Capitolo 4

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Per tutto il pomeriggio, Clarke non riuscì nemmeno per un minuto a concentrarsi sullo studio, aveva troppe di quelle domande a cui darsi risposta, troppe domande complicate, domande a cui aveva paura di rispondere. Tra se e se pensava "E se tutti questi dubbi che ho, mi porteranno solo dispiaceri, tristezza e paura? E se io quelle parole dette a Finn le sentissi davvero, ma sono troppo confusa per capirlo? Ma se invece quei maledettissimi occhi verdi mi avessero fatto scoprire la vera Clarke? Nono meglio non pensarci" Clarke fece questo tutto il pomeriggio fino alla fatidica cena con la mamma, Finn e Kane.

Nel frattempo invece Lexa era nel suo appartamento con la cugina Ania
-Ei cugina come va? Ti vedo pensierosa- dice Ania
-No Ania tranquilla, sciocchezze. Comunque oggi viene Lincoln a cena?
-No- abbassa lo sguardo, sapeva che glielo avrebbe dovuto dire prima
-Ania, sai che se non c'è Lincoln non  voglio cenare qui
-Lexa sai che mio padre ti vuole bene, dagli una possibilità
-La possibilità la teneva quando doveva dirmi la verità e non l'ha detta- si dirige verso la porta
-Quindi te ne vai?- le domanda Ania
-Se tuo padre viene a cena si- dice Lexa sostenendo il suo sguardo rabbioso
-Tranquilla mio padre oggi non torna a casa, è partito per Tokyo starà fuori per settimane- dice Ania
-Non potevi dirmelo prima che mi arrabbiassi?- le chiede Lexa
-Volevo farti rinsavire- dice Ania
-Ania quando capirai cosa ha fatto tuo padre, anche tu non vorrai più avere niente a che fare con lui fidati. Ora ordiniamo una pizza che ho una fame da pazzi- dice Lexa
Prende il telefono, ma prima di chiamare la pizzeria dice qualcosa a Lexa -L, mi dispiace tanto, sai che sei come una sorella per me, ti sarò sempre vicina- dice Ania
-Anche io scemotta- le due si abbracciarono
Ania chiamò alla pizzeria e ordinò, la serata passò tra tante risate.

Nel frattempo a casa di Clarke si stava svolgendo la cena...
-Allora Clarke come sta andando a scuola?- domanda Kane
-Bene, come sempre- risponde Clarke
-Signora Griffin, la cena è squisita, lei cucina come una dea- dice Finn ad Abby
-Sei così dolce, mia figlia ha trovato il ragazzo migliore, ora vado a prendere il dolce, è una mousse al ciccolato, vieni con me- dice Abby, e i due si alzano dal tavolo lasciando soli Kane e Clarke
-Simpatico Finn- rompe il ghiaccio Kane
-Lo so- risponde in tono secco Clarke
-Senti Clarke possiamo andare avanti?- chiede disperato
-Tu vuoi che io accetti che tu stia con mia madre, tu il migliore amico di mio padre? Non hai aspettato nemmeno un anno dalla sua morte per metterti con mia madre, e tu vuoi che io ti accetti? Se sono qui, seduta a questa tavola con te è solo per mia mamma e per Finn- dice Clarke
Prima che Kane la rispondesse, Abby e Finn fanno ritorno a tavola e la cena continuò in silezio. Una volta finita la cena e che Finn e Kane erano andati via, Clarke va in camera sua, senza nemmeno pensarci prese il telefono e chiamò una persona:
-Ciao, scusa so che è tardi ma... mi chiedevo se potessi venire a casa mia, vorrei parlare con te. Okay ti aspetto, a tra poco- e riattacca.
Dopo 15 min ecco che le arriva un messaggio:
-Sono fuori
Clarke scende le scale, apre la porta:
-Grazie per essere venuta- dice
-Non so perchè tu abbia chiamato me, ma so che in questo momento ciò che ti serve è un abbraccio, e anche se non ci conosciamo io voglio dartelo- e fù così che Lexa abbracciò Clarke.

Clarke non sapeva come Lexa avesse indovinato ciò che le serviva in quel momento, e tantomeno sapeva come mai il cuore le batteva così forte al momento dell'abbraccio, ma sapeva, o stava per sapere che tutto ciò che in quel momento stava provando l'avrebbe messa in un problema.....

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