POV CLARKE
Stavamo facendo tardi a scuola, oggi si entrava 2 ore più tardi perché c'era l'assemblea degli insegnanti, e io e Lexa siamo riuscite a fare tardi pure oggi, in auto nessuna delle due parlava, io mi sentivo tremendamente in colpa, le stavo mentendo, e ora avevo messo in questa situazione anche Ania, spero solo che mi dia il tempo, perché voglio essere io colei che te lo dice, dopo il ballo d'inverno che c'è tra 4 giorni, voglio raccontarti tutto, non voglio rovinare il ballo né a te né a me, mentre sto guardando fuori dal finestrino, mi chiami:
-Amore, tutto bene? – domandi tu
-Si, è successo qualcosa? – ti domando, ero immersa nel mio mondo
-Ti sta suonando il telefono da 5 minuti, sicura di stare bene? – dici tu, vedo la tua faccia, e anche se stai guardando avanti ti noto preoccupata
-Amore, si, tutto bene, tranquilla, ora vedo chi era, ero solo persa nei miei pensieri- ti dico e tu diciamo che ti tranquillizzi
Prendo il telefono e c'erano 4 chiamate perse da Raven e 3 da Octavia, e poi c'era un messaggio:
Messaggio
-Principessa, non vedo l'ora di vederti, l'altro giorno la tua amica Raven mi ha fatto arrabbiare, per quel suo comportamento, accadranno delle cose, ci vediamo presto, molto prima di quanto tu possa immaginarti
Bye Principessa
Al leggere il messaggio mi irrigidisco, mi scivola il telefono da mano, tu lo noti subito, ti fermi e mi abbracci, ma ovviamente la tua domanda è inevitabile:
-Clarke, parlami, che succede- mi guardi negli occhi, con la speranza di sentire qualcosa dalla mia bocca, ma io non sono pronta e ti rispondo male
-Non ho niente Lexa, basta, me lo stai chiedendo da stamattina, e per questo abbiamo fatto anche tardi a scuola, basta- me ne pento subito, ma non faccio in tempo a scusarmi che tu metti in moto e arriviamo subito a scuola
-Ecco, siamo arrivate, tra 5 min suona la campanella, ti ho fatta arrivare in anticipo, ciao- scendi e te ne vai
-Lexa aspetta- ma tu sei già andata via
Di nuovo per colpa di Finn avevo rovinato le cose con te, devo rimediare, da lontano vedo le ragazze, ma Ania non la vedo:
-Ei, ragazze e Ania? – domando subito io
-Doveva parlare con Lexa, stamattina l'ha chiamata, penso ci sia stata una svolta nel caso e Lexa ieri era distrutta- dice Raven
-Si, ieri è stata da me tutto i pomeriggio aspettandomi, non mi ha detto cosa è successo, non riusciva a parlarne, e se oggi voleva dirmelo, non lo farà, abbiamo litigato- dico
-Perché? – domanda Octavia
-Per questo- gli faccio leggere il messaggio
-Ma guarda questo grandissimo figlio di puttana- urla Octavia
Io e Raven la guardiamo stupita
-La mia prole sta crescendo- dice Raven smorzando gli animi del momento, ridiamo tutte e tre
-E perché avete litigato? A visto il messaggio? – domanda Raven
-No, le ho risposto male, dicendole in poche parole di farsi gli affari suoi per la seconda volta- dico abbassando la testa
-Beh, Clarke, anche tu però, perché- dice Octavia
-Non lo so, mi è venuto di dirle quello in quel momento, e me ne sono subito pentita, ma non le ho chiesto nemmeno scusa, e quando stavo per farlo, non me ne ha data l'opportunità- dico
-Non è una giustificazione Clarke, anzi lei ha fatto benissimo, le hai mancato di rispetto per la seconda volta, non se lo merita- dice Octavia
-Sottoscrivo tutto ciò che ha detto lei- dice Raven
-Ragazze credetemi che lo so, ma ora non so come rimediare- dico mentre ci incamminiamo verso l'aula
-Inizia da un semplice scusa, e poi vedi come si evolve la cosa- dice Octavia -Con Lincoln così facciamo, quando litighiamo, ci chiediamo scusa e parliamo di come non far succedere più una simile discussione- continua, entriamo in classe e non c'è traccia di Lexa
-E Lexa? - Domando io
-Starà ancora con Ania- dice Raven
-Per saltare lezione, significa che è davvero importante- dice Octavia
-Ho rovinato tutto- dico, ci sediamo ed entra la professoressa; chissà cosa starai dicendo ad Ania e se mi perdonerai per la discussione di stamattina.POV LEXA
Esco dall'auto infuriata, non ti voglio ascoltare, sento che mi stai chiamando, ma non mi volto, mi dirigo subito a cercare Ania, avevo bisogno di sfogarmi e mi serviva Ania. Appena la trovo vado subito da lei:
-E la tua dolce metà? – domando
-È andata da Clarke, tu non sei venuta con lei? – domanda
-Si ma abbiamo litigato, senti, ora non ne voglio parlare, so che mi avresti chiesto come mai, ma non ne voglio parlare, mi puoi accompagnare da una pare? – le chiedo
-Vuoi saltare la scuola? – domandi, trascurando la discussione con Clarke e io te ne sono grata
-Si, ho bisogno di sfogarmi- le dico
-Okay, andiamo allora, mi guidi tu? – domandi
-Sisi ho scoperto un posto, andiamo lì- ti dico e ci dirigiamo verso il posto
Arrivate, tu fai una faccia stupita, avevo trovato questo locale abbandonato, e lo avevo abbellito un po' portando la mia roba della palestra qui, tra cui sacchi da box, pesi, tapirulan e ciclet:
-Ma come hai trovato questo posto-
-La sera che ho litigato con Clarke, stavo camminando e ho trovato questo posto, ci ho visto un'opportunità, ho portato tutte le mie cose qui, così quando ho bisogno di sfogarmi, vengo qui e mi sfogo- dico io
-Uau Lexa è bellissimo, bene menomale che mi hai fatto comprare da bere e da mangiare, perché mi sa che se devi sfogarti ci metteremo del tempo- ridi tu
-Si, siediti, ci sono i puff e un tavolino, siediti, io inizio a sfogarmi e nel frattempo di racconto cosa ha scoperto Echo- dico, e così le raccontai tutto, le raccontai di Luna e dell'idea che si era fatta Echo
-Uau, Luna in Messico, Costia 26 anni, ma che cavolo, Lexa, ci stiamo addentrando in qualcosa che è più grande di noi, se le teorie di Echo sono vere, è pericoloso, molto pericoloso, e io non voglio vederti morire, e sicuramente anche Lincoln sarebbe d'accordo con me- dice Ania guardandomi dritta negli occhi
-Nel mio zaino ci sono i fascicoli di Costia, ancora non li ho aperti, ma Ania, se tutto ciò che ha detto Echo sia vero, non posso fermarmi, ora più che mai voglio andare fino in fondo, scoprire del perché Costia mi ha mentito, scoprire se è viva e se c'entra con la morte dei miei genitori, Ania, se è così, io sono la colpevole della morte dei miei genitori, io sono colpevole di aver lasciato Lincoln senza genitori, andrò fino in fondo e mi vendicherò se sarà necessario, e la mia prima pedina sarà Luna, ho bisogno di sapere cosa sa, perché quel bonifico, ho bisogno di risposte, ma so che non posso andare ora in Messico, ma ho già un piano, sai ieri, tante ore da sola a casa di Clarke mi sono servite per pensare- le dico
-E a cosa hai pensato sentiamo- mi incentiva a continuare
-Mi farò dare un lavoro da Ray al Favorito, e poi in estate andrò a lavorare in un suo locale in Messico per 3 mesi, e lì attuerò il piano, ho bisogno di Luna, perché le ho detto cose brutte e oltre ad essere una pedina della mia vendetta, voglio chiarire con lei, perché se davvero Costia mi ha mentito, Luna non ha mai incendiato quello zaino- finisco
-E questo sarebbe la prima fase del tuo piano, Lexa, ma sei impazzita, questo è più grande di te, non puoi andare da sola in Messico, ti farai ammazzare, e poi non devi farlo perché ti senti in colpa per Lincoln, lui di certo non ti incolperebbe se sapesse tutta la storia, devi parlarne con lui- mi dice
-No, e nemmeno tu lo farai, voglio esserne prima sicura, non voglio mettere Lincoln in tutto questo, come non voglio mettere te, tu e il sacco da box siete il mio sfogo- dico, togliendomi i guantoni e sedendomi accanto a lei
-Non ti lascio fare tutto questo da sola- dice lei
-E io non ti lascio entrare in tutto ciò, non permetterò che tu o Lincoln vi facciate male- le dico
-E con Clarke come farai? – domanda e subito mi viene a mente la nostra litigata
-Clarke, la amo, ma mi sta facendo impazzire, stamattina abbiamo litigato, mi ha detto di farmi i fatti miei, ed è già la seconda volta che me lo dice, non so cosa le stia succedendo, non mi parla- dico mettendomi le mani nei capelli
-Dalle tempo, ti racconterà quando si sentirà di raccontarti, qualora ci sia qualcosa che deve raccontarti, ma la mia domanda era un'altra, come farai con lei, mio padre sicuramente saprà del tuo legame con Clarke, e se lavora con Costia, sempre se è ancora viva, anche lei lo saprà- dice
-Io non rinuncerò alla felicità per paura, la difenderò, a costo della mia vita, non la perderò, come tu non devi perdere Raven e Lincoln Octavia, non voglio avere paura, e se solo provano a toccarle un solo capello, faranno meglio a correre via perché conosceranno la vera Lexa- dico, e squilla il telefono di Ania
-E' Raven, sicuro si stanno domandando dove siamo- dice
-Rispondi, di loro che stiamo andando al Favorito, e se vogliono ci raggiungono lì, io non ho intenzione di parlare con Clarke ora, di a Raven di dirglielo- dico e mi asciugo, metto un po' a posto e ci avviamo verso il Favorito. Arrivate, le ragazze ancora non erano arrivate, così dico ad Ania di prendere posto e io vado a parlare con Ray:
-Ei Ray, come stai? – domando
-Tutto bene Lexa, un po' incasinato, ma bene- risponde lui
-Mi fa piacere, ho bisogno di chiederti un favore amico- gli dico
-Tutto quello che vuoi, sai che ti devo tanto- dice lui
-Ho bisogno di un lavoro, e pensavo...- non mi fa finire di parlare
-Sei assunta, non devi dirmi nulla, ho anche bisogno di una mano, inizi lunedì okay? – dice lui
-Grazi Ray, ti voglio un mondo di bene, mi stai aiutando tantissimo- gli dico e facciamo la nostra stretta di mano, quando mi giro, noto che erano arrivate le ragazze e Lincoln, Clarke mi guardava e io guardavo lei, mi avvicino a loro:
-Ei- saluto tutti, vado ad abbracciare il mio fratellone
-Siamo così affettuosi oggi, che succede- mi chiede, io e Ania ci scambiamo sguardi
-Nulla, non ti vedo da ieri, e mi sei mancato, non ti ci abituare- faccio il gesto di spettinargli i capelli, ma non ce li ha e tutti ridiamo
-Ordiniamo? – domanda Lincoln
-Amore hai sempre fame, assurdo, comunque si, andiamo io e te da Ray ad ordinare, tanto io so cosa ordinano Raven e Clarke, e penso che tu sappia cosa ordinano tua sorella e tua cugina- dice Octavia guardandolo con una faccia strana
-Forza fratellone, vediamo se sai i miei gusti- dico io ammiccando un sorriso
-Si Lincoln, vediamo se ci conosci- lo prende in giro Ania
-Sfida accettata- dice Lincoln e i due si allontanano e vanno da Ray
Mi siedo accanto a te, nessuna delle due parla, fino a che sento la tua mano stringere la mia, ti guardo:
-Ciao- dico
-Ei- rispondi, ci perdiamo nei nostri sguardi per interminabili minuti, fino a che tu non interrompi il silenzio
-So che forse non vorrai sentirlo, e che forse sia poco, ma mi dispiace per stamattina, me la sono presa di nuovo con te, e non è giusto, capisco se tu non mi vu..- non ti faccio finire di parlare che ti bacio
-E questo? -domandi tu
-Se continui a parlare te ne do un altro- ti dico
-A okay, allora continuerò a parlare all'infinito e mol...- ti bacio di nuovo
-Mi piace sta- ti ribacio
-Okay, basta ho capito- ti ribacio per la quarta volta
-Ei voi due, prendetevi una camera, basta sbaciucchiamenti in pubblico, abbiate rispetto cavolo- dice Raven
-Scusa Raven, è che non ho visto la mia ragazza per tutta la mattinata, ne avevo bisogno- ridiamo tutte
Dopo pranzo, ci salutiamo, noto che tu e Ania parlate di qualcosa, ma non so cosa, ritornate da noi e ci salutiamo, tu ed io andiamo a fare una camminata
-Contenta? – domando
-Si, se non facevamo pace molto probabilmente no- dici stringendomi la mano
-Vale lo stesso per me, ti amo e non voglio più discutere con te, quindi quando mi vorrai dire qualcosa, io sono qui, sappilo- ti dico e tu stringi ancor di più la presa
-Ti amo Lexa Woods- dici
-E io ti amo Clarke Griffin- dico e ti do l'ennesimo bacio
-Senti, per il ballo d'inverno, devi trovare un vestito simile agli smoking, perché metterò un vestito rosso- mi avvisi tu
-Doveva piacerti per forza il ballo d'inverno, uffa, okay, cercherò di essere il più elegante possibile, ma solo perché ti amo- dico
-Anche io- ci baciamo vicino al fiume
Un ballo che doveva essere il più bello della nostra vita, stava per diventare l'incubo peggiore... .
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IL MIO POSTO FAVORITO
Fiksi PenggemarClake 17 anni, una ragazza bionda, occhi azzurri, fidanzata con Finn, ama la sua famiglia ma anche le sue amiche Raven e Ocatvia darebbe la vita per loro Lexa 17 anni, una ragazza mora con occhi verdi, ha da poco perso i genitori, ha un rapporto com...