DUE SETTIMANE DOPO
ERANO PASSATE DUE SETTIMANE DA QUEL FATIDICO FACCIA A FACCIA, NESSUNA DELLE DUE SI ERA PIU' PARLATA DOPO QUELLA CONVERSAZIONE, NON SI SALUTAVANO, NON SI DIRIGEVANO LA PAROLA SE NON PER DEI LAVORI DI SCIENZE CHE IL PROF JACKSON LE AVEVA MESSE INSIEME. LEXA IN QUELLE DUE SETTIMANE SI ERA AVVICINATA MOLTO AD ECHO (OVVIAMENTE PER LA LORO FASE 2) MA QUESTO CLARKE NON LO SAPEVA E QUINDI UN PO' LE DAVA FASTIDIO, MA LEI D'ALTRO CANTO AVEVA FATTO UNA SCELTA, PER TUTTE E DUE LE SETTIMANE ERA STATA APPICCICATA A FINN, ERANO USCITI QUASI TUTTE LE SERE, E A SCUOLA STAVANO SEMPRE ASSIEME, E QUESTO A LEXA DAVA UN BOTTO FASTIDIO, MA DOVEVA ABITUARSI, ALLA FINE AVEVA CAPITO CHE SUO ZIO IN UNA SOLA COSA AVEVA AVUTO RAGIONE 'L'AMORE E' DEBOLEZZA', LEXA DOPO AVER PERSO COSTIA, AVEVA RIAPERTO IL SUO CUORE PER QUALCUNO CHE PERO' GLIELO AVEVA DISTRUTTO IN MEN CHE NON SI DICA. IN TUTTO QUESTO ANIA E LINCOLN ERANO UN PO' PREOCCUPATI PER LEXA, COSI' COME RAVEN E OCTAVIA (CLARKE A LORO NON AVEVA DETTO PIU' NULLA, AVEVA SOLO ACCENNATO DELLE COSE PER POI CHIEDERE ALLE DUE DI NON PARLARE PIU' DI QUESTO ARGOMENTO), E FU COSI' CHE I RAGAZZI PER FAR CHIARIRE LE DUE SI INVENTARONO UN PIANO, CON L'AIUTO DI UN LORO CONOSCENTE, MA IL PIANO SEMBRAVA NON AVER FUNZIONATO...
ERA DI SERA E LEXA ULTIMAMENTE USCIVA PARECCHIO E SI UBRIACAVA MOLTO, ENTRO' NELL'ENNESSIMO BAR CHE ERA IL BAR FAVORITO, LUOGO DI RITROVO DEI RAGAZZI, ENTRO' TUTTA UBRIACA SENZA NOTARE LA PRESENZA DI CLARKEPOV CLARKE
-Ray se vuoi ti aiuto a sistemare, sei solo ed è tardi- gli propongo
-Tranquilla, so che sta arrivando una mia amica, molto ubriaca e... - viene interrotto dall'entrata molto ma molto silenziosa di LEXA
-Lexa che ci fai qui, e per di più ubriaca, io e Ania ti avevamo detto di smettere- la rimprovera Ray ma invano
-Ray, non posso, io non ce la faccio, stanno sempre insieme, anche a scuola- inizia a dire Lexa in modo triste, non so se sia per l'alcool, ma mi fa tenerezza e mi si stringe il cuore vederla così
-Lexa smettila, non siamo soli- le dice Ray
-Chi c'è?- domanda Lexa
-Sono io Lexa- le rispondo e vedo Lexa irrigidirsi, all'improvviso si alza e punta il dito verso di me
-Non dovevi farmi questo, a me piaci, piaci da morire, mi stavo innamorando, anzi sono innamorata di te- sputa tutto d'un fiato e cade a terra, l'afferro al volo
-Ray ci penso io, se mi dici dove abita, l'accompagno io fino a casa, tu tranquillo- rassicuro Ray incerto se darmi questa responsabilità. Una volta arrivate a casa di Lexa, la faccio stendere sul divano, le misi un panno bagnato sulla fronte, mi stavo alzando per fare un bel caffè caldo, ma lei mi prese per un braccio e mi bloccò:
-Non andare via- dice guardandomi fissa negli occhi
-Non me ne vado tranquilla- cerco di rassicurarla
-Rimani finché non mi addormento- continua
-Si tranquilla, tu dormi- continuo a rassicurarla
-Posso dirti una cosa?- domanda insicura
-Certo- le rispondo
-Ti ho già detto che voglio che rimani?- dice con degli occhioni super dolci
-Si, me lo hai appena detto- le rispondo con una risata
-Sono molto, ma molto ubriaca- risponde
-Si, stai molto male- continuiamo a ridere
-Voglio che rimani, rimani?- mi domanda ancora
-Un po' poi devo andare a casa mia, anche se domani è sabato e non c'è scuola- le rispondo in tono molto tranquillo
-Vuoi sapere perché mi sono ubriacata?- mi domanda, a quella domanda rimango di stucco, ma la curiosità prese il sopravvento
-Se vuoi raccontarmelo, certo- le rispondo
-Beh, ho visto una persona a cui tengo tanto, baciarsi col fidanzato, mi sono arrabbiata e sono andata a bere e a provarci con tutte le ragazze che c'erano- mi dice
-Aii orribile- rispondo cercando di calmare la tensione
-E vuoi sapere perché ho cercato amore nelle persone che non mi interessano e l'unica che mi interessa non l'ho cercata?- mi chiede
-Non so se voglio saperlo, sei ubriaca- le rispondo
-Ma io voglio dirtelo- continua -C'è qualcosa di male in quello che stiamo facendo?- mi domanda
-No, no, non c'è nulla di male- rispondo
-Ti voglio dare una spiegazione, anche se sono ubriaca, molto ubriaca, sono molto lucida, per rendermi conto che non ho nulla da offrire.- io la guardavo -ti ricordi di quella conversazione che abbiamo avuto giorni dopo la discussione in bagno?- mi domandaFLASBACK
POV LEXA
Stavo con Clarke in città per comprare delle cose per il progetto di scienze, da dopo la discussione non ci siamo più parlate, ma purtroppo la scuola era scuola e quindi dovevamo lavorare, solo che ci mancavano delle cose e andammo a comprarle. Di ritorno a casa però nel bel mezzo della strada la macchina si fermò e non partì più, chiamai il carroattrezzi, ma non poteva venire prima di domani, i cellulari non prendevano, e così dovemmo passare la notte in macchina:
-Piove Lexa- mi dice Clarke
-Nel bagagliaio ho trovato questa coperta, tieni, copriti- le dissi
-Grazie, la dividiamo, comunque che bell'avventura- mi disse cercando di rompere il ghiaccio
-Non riesco a credere che tu pensi questo e che addirittura pensi che sia la cosa
migliore che ci potesse succedere- le dissi scherzando
-Ovvio, siamo ferme nel bel mezzo della strada, piove, manca il bacio ahaha- dice ''scherzando''
-Non sono una scema, lo sembro, lo sono sembrata in questi giorni, ma non lo sono. Mi rendo conto di tutto- le dico
-Guarda che per la faccenda del bacio scherzavo- subito cerca di sfuggire alla conversazione
-Tranquilla, in realtà lo dico in generale- le dico
-Cosa significherebbe 'in generale'?- mi domanda
-'In generale' significa 'in generale', non ho bisogno di tutto ciò, la macchina ferma in mezzo alla strada, la pioggia e l'aria romantica, per aver voglia di baciarti- le dico
-Vai diretta come sempre- mi dice
-Si, perché sei bella, molto bella, tra di noi c'è qualcosa, mi rendo conto, me ne sono sempre resa conto, ma in questo momento nessuna delle due è pronta, io ORA non sono pronta' le dico
-Non devi darmi spiegazioni, siamo compagne di classe, ''amiche'' , niente di più- mi risponde distogliendo lo sguardo
-Non dire questo- le dico
-Perché no?- mi domanda stranita
-Perché io amica tua non posso esserlo, non posso essere amica di una persona così bella, così pura, non posso, avrei voluto conoscerti prima, ci sarebbero stati meno problemi, ma ora, ora la mia vita è un disastro, e un po' anche la tua- le dissi
-Non devi darmi spiegazioni- mi dice
-Invece si, perché forse ho sbagliato quel giorno nel bagno, a chiederti tutte quelle cose, infondo ci conoscevamo solo da pochi giorni, e tu eri fidanzata, sei fidanzata- le dico abbassando lo sguardo
-Si però non mi sento a mio agio, preferisco finire sto discorso- mi dice
-Io avevo bisogno, ho bisogno di dirtelo- mi interrompe
-Io ho voglia di baciarti, forse anche da quando ti ho vista, ma non posso, sto da quasi un anno con Finn, gli voglio bene, non voglio farlo soffrire- mi dice
-Non hai bisogno di giustificarti con me o spiegarmi le cose- le dico
-Invece si, perchè sono stata una stupida, ti ho trattata male, però continuo a sostenerlo- mi dice
-Non ti fermerò- le dico
-Avevo finito in realtà- mi dice
-Io non ho più nulla da dire- le dico
-E' una follia che il carroattrezzi non sia potuto venire- cerca di stemperare il clima
-Sembra che eravamo destinate a passare insieme questa notte- le rispondo
Suona il cellulare di Clarke, era Finn:
-Non gli rispondi?- le domando
-No, è tardi, preferisco riposare, tanto domani lo vedrò' mi risponde
-Non hai mai pensato che tra voi potesse non funzionare?- le domandai senza freni
-Si, ma purché succeda passeranno anni luce- mi rispose
-Anni luce? Non ti sembra troppo?- le domandai
-Sinceramente non so cosa succederà, stia o no con Finn, so che se anche io mi lasciassi con Finn, la persona con la quale starò saprà che Finn farà sempre parte della mia vita- mi rispose
Dopo questa lunga conversazione decidemmo di addormentarci.
Erano le 08:00 di mattina e il carroattrezzi aveva chiamato per avvisarci che tra una trentina di minuti sarebbe arrivato:
-Che bello no?- mi domanda Clarke all'improvviso
-Cosa?- le rispondo senza sapere il soggetto
-Il futuro- mi dice
-Il futuro ti sembra bello?- le domando senza capire
-Si, io quando guardo al futuro, vedo un futuro bello. Tu cosa vedi?- mi domanda
-Vedo un futuro molto diverso dal tuo, vedo un futuro nero, perché nulla può essere peggiore di ciò che mi sta accadendo- le rispondo, lei mi guarda, ma prima che potesse parlarmi sentimmo il carroattrezzi arrivare:
-Ecco è arrivato- mi dice
-Andiamo- le dico
FINE FLASBACKPOV CLARKE
-Si mi ricordo- le dico
-In una di quelle conversazioni, mi dicesti che tu vedevi un futuro bello quando guardavi avanti, mentre io ti dissi che lo vedevo nero per tutto ciò che mi stava succedendo, però sai una cosa, non ho avuto il coraggio di dirtelo, ma anche io vedo un futuro molto bello, quando ti guardo negli occhi vedo un bellissimo futuro, anche quando li chiudo, quando ti penso mi immagino questo bellissimo futuro, e per questo un giorno te lo spiegherò, perché spero che un giorno spero che sia tu, colei che mi da la mano e mi faccia riposare, che mi faccia stare bene, e per questo se ciò che deve succedere succederà, voglio che sia speciale, perché TU SEI SPECIALE, per ME, PER ME TU SEI SPECIALE...- mi dice tutto d'un fiato per poi addormentarsi, le misi la coperta addosso, avevo gli occhi pieni di lacrime, non potevo credere a ciò che mi aveva detto, l'unica cosa che in quel momento mi veniva da fare fu baciarla e lo feci, prima di andare via, la baciai....
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FanficClake 17 anni, una ragazza bionda, occhi azzurri, fidanzata con Finn, ama la sua famiglia ma anche le sue amiche Raven e Ocatvia darebbe la vita per loro Lexa 17 anni, una ragazza mora con occhi verdi, ha da poco perso i genitori, ha un rapporto com...