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HARRY'S POV
Ero un fallito, una delusione e un frocio.

Il mio primo giorno di rientro all'università e il mio riaffiorare dei problemi.

Nonostante tutto era stata una giornata tranquilla, fino a quando un ragazzo nuovo del corso, Nick, mi ha letteralmente pestato a sangue, insultato e quasi strozzato solamente perché sono gay...

Ho sempre saputo di essere un fallimento in tutto e di essere una delusione per il fatto che io sia gay, altrimenti avrei ancora la mia famiglia al mio fianco.
Dopotutto capivo perché mi avevano cacciato di casa e non mi parlavano più, sono un frocio schifoso a cui piace prenderlo in culo ovvio...
Potevo nascere etero? Non tanto perché mi vergogno della mia sessualità, ma tanto per non essere così... come sono adesso, un ragazzo distrutto solo perché è gay.

Non smettevo di piangere e tremare e vedere le mie nocche pulsare per i forti pugni dati al pavimento non era d'aiuto.
Non riuscivo a muovermi, il mio corpo era come immobilizzato e privo di vita. Sentivo i continui colpi alla porta da parte di Louis, e davvero volevo andare ad aprirgli e stringermi a lui, ma il mio attacco di panico non aiutava.

Speravo vivamente che Louis sfondasse la porta per aiutarmi, ma dopo ripetitivi colpi alla porta, ad un certo punto non sentii nulla...

Louis era andato via e mi aveva lasciato solo nel bel mezzo di un attacco di panico.

Non riuscivo a realizzare e corsi in bagno con le poche forze che avevo strattonandomi da una parete ad un'altra.
Arrivai i bagno e non ci pensai due volte a prendere la lametta che non utilizzavo da quasi un anno e mezzo, ma mi fermai e mi guardai allo specchio per diversi secondi.
Avevo occhiaie enormi, lividi sul viso per colpa di quel coglione, le nocche sanguinate, i capelli scombinati e la lametta tra le mani...

Davvero volevo buttare quell'anno e mezzo nel cesso e ricominciare a tagliarmi? Solo perché un coglione mi aveva pestato a sangue?

O forse stavo per farlo perché ero deluso da Louis? Si, lo stavo per fare per Louis...
La persona di cui più mi fidavo e che mi stava aiutando in tutto mi aveva abbandonato nel momento del bisogno, dovevo aspettarmelo no?

Alzai le maniche della felpa e portai la lametta a contatto con la mia pelle, ma in pochi secondi qualcuno aveva buttato giù la porta e mi scaraventò a terra.

Aprii gli occhi un paio di secondi dopo, visto che ero ancora stordito a causa della spinta, non appena focalizzai la figura che mi teneva il viso con entrambi le mani vidi lui...

Louis.

Non era andato via, era li con me e mi aveva fermato prima di fare una cazzata enorme, non mi aveva abbandonato.

-Louis?- sussurrai incredulo, ero ancora steso per terra con le mani di Louis sul volto, non appena mi misi seduto sul pavimento vidi il liscio con gli occhi rossi e gonfi e il viso ricoperto di lacrime.
-HARRY!- urlò il ragazzo singhiozzando e stringendomi fortissimo a se, si era preoccupato per me...

-Harry ti prego non pensare mai più di fare una cosa come quella... t-ti prego f-fallo per me.- disse serio il liscio guardandomi negli occhi rossi e spenti.
-Lou io... io pensavo mi avessi abbandonato... perché sei corso da me?-
domandai ormai senza lacrime in corpo
-perché? stai scherzando? Harry sei una delle persone più importanti della mia fottuta e inutile vita, dimmi come faccio ad abbandonarti cazzo. Non riuscirei a stare senza di te neanche un giorno, sei troppo per me Harry. Non potevi lasciarmi, io ho bisogno di te nella mia vita.- rispose sincero con le lacrime che oramai grondavano abbondantemente sul suo viso -Louis... pensi davvero tutto ciò?- chiesi incredulo -cazzo Harry sono serissimo, stavi per fare una cosa orribile e non me lo sarei mai perdonato, io non posso veramente fare a meno di te, sei tutto ciò che ho ormai.- disse prendendomi le mani e asciugandosi le lacrime che continuavo a scendere.

Louis provava veramente tutto questo per me? Mi aveva salvato ancora una volta, e ci sarebbe sempre stato per me perché io sono una delle persone più importanti per lui...
Non so di preciso che sentimenti Louis provasse per me, ma i miei erano veramente forti nei suoi confronti, troppo forti.

Louis mi aiutò a tranquillizzarmi e a ripulire il casino che avevo combinato, erano ormai le 00:30 inoltrate e non volevo che andasse via, lo volevo con me quella notte.
-Lou, puoi farmi un favore?- sussurrai e vidi il liscio annuire con un debole sorriso verso di me, così continuai -potresti... si potresti dormire con me? solo per stanotte giuro.-  chiesi imbarazzato, ma vidi che sul suo volto stavolta c'era un sorriso sincero e non forzato, -Caro Harold, tu pensi che dopo il cazzo di infarto che mi hai fatto perdere io ti lasci dormire solo? Oh no ti sbagli caro, io dormivo qui con te a prescindere.- disse lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte, così non feci altro che sorride -posso abbracciarti stanotte?- richiesi -no, DEVI.- rispose lui, prendendomi per i fianchi e baciarmi lievemente le labbra.

Non ci mettemmo molto ad addormentarci, visto che entrambi eravamo sfiniti dopo tutto il mio trambusto.
Dopo esserci augurati la buona notte ci abbracciamo e non appena percepì che Louis dormisse realmente sussurrai al suo orecchio delle parole parecchio forti.

-Ti amo Lou, mi stai salvando da tutta questa merda e neanche te ne rendi conto. Ma sono un codardo e non ti dirò cosa provo veramente per te, perché non voglio spaventarti o allontanarti da me, non so se riuscirei a vivere senza di te piccolo.- gli schioccai un piccolo bacio sulla nuca e mi addormentai abbracciato all'uomo che amo.




Giuro che non ho pianto mentre scrivevo questo capitolo :')
spero vi sia piaciuto e niente ciau!
all love and treat people with kindness <3

I'm broken, you can't help me. ~larry stylinson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora