Epilogo

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Lily stava chiudendo il baule con fatica, mentre Snidget tentava di entrarci. Alice era appena scesa assieme a Mary trascinando i loro bauli, restavano solo lei ed Astoria .

La rossa si voltò, l'amica stava distrattamente accarezzando la coperta rosso ed oro del suo letto... o meglio di quello che da lì a poche ore non sarebbe più stato il suo letto. Aveva un sorriso triste in volto.

"Astoria ?"

"Stavo pensando..."

"A cosa?"

"Non torneremo più qui..."

Lily sorrise con gli occhi lucidi.

"Già..."

"Sette anni, ci abbiamo passato sette anni ti rendi conto... ti ricordi quella volta in cui Bonnie si era alzata sonnambula e aveva quasi fatto crollare le tende del suo letto... ci siamo prese una paura..." sorrise al ricordo, Lily sospirò osservando le pareti ora spoglie, i letti rifatti e vuoti, gli armadi svuotati e i comodini su cui non svettavano più foto e disordine.

"Avrei voluto ci fosse anche lei oggi..." mormorò Astoria in un sussurro, gli occhi carichi di lacrime.

"Anch'io... sono cambiate moltissime cose... al primo anno pensavo che saremmo state noi tre e Severus a tornare a casa assieme invece... invece ci siamo solo noi due e per giunta con James e gli altri..."

Astoria sospirò, decidendo di alzarsi, guardò l'amica in un muto richiamo, Lily annuì. Le ragazze incantarono i loro bauli facendoli levitare fuori dalla porta, arrivate all'uscio di voltarono osservando ancora un'ultima volta quella stanza che le aveva accolte.

"Sempre assieme Lily?" chiese Astoria con voce commossa.

"Sempre Astoria , puoi scommetterci!" ridacchiò la rossa scacchiando una lacrima dispettosa che le rigò una guancia.

♦♦♦

"Pronti?" chiese James sulla porta del dormitorio.

"Sì... anzi no!"

"Che c'è ancora Sirius?"

"Mi manca qualcosa ne sono sicuro..."

"Sir hai già controllati tutti gli armadi quaranta volte..." sbuffò Remus, avevano deciso che avrebbero lasciato il dormitorio tutti e quattro assieme, erano tutti pronti ma ancora non si decidevano a lasciare la stanza.

Sirius si chinò sotto il letto.

"Ecco vedi che ti saresti dimenticato qualcosa!" disse Sirius verso James

"Cos'hai trovato la sotto?"

Sirius uscì trionfante dal letto, il calzino portafortuna di James stretto in mano.

"Che ci faceva lì sotto?"

"Sai che Snidget adora giocarci..." disse semplicemente James.

"Bene siamo pronti?"

"Andiamo..."

I quattro tentarono di uscire in contemporanea bloccandosi sulla porta.

"mhhh.. forse non è stata una buona idea..." spingendo un po' i quattro uscirono osservando la stanza vuota.

"Addio mio caro dormitorio!" disse James con finto tono poetico, per quanto forse lo pensasse davvero.

Con un breve inchino alla stanza vuota e una sonora risata i quattro scesero.

♦♦♦

I sei ragazzi s'incontrarono all'ingresso dove stavano lasciando i bauli per andare a consumare la loro ultima colazione ad Hogwarts.

Mentre i ragazzi si allontanavano Astoria rimase indietro osservava con malinconia il salone d'ingresso: la chiave di volta dell'arco del portone, i diamanti colorati dei segnapunti delle case, Sirius la raggiunse.

"Astoria ?"

"Ho paura Sirius..."

"Di cosa?"

"Di lasciare Hogwarts..."

"Perché?"

"Hogwarts è casa... insomma è la nostra casa, di tutti noi... Hogwarts è il luogo sicuro, dove ognuno di noi cresce, studia, s'innamora, piange, ride, vive ... quante ne abbiamo passate...Hogwarts è l'unica sicurezza che abbiamo. Ho paura di lasciarla perché so che quando saremo la fuori saremo da soli nell'oscurità..."

Sirius rimase in silenzio, capiva perfettamente i sentimenti di Astoria , l'abbracciò.

"Non saremo soli, ci saremo noi, ci saranno i ragazzi... non ci lasceremo da soli... ricordi: Insieme possiamo batterlo! Batteremo l'oscurità, piccola... ne sono sicuro."

Sirius le sorrise dolcemente.

"Mi mancherà Hogwarts..."

"A chi lo dici..."

"Andiamo?"

Assieme si diressero nella Sala Grande, osservando ogni suo singolo dettaglio per custodire quel ricordo nel cuore per sempre.

♦♦♦

Londra sbucò nella nebbiolina della sera. Lily osservava la città avvicinarsi come un fantasma.

"Cambierà tutto da domani..." sussurrò la rossa appannando il vetro del finestrino.

"Forse no..." sorrise James, " ci saremo sempre noi..."

"Domani vieni da me? Mamma voleva offrirti del the" rise la rossa abbracciandolo.

"Serata da me, poi?" chiese Sirius.

"Io devo trasferirmi a Faulkbourne... devo portar giù quello che avevo portato al picco... ma potreste venire da me... il castello è grande e sola forse è un po' spettrale" ridacchiò Astoria .

"Fatta!" rise Sirius.

Il treno si fermò sferragliando.

Lily strinse la mano di James avvicinandosi alla signora Potter.

"Principessa non saluti più!" la voce del padre la colse di sorpresa. Daisy ed Harold stavano sopraggiungendo da quella parte, Lily li presentò alla signora Potter, mentre Astoria abbracciava sua madre. Algol Icecrow appoggiò una mano sulla spalla di Sirius con un sorriso. Peter venne quasi stritolato dall'abbraccio della signora Minus e Remus si trovò a pensare che in quell'ultimo anno avevano perso molte cose, avevano subito ferite profonde, ma quando la signora Potter lo chiamò a se per abbracciarlo si disse che Silente aveva ragione: la loro forza era nel stare uniti, solo così avrebbero portato la luce nel loro futuro.

I ragazzi si guardarono ancora per un istante.

"A domani!" si dissero con un sorriso mentre ognuno prendeva una direzione diversa per poter raggiungere casa propria. 

Salvi per l'ultima voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora