25.

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LOUIS' POV

Harry era lì impassibile, sconvolto, guardava la sua famiglia e non capivo se era felice o meno.

Inoltre avevo tutti i pantaloni nuovi macchiati dal vino che Harry aveva fatto cadere accidentalmente, dovevo cambiarmi, ma decisi di rimandare e spezzare il silenzio tagliente che vi era nella stanza -Ecco la tua sorpresa!- dissi guardandolo sorridendo e voltandomi verso la famiglia, che mi guardavano sconcertato, tranne Gemma che sorrideva. -Ti piac..- non finii di parlare che venni subito tirato per un braccio da Harry, mi trascinò violentemente verso il bagno e poi chiuse la porta a chiave -Hei Harold non ti è piaciuta la sorpresa?- azzardai mentre lui era ancora di spalle, non appena si giro vidi il suo volto ricoperto di lacrime e con uno sguardo gelido sopra di me, credo che non gli sia piaciuta...

-Hei piccolo che hai? Perché fai co...- tentai di avvicinarmi ma venni immediatamente spinto con forza quasi da farmi perdere l'equilibrio -Ti odio!- urlò piangendo, non poteva odiarmi veramente vero? Lo dice per finta no? Che cazzo ho fatto. -Scusa piccolo io non vole...- sussurrai ma venni immediatamente interrotto -SCUSA UN CAZZO, PERCHÉ LI HAI FATTI VENIRE? MI VUOI MALE EH? MI ODI COSÌ TANTO DA CHIAMARE QUEI MALEDETTI VERO?- provai a parlare ma Harry riprese prima di me -È SOLO COLPA LORO SE HO I MIEI CAZZO DI PROBLEMI, È SOLO COLPA LORO SE MI TAGLIAVO, È SOLO COLPA LORO SE SONO COSÌ DEBOLE, È SOLO COLPA LORO SE SONO ROTTO LOUIS. LO CAPISCI?- urlò disperato con le lacrime sul viso, mi sono appena reso conto di aver fatto una cazzata, non dovevo chiamarli, sapevo che se Harry era così era solo per colpa loro ma magari potevano chiarire no?
-Lo so Harry ed è per questo che li ho chiamati. Sono dispiaciuti, soprattutto tua madre, vogliono riallacciare i rapporti e scusarsi dagli solo una chance- dico avvicinandomi a lui e asciugando le sue lacrime -Come posso dargli una chance? Se sto peggiorando è colpa loro, sono sempre nella mia testa- confessa -Proprio per questo li ho chiamati, magari se risolvi starai molto meglio e pian piano magari ti aggiusti no?- dico abbozzando un sorriso e a sua volta Harry mi sorride -Va bene, ma devi sempre stare al mio fianco okay?- mi propone il riccio -Sempre al tuo fianco mio piccolo Harold- così gli schioccai un bacio sulle labbra e ci dirigemmo in salotto dai nostri ospiti.

Dopo aver provato a "conversare" con i nostri ospiti, proposi di dirigerci a tavola per servire la cena servitaci dalle mani d'oro della mia splendida vicina Nancy, santa quella donna splendida.
Servii il pollo a tutti e poi mi sedetti vicino ad Harry, era nervoso e non smetteva di tremare o respirare a fatica, avevo paura che da un momento all'altro gli venisse un attacco di panico, così misi una mano sulla sua coscia accarezzandola per rassicurarlo cosi fortunatamente smise di tremare e mi sorrise leggermente.

La cena stava andando bene più o meno, anche se nessuno parlò se non qualche piccola parola che io e Gemma ci scambiavamo, lei era simpatica e non era come i suoi genitori.
-Allora... come stai Harry?- disse la madre dopo un silenzio di tomba, ed ecco che Harry ricomincia a tremare, ~S-sto bene grazie~ disse il riccio con lo sguardo sul suo piatto ancora intatto -Bene grazie a Louis? Lui ti fa star bene?- ghignò la donna fissando prima me e poi Harry, e quest'ultimo alzò lo sguardo, che aveva in mente quella donna -Si esatto Anne proprio lui, sai dopo la merda che ho passato per colpa vostra in questi due anni lui è l'unico che mi ha fatto star bene.- sputò arrabbiato contro la donna stringendomi la mano sotto il tavolo -E noi che ci possiamo fare se sei cresciuto tutto frocio, te la sei cercata- disse il padre puntandogli il dito contro, a quel punto provai ad intervenire ma Gemma mi fermò facendo continuare Harry, -Pf come se prenderlo in culo fosse qualcosa di grave! Sai Ross la cosa è che forse sei pure più frocio di me, mi ricordo quando quella volta ti vidi guardare un porno gay, e poi ripudi il tuo stesso sangue perché è gay? Certo che il tuo cervello funziona al contrario, e quindi quello che si dovrebbe far curare sei tu non io.- disse Harry guardando il padre sconvolto e la madre furiosa, cercai di trattenere le risate insieme a Gemma, anche se il momento era abbastanza serio.
-STA ZITTO DEFICIENTE- urlò la madre alzandosi in piedi davanti al figlio e tirandogli uno schiaffo molto forte, a quella scena non ci vidi più, come cazzo ha osato picchiare il MIO Harry?
Corsi immediatamente davanti ad Harry e mi posizionai davanti la donna che mi guardava furiosa -TOGLITI IMMEDIATAMENTE SAI CHE NON VA A FINIRE BENE PER TE.- disse minacciosa, ma non mi importa che dica quello che vuole basta che non mi tocchi mai più Harry, gli ha già fatto abbastanza.
-Okay stupido ragazzino l'hai voluto tu- disse prendendo così fiato, in tutto ciò c'era Harry dietro di me che mi guardava confuso, non capiva con cosa potesse minacciarmi, non capiva cosa io avessi fatto di così grave...
-Harry hai detto che questo qua ti ha fatto star bene vero?- chiese la donna è Harry annuì confuso -Ti ricordi le domande che ti facevano gli psicologi per farti star bene?- chiese sempre più convinta a continuare, ormai ero nella merda fino al collo -Si ma che cazzo c'entra questo con Louis?- chiese incazzato e confuso il riccio, e vidi la donna ghignare e ruotare gli occhi per poi dare il colpo di grazia sia a me che ad Harry, ero fottuto.
-Beh senza troppi giri di parole, Louis non ti sta vicino perché ti ama o bla bla bla, ti sta vicino perché i tuoi cari "amici" lo pagavano per farti da pscicologo sotto copertura visto che tu stavi tanto male per noi e a quanto pare non volevi farti aiutare. Questa è la verità Harry. Adesso noi togliamo il disturbo, è stato una piacevole serata. Addio froc... emh volevo dire Harry.- concluse la donna ridendo e prendendo Gemma, in lacrime che si dimenava, sotto braccio e il marito per mano e dopo ciò uscirono dalla porta lasciandomi interdetto per qualche minuto, infatti ne io ne Harry parlammo o ci guardammo in faccia per qualche lungo minuto. Era andato tutto a puttane.

I'm broken, you can't help me. ~larry stylinson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora