James si ritrovò catapultato nel corridoio.
"Jamie... stai bene?" chiese Remus, aiutando Astoria e Sirius a rimettersi in piedi nell'angusto scompartimento.
"Stavo meglio prima..." disse il moro massaggiandosi la fronte "Voi, piuttosto, state bene?" chiese in generale, ma i suoi occhi indugiarono un secondo in più su Lily.
"James credi che..." Sirius venne bruscamente interrotto da un'altra violenta scossa, questa volta proveniente dalla coda del treno. I tre ragazzi in piedi, si trovarono ammucchiati a terra nello stretto corridoio
"Astoria! Potter! Black! Siete interi?" chiese loro Lily alzandosi e porgendoli una mano
"Evans! Siediti!" la voce di James, sicura e preoccupata, la fece sedere, era chiaro che il ragazzo temesse una terza esplosione, ma questa non venne.
"James, tutti interi?" chiese Frank che li aveva raggiunti, dando loro un aiuto nell'alzarsi.
"Si... senti Frank, ritorna nello scompartimento e non far uscire nessuno..." gli disse il Caposcuola notando alcuni bambini del primo anno sbucare dalle porte: curiosi e spaventati.
"TORNATE TUTTI NEI VOSTRI SCOMPARTIMENTI! E GUAI A VOI SE NE USCITE!" il tono di James era perentorio, nessuno, almeno in quel vagone, avrebbe disubbidito.
Dalla coda e dalla testa del treno provenivano delle grida, più di preoccupazione che di dolore, ma erano troppo distanti per capire cosa stava succedendo.
"Sirius, Evans venite con me. Remus tu e gli altri andate verso la coda..."
"No, Potter!" disse Lily alzandosi
"Evans non è il momento per non sopportarmi!"
"Lo so che non è il momento! Non è per questo..." rispose lei sicura " Credo solo che dovremmo andare un Caposcuola da una parte e uno dall'altra, come i Prefetti..." James la guardò: aveva ragione.
"Va bene... allora tu, Astoria e Sirius andate alla coda... Remus, Peter ed io andremo alla testa..."
"Bene!"
Lily ed Astoria si mossero, James prese Sirius per un braccio.
"Padfoot, ti consegnerei la mia vita... vedi che non le capiti nulla..." gli sussurrò accennando a Lily, il moro annuì raggiungendo le ragazze.
♦♦♦
James guidò i due amici verso la testa del treno, oltrepassarono tre vagoni ed in ognuno di essi dovette urlare per riuscire a calmare gli studenti e a farli rientrare negli scompartimenti. Arrivati al primo, lo spettacolo che si presentò davanti ai loro occhi li lasciò esterrefatti: l'ultimo scompartimento, prima del vagone Prefetti, era esploso, alcuni ragazzi feriti occupavano il corridoio.
"Chi c'era in quel scompartimento?" chiese Remus aiutando un ragazzo a rientrare nel proprio.
"Il nuovo professore di Difesa..." rispose questo. James li superò sbirciando all'interno dello scompartimento: un paio di ragazze del quarto anno erano sotto shock, tremavano come foglie. La parete del finestrino era totalmente scomparsa nell'esplosione e le ragazze erano state ferite da alcune schegge, ma nessuna di loro sembrava ferita in modo grave. James riuscì a farle muovere nel momento in cui Peter e Remus accorsero nello scompartimento.
"Rem... falle andare in uno scompartimento qui a fianco..."
"Certo James... e lui?..."
James si voltò verso ciò che non avrebbe voluto vedere. Il nuovo insegnante di Difesa giaceva a terra.
"Portale fuori..." Remus sparì assieme alle ragazze, sotto lo sguardo allucinato di Peter, James voltò l'uomo.
Il viso era coperto da una folta barba rossa, James era quasi sicuro si chiamasse Tristan McSorar, era un collega di suo padre. Il corpo e il volto dell'Auror erano coperti da tagli , come se qualcuno si fosse divertito a usare il diffindo su di lui un centinaio di volte. Sanguinava abbondantemente, ma James riuscì a sentirgli il polso, era debole... ma se qualcuno fosse riuscito a curarlo con qualche incantesimo allora... allora sarebbe stato in salvo... peccato che lui non avesse mai imparato a far sparire nemmeno un livido.
STAI LEGGENDO
Salvi per l'ultima volta
Fanfic"Un'ultima cosa... ciò che abbiamo visto temo sia solo la punta di un immenso iceberg, ci aspettano tempi oscuri, ma non dovete disperare... dovete trovare la luce nell'oscurità... continuate a stare uniti e solidari come avete dimostrato di essere...