Capitolo 13

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POV LEXA
Io e Ania stavamo aspettando Lincoln da ormai 20 minuti, quando finalmente bussarono alla porta:
-Alla buon'ora, se ti dico subito, è subito non dopo 20 minuti- subito lo rimprovero
-Ei calma Lexa, stavo con Octavia al mare, appena ho ricevuto il tuo messaggio siamo partiti, poi lei ha ricevuto un messaggio da Clarke e l'ho accompagnata da Clarke, perciò ho fatto tardi. Che succede? – domanda dopo aver dato una spiegazione del suo ritardo
-Lexa deve dirci e mostrarci delle cose- dice Ania sedendosi sul divano
-Okay, mostra- dice Lincoln
-Tutto questo è difficile per me, però devo dirvelo, soprattutto dopo quest'episodio- dico
-Che episodio? - domanda Lincoln (giustamente lui non sa nulla)
-Hanno seguito Lexa e Clarke ieri sera e le hanno fatto delle foto, ora vai avanti- dice Ania impaziente
-Dopo oggi, anzi dopo ieri, io non posso mettere in pericolo ne Clarke, ne Raven e ne Octavia, perché purtroppo tutti e tre siamo in pericolo ed inevitabilmente anche chi sta con noi- faccio una pausa per bere era tutto così difficile, anche vederli lì cercando di capire -da quando sono morti i nostri genitori e Costia, non ho creduto nemmeno per un minuto ad un incidente, ho indagato, indagato affondo, con l'aiuto di una mia amica che lavora all'FBI, in tutti questi mesi abbiamo scoperto delle cose, che però non potevo mostrarvi perché priva di prove, ma stamattina questa mia amica mi ha portato delle prove che mi hanno spianato la strada per dirvi tutto, non so come dirvi questo, ma dietro l'omicidio di Costia e dei nostri genitori c'è zio Titus, pare abbia fatto un bonifico di 500.000£, 10 min prima dell'incidente, e ci sono delle chat incriminanti, ora, non si sa chi sia la persona dei 500.000£, ma purtroppo c'entra zio, per questo non volevo nulla da parte sua, per questo non lo voglio nemmeno vedere- dico tutto con estrema difficoltà, una volta finito guardo entrambi, Ania aveva le lacrime agli occhi e continuava a scuotere la testa, mentre Lincoln, guardava perso nel vuoto con i pugni serrati -c'è anche un'altra cosa, il corpo di Costia non è mai stato trovato- dopo aver detto questo sia lo sguardo di Ania che quello di Lincoln pieno di rabbia, si incrociarono con il mio. Ania corse ad abbracciarmi, mentre Lincoln era rimasto inerme, sguardo su di me, ma impassibile:
-Lexa perché hai affrontato tutto da sola? Perché non renderci partecipi sin dall'inizio? – domanda Ania
-Era pur sempre tuo padre su cui stavo indagando, avevo bisogno di più prove per parlartene, parlarvene- dico poggiando lo sguardo su Lincoln
-E perché a me non hai detto nulla? Sono tuo fratello cazzo, erano i miei genitori, avevo il diritto di sapere. Hai fatto si che trattassi quella merda, come se ci avesse
salvato, me lo hai fatto abbracciare, chiedere consigli, hai fatto si che lo trattassi come un padre sapendo quello che aveva fatto ai nostri genitori, PERCHE' LEXA PERCHE'- urla Lincoln
-Lincoln calmo- dice Ania cercando di calmare Lincoln
-Mi hai deluso Lexa, mi hai deluso- dice questo e se ne va via sbattendo la porta.
Sapevo di aver sbagliato, lo sapevo, dovevo parlarne con Lincoln e Ania, ne avevano tutto il diritto, ho deluso mio fratello, quando gli avevo promesso che nulla ci avrebbe separato, ora proprio per colui che ci ha rovinato la vita, rischiamo di separarci...

POV CLARKE
Arrivate a casa, mando un messaggio ad Octavia per farla venire, fortunatamente mia madre era via per 2 settimane per un convegno così avevo la casa tutta per me, quindi avevo invitato Raven e Octavia a dormire da me. Appena arriva Octavia, la mettiamo subito al corrente di tutto:
-Mamma mia, meno male che non vi siete baciate allora, altrimenti stavi in guai seri con Finn- rompe il ghiaccio O
-Si menomale, anche se avevo voglia di baciarla devo essere sincera- dico subito
-Beh se l'avessi fatto, io ora ti applaudirei- dice Raven
-Ma sentila, parla colei che mi ha messo in questa situazione, quando punto 1 va via prima dalla festa e punto 2 va via dalla festa con Ania, A-N-I-A- dico ad alta voce
-Infatti, mi sembrava di non vederti ieri alla festa, non sapevo fossi andata via con Ania, cosa è successo?- domanda Octavia
-Beh quello che succede sempre, solo che forse stamattina ho rovinato tutto- dice
-Come sempre, quando mai tu non rovini qualcosa- dice Octavia prendendola in giro
-Che hai combinato?- domando
-Beh, allora, stavamo a letto, vestite, preciso, non è successo nulla- la interrompe O
-Uuuuuu, cosa ho appena sentito, Raven Reyes che dorme con un'altra persona senza fare nulla, mi è nuova- la prende in giro e io rido
-Se non la smettete non racconto- dice
-Nono, su forza racconta- dice subito Octavia
-Allora stavo dicendo, stavamo a letto, e all'improvviso mi arrivano dei messaggi, fatto sta che il mio telefono stava vicino a quello di Ania, e Ania pensando fosse suo lo ha preso e ha letto i messaggi, ovviamente erano messaggi di altre persone che, dai sapete, comunque fatto sta che mi ha dato il cellulare e non ne abbiamo minimamente parlato, poi abbiamo fatto colazione e poi sono venuta qua- dice tutto d'un fiato
-Ci sta che non ne abbia parlato, non state insieme, tra voi non è successo minimamente nulla, quindi ci sta- dico
-Si, ma non era nemmeno arrabbiata- dice
-Ci sta, sempre per lo stesso motivo- replico
-Strano, anche perché da Lexa, non mi ha detto nulla, anzi parlava del film che ieri abbiamo visto- continua Raven con la sua paranoia, ma mentre Octavia stava per rispondere, le squilla il telefono:
-Si sono io. È il mio ragazzo. Arrivo subito- finisce la telefonata, la faccia di Octavia era spaventosa
-Lincoln ha fatto un incidente- dice all'improvviso
-O mio dio, come sta? – domandiamo subito io e Raven
-Bene si è solo rotto un braccio, ora sta in ospedale, devo andare lì, devo avvisare Lexa ed Ania, devo, devo- dice Octavia sotto schock
-Ei, ei O, stai tranquilla, Lincoln sta bene, si è solo rotto un braccio, ora andiamo lì, e lo vedrai, io e Raven chiamiamo ad Ania e Lexa, tu tranquilla- le dico questo e sembra tranquillizzarsi, prendiamo le borse e ci dirigiamo all'ospedale, durante il cammino chiamo Lexa:
-Ei ciao, devo dirti una cosa- dico subito
-Dimmi- risponde
-Stiamo andando in ospedale, tuo fratello Lincoln ha fatto un incidente, nulla di grave per fortuna, ma si è rotto il braccio, ti aspettiamo lì anche ad Ania- le dico subito, sento la sua respirazione farsi troppo agitata -Ei Lexa, tranquilla, sta bene, ha solo un braccio rotto, se vieni in ospedale vedrai- la respirazione sembra calmarsi
-O-okay ci vediamo lì- risponde e stacca
Devo ammettere che ero rimasta un po' titubante dopo la telefonata, Lexa decisamente non stava bene, spero solo che quando vedrà Lincoln stia meglio.
Arrivate in ospedale...

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