"Come sta James?" chiese Astoria camminando per il quarto piano in compagnia di Remus
"Ti mentirei se ti dicessi bene..." sorrise tristemente il licantropo "... più tenta di non pensarci, più è distratto... Sirius non l'ha convinto neanche con una decina di scherzi ai Serpeverde e si è depresso pure lui..." Astoria sorrise appena, un Sirius depresso? Era possibile?
"Non si sa nulla di suo padre?" chiese accennando verso il campo di Quidditch, come a indicare James
"No... è da domenica che sua madre non scrive più... il che fa preoccupare un po' tutti..."
"Il sapere che c'è qualcosa, ma il non sapere cosa, spaventa ancora di più... come le storie sugli uomini neri e i troll dentro gli armadi..." Astoria sospirò "Spero vi arrivino notizie al più presto... non so quanto potremo ancora tener tutto segreto... insomma che James non sta bene si vede a miglia, ma se ci si mette pure Sirius... lo capirà il mondo intero..." fece un attimo di pausa, come a riflettere se poteva continuare o no "Insomma... non ho mai visto Sirius così preoccupato... il signor Potter è stato per lui il padre che Orion Black non è stato mai... e... fa male vederli così..."
"Soprattutto vedere Sirius così? Giusto?!" sorrise malandrino Remus, era così facile capire cosa pensasse Astoria, che ancora si stupiva di come Sirius non se ne fosse reso conto da anni.
La ragazza arrossì giocherellando con l'anello che portava all'anulare sinistro
"Si vede così tanto?"
"Trasparente come il vetro... ma credo che quello a cui servirebbero gli occhiali sia Sirius..."
"Dici che non se ne è accorto... che lo porto ancora... che mi incanto a guardarlo... e tutto il resto?" chiese fissando il piccolo opale fissando al anello di fidanzamento.
"Non credo... o si sarebbe già chiesto il motivo... ma potrei anche sbagliarmi... Sirius non va a sventolare i propri sentimenti in giro... e credo che il motivo lo conosciamo entrambi..."
"La nobile e antichissima casata dei Black..." concluse lei continuando ad osservare la pietra nera. Camminarono un po' in silenzio.
"Lo sai Remus, i babbani pensano che l'opale nero porti sfortuna a chi lo possiede..."
"Non mi sembri tanto sfortunata..." lei annuì appena
"Questo è un anello di fidanzamento... spero non porti sfortuna ad entrambi..."
"Sono solo superstizioni... e babbane per giunta... chissà quali opali stregati hanno creato questa leggenda..." sorrise Remus "Ma quello è James?"chiese poi indicando il ragazzo che saliva le scale di corsa, una mano stretta sul volto.
♦♦♦
Lily stava osservando gli studenti che avevano partecipato alla festa di Lumacorno. Avevano più o meno tutti un'aria abbastanza annoiata, gli unici che sembravano divertirsi erano un paio di ragazze del terzo anno che civettavano tranquillamente con uno degli invitati speciali del professore: un famoso giocatore di Quidditch, Lily non ne ricordava nemmeno il nome.
"Signorina Evans, Lily, mia cara..." la chiamò il professore, Lily si voltò. Horace Lumacorno, che nei suoi vestiti migliori color mattone sembrava davvero un tricheco, si avvicinava a lei con un personaggio che era il suo esatto opposto. L'ospite era un mago anziano, magro e rattrappito, vestiva una veste verde muschio, stretta in vita da una grossa cintura. Le maniche larghe gli ricadevano sulle membra ossute facendolo sembrare ancora più sottile. Lily lo fissò in volto. Rughe del sorriso incorniciavano degli occhi scuri, mentre i radi capelli dovevano essere stati un tempo rossi.
STAI LEGGENDO
Salvi per l'ultima volta
Fanfiction"Un'ultima cosa... ciò che abbiamo visto temo sia solo la punta di un immenso iceberg, ci aspettano tempi oscuri, ma non dovete disperare... dovete trovare la luce nell'oscurità... continuate a stare uniti e solidari come avete dimostrato di essere...