attiriamo qualcuno che possa farti compagnia su> mi sprona iniziando a strisciarsi contro di me.
Mi fa ridere e io annuisco iniziando a muovermi e circondando il suo bacino col mio braccio. Mani è talmente etero che farebbe diventare etero anche Shawn Mendes. Oppure lo è già?
Poco importa perché inizio a puntare qualche ragazza nella "pista" se così posso chiamarla e noto un gruppo di ragazze parlottare tra di loro guardandomi. Se c'è una cosa che amo del college è che i ragazzi hanno il coraggio di sperimentare.
E diciamo che io non mi faccio troppi problemi ad essere l'esperimento.
Quasi tutte le ragazze che frequento durante le lezioni mi chiedono di studiare insieme per due semplici motivi.
Il primo: è che sono brava in tutte le materie.
Il secondo: perché possono beneficiare dello studio e anche delle mie abilità da perfetta amante.
Ovviamente più delle mie colleghe non mi sono spinta, ma c'è una mia prof che mi fa impazzire solo a sentirla parlare.
La professoressa Cabello. Dio mio, questo nome mi perseguita da quando la conosco. La mia voglia di lei si accentua ad ogni lezione e non mi attrae solo il suo corpo ma anche la sua mente.
<Mani, se tu potessi avere la possibilità di farti il prof più figo della tua università, ci proveresti?> le domando. Tra noi due quella più matura per certi versi è lei.
<Mmh vediamo, se è il mio prof di economia, me lo farei seduta stante purtroppo per me però è sposato. Quindi rimarrà solo una fantasia sessuale. E tu?> io le rispondo dicendole della Cabello e lei mi ascolta mettendosi più vicina a causa della musica alta.
<Beh diciamo che qui la situazione cambia, anche se fosse etero, potresti provarci non è abuso di minori o altro. Quindi se ci sta, buon per te> mi incoraggia e io ci rifletto su.
