Capitolo 28

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POV CLARKE
La serata era stata magnifica, eravamo riuscite a superare il litigio della mattina, e devo dire che ne è valsa la pena, è stata la serata più bella di tutte, di sicuro è al primo posto delle serate passate con te, purtroppo non sei potuta restare a dormire, oggi a scuola avevamo lezioni separate, e tu eri anche in punizione per aver saltato troppe lezioni di letteratura, infatti ne avrei approfittato per parlare con Ania, ha il diritto di sapere visto che ti sta mentendo per aiutarmi, ma sapevo che dopo il ballo d'inverno ti avrei dovuto raccontare tutto conoscendo i rischi, se dovevo perderti, volevo perderti per colpa mia, non per colpa di qualcun altro, per fortuna avevo Octavia e Raven con me, e qualsiasi cosa sarebbe accaduta, mi sarebbero state accanto. Arrivo fuori scuola e come pensavo tu sei già dentro per non prendere altre punizioni, vidi Lincoln con Octavia da lontano e mi avvicinai a loro:
-Ei, buongiorno ragazzi- dissi
-Ei Clarke- dice Octavia abbracciandomi subito
-Ciao Clarke- mi saluta Lincoln un po' timido, con lui non avevo stretto ancora un grande rapporto, a differenza di Ania, Lincoln era più chiuso, alcune volte mi domando come abbai fatto Octavia ad abbattere la sua corazza, di lui so solo ciò che mi ha raccontato Lexa, so che loro hanno un grande rapporto, e che lui è diventato l'uomo di famiglia appena sono morti i suoi genitori, lui ha cercato di non appesantire Lexa con i suoi sentimenti, e per lei questo è stato un sacrificio che il fratello non doveva fare, lei si sentiva tremendamente in colpa, ma in fondo lo capisco, anche mia madre quando mio padre è morto, si è mostrata forte con me, voleva che mi sfogassi, voleva che mentre lo facevo, io la vedevo forte, così da sapere che lei era un posto sicuro, e Lincoln con Lexa ha fatto lo stesso
-Lexa sta dentro vero? – domando anche se conoscevo la risposta
-Si, la prof la stava aspettando fuori, hahah, si è messa proprio nei guai- dice Octavia ridendo
-Si, diciamo che con questa guerra a zio Titus, non le sta facendo bene, sta trascurando troppo la scuola e non va bene- dice Lincoln
-Ei, cugino, Lexa se la caverà tranquillo, lo fa sempre e lo sai- interviene Ania, sbucando da dietro con Raven
-Da quello che so, mia cognata è una tosta, su cognatino, tranquillo- continua Raven con i suoi modi, tutti scoppiamo a ridere e anche Lincoln dopo aver guardato Raven ahhaha
-Clarke, che ne dici se dopo parliamo? – mi domanda Ania
-Si, tanto pure devo aspettare Lexa, andiamo a mangiare qualcosa al Favorito e parliamo, so che hai bisogno di risposte, so quanto ti sta costando mentirle, ma fidati, è per un buon motivo, non ti avrei mai chiesto di farlo altrimenti, e puoi chiedere a Raven o Octavia- le dico
-Va bene, ci vediamo al Favorito allora- dice ed entra a scuola
Arrivo in classe, e mi stupisco, tu segui con noi, mi siedo vicino a te:
-E tu che ci fai qua? – ti domando
-La prof non vuole che salti altre lezioni, quindi dovrò rimanere qualche ora in più fino alla fine dell'anno per studiare letteratura a partire da oggi, quindi, che ne dici se ci vediamo direttamente domani? – mi dici tu
-Certo amore, devi cercare di recuperare, tuo fratello è preoccupato per te- ti dico
-In che senso ? – domandi tu
-Dice che tutta sta faccenda di tuo zio, ti sta facendo distrarre troppo, e non va bene- ti racconto
-Non capisce che lo sto facendo per vendicare i nostri genitori, non riesce a vederlo- dici tu stringendo i pugni
-Ei, guardami- ti giro la faccia, cercando di farmi guardare negli occhi -respira con me- ti dico -1,2,3 respira, di nuovo, 1,2,3 respira, brava, così- ti calmi un po', noto che ci stavano guardando, guardo Raven e lei capisce
-Ei ei, che guardate, guardate me come faccio il twerk, O, metti la musicaaa- mette la musica ed inizia a twerkare, tu ti calmi, e mi guardi:
-Grazie- ci guardiamo negli occhi e mi baci delicatamente la guancia -Dopo parlerò con mio fratello, gli spiegherò tutto, non mi farò bocciare, può stare tranquillo- dici tu ed è in questo momento che la professoressa Indra entra in classe:
-Reyes che sta combinando??? – chiede con un tono della voce un po' alterato
-Prof mi scusi, è che quando mi viene l'ispirazione devo ballare- si giustifica così e tutti ridono
-Reyes, per ora la passi liscia, ma la prossima no- dice e si siede alla cattedra
-Va bene professoressa, grazie- dice e si siede
-Woods, venga qui- dice subito la prof di letteratura
-Certo- ti alzi e vai
Iniziarono a parlare tra di loro, non capivamo molto, infatti ero molto preoccupata, quando ad un tratto le arriva un messaggio:
Messaggio
Ai, Lexa, Lexa, non oso immaginare a come ti sentirai tra non molto, spero vivamente che non ti sia affezionata tanto a quella tua biondina, rischi davvero di scottarti, buon ballo d'inverno.
Faccio una foto al messaggio e poi subito lo cancello, avevo paura, ora iniziavo ad avere paura, poso subito il tuo cellulare, senza farmi vedere, tu torni al tuo posto, mi guardi:
-E' successo qualcosa? – domandi
-Nono, tu piuttosto, cosa è successo con la prof, non avevate già parlato? – le chiesi per sviare il discorso
-Si, ma mi ha dato delle cose da fare dopo, visto che devo rimanere, sono tantissime- dici tu e prendi il telefono -Devo chiamare Ray per avvisarlo che comunque farò tardi, non posso andare all'ora prestabilita- dici e mandi un messaggio a Ray
Passa la giornata e arriva l'ora di pranzo, tu devi rimanere, infatti ci salutiamo, ma la voglia di stare insieme si era sentita, non volevamo stare lontane. Appena ci salutammo, mi incamminai verso il Favorito, dovevo vedermi con Ania e parlare con lei, necessitava una spiegazione, arrivata, la vedo al bancone, parlando con Ray, e mi avvicino:
-Ei, eccomi- dico salutando tutti e due
-A eccola, Ray ci servi al tavolo di sempre grazie- dice Ania e ci sediamo -Allora, mi spieghi cosa sta succedendo? – domanda subito senza giri di parole
Le racconto tutto -Ecco perché non ho ancora detto nulla a Lexa, volevo risolverla da sola, ma mi è sfuggito tutto dalle mani- dico
-Perché, è successo qualche altra cosa? – mi domanda
-Stamattina le è arrivato un messaggio, e ora non sono tranquilla- dico e le faccio vedere il messaggio
-Qualcuno sa- dice subito
-Si- dico abbassando lo sguardo
-Finn non era da solo, forse lui voleva vendicarsi di te, ma stava lavorando con qualcuno che voleva vendicarsi di Lexa, altrimenti non si spiega- dice Ania, pensando
-Non ci avevo pensato- guardo Ania che guardava nel vuoto -Succede qualcosa? – domando
-Clarke, devi parlare con Lexa al più presto, e al ballo non so se sia troppo tardi- dice
-Sai qualcosa che io non so? – domando
-Ho paura che la persona su cui Lexa sta indagando, stia un passo avanti a lei e si sia alleata con Finn, per Lexa il tradimento e la mancanza di fiducia erano le cose che più odiava, e se sa da qualcun altro sta cosa, e non da te, non ti perdonerà mai, e lei si chiuderà in se stessa- dice -Cerca di parlarle prima che possa farlo chiunque ci sia dietro questo messaggio, altrimenti, non so come andrà a finire- dice Ania
Mentre stiamo parlando mi chiama Lexa, guardo Ania e mi dice di rispondere:
-Ei amore, è successo qualcosa? – domando
-Nono, ho bisogno solo di sapere una cosa- dice, sembra distaccata, fredda
-Certo dimmi- le dico, guardando Ania con aria stranita
-Ma per caso, hai sentito o visto Finn in questi giorni? – domanda, io sbianco
-Eh? Di cosa stai parlando- dico facendo la finta tonta
-Una ragazza che stava con me in punizione, mi ha detto che aveva visto te Raven e Octavia al parco con Finn l'altro giorno- disse
-Nono, era un passante che ci aveva chiesto spiegazioni- dico continuando a mentirle, con Ania che voleva che le dicessi ora la verità
-A okay, volevo parlarne prima con te, ora devo staccare che la prof mi sta chiamando, ti amo- dice
-Ti amo anche io- dico e stacco
-Dovevi dirglielo ora- dice Ania
-Non ce l'ho fatta, non voglio perderla, la amo troppo, può sembrare strano, puoi dire, ma è solo un amore adolescenziale, ma non è solo questo, lei è l'amore della mia vita e non voglio perderla- dico abbassando lo sguardo

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