Capitolo XVII

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Nei giorni seguenti io e mia madre, passammò buona parte del tempo insieme, a parlare.

Mi raccontó delle sue avventure, di quando ero piccolo e di mio padre.

Kristal se ne stava sempre in disparte da quando mia madre era venuta a casa nostra ma la cose che mi insospettivano erano che anche quando eravamo soli non parlava quasi mai e passava tutto il tempo sul tetto di casa, stavo iniziando a preoccuparmi così una sera

mentre era sdraiata sul divano mi misi accanto a lei e le dissi:

-Kristal c'è qualche problema? ti comporti in modo strano.

Lei bevvè un sorso dalla tazza di latte che teneva in mano e rispose:

-Luke non preoccuparti sto bene.

Io la guardai pensieroso poi le sussurrai:

-Kristal a me puoi dirlo, cosa c'è che ti turba?

-Kristal-

Mi alzai di scatto e urlai:

-Luke sto bene!! smettila di rompere ogni volta e lasciami in pace!Non ho bisogno di aiuto anzi non ho bisogno di te!!

Luke mi guardò con tristezza, abbassò la testa e disse a bassa voce:

-Scusa..

Dopodiché lasciò il salotto.

Mi sentivo malissimo, non volevo dirgli quelle parole che neanche pensavo.

-Luke-

Mi misi a letto, abbracciai Buddy e una lacrima mi scivolò sulla guancia, quelle parole mi avevano ferito, facevano male, erano state dette dalla persona che amavo più della mia stessa vita..

Facevano tremendamente male..

Stavo per piangere quando ad un tratto sentii bussare alla porta e viddì Kristal che entrò timidamente nella mia stanza e mi disse a bassa voce:

-Luke..Mi dispiace tanto, non volevo dirti quelle cose....
Perdonami ti prego..

Anche se mi aveva ferito, non importava, era sincera, le dispiaceva veramente così

sorrisi, la guardai con dolcezza, l'abbracciai e infine le sussurrai:

-Stà tranquilla, non fa niente, la cosa importante è che tu adesso sia qui tra le mie braccia..

Lei mi diede un bacio e disse:

-Luke scusa....In questi giorni volevo stare un pó da sola.

Io le risposi:

-Non preoccuparti ti capisco e mi dispiace per prima, volevo solo farti sentire meglio....
Kristal..
Sei la mia vita e quando ti vedo triste mi si spezza il cuore..

Lei mi accarezzò il viso e disse:

-Aw.. Che dolce che sei..

Poi mi abbracciò di nuovo e mi sussurrò:

Ti amo Luke.

Io le accarezzai la testa e le risposi:

-Anch'io ti amo tesoro.

In quel momento il mio cuore iniziò a battere come non aveva mai fatto prima d'ora e

Kristal avendo la testa poggiata sul mio petto quando sentì il battito del mio cuore, mi guardò con dolcezza e mi diede un bacio che sembrò durare all'infinito, però dopo qualche secondo divenne triste, abbassò lo sguardo e disse:

-Luke..Da quando tua madre è venuta a casa, penso tutto il tempo alla mia famiglia, non faccio altro che dormandarmi perché mia madre mi picchiava, perché mio padre tornava sempre a casa ubriaco fradicio..

Una lacrima gli scivolò sulla guancia e dopo qualche secondo singhiozzando aggiunse:

Perché ho dovuto passare l'infanzia da sola a piangere e a tremare di paura Perché
Perché..Mi basterebe solo saperlo..

Dopo aver detto quelle parole scoppiò a piangere, poggiò di nuovo la testa sul mio petto e mi abbracciò cercando conforto..

Le accarezzai dolcemente il viso e cercai di farla sentire meglio ma non sapevo cosa dire così la strinsi forte a me, la coccolai a lungo e dopo qualche ora caddì nel sonno.

Era mattina presto e quando mi svegliai notai che Kristal non c 'era immediatamente iniziai a cercarla dappertutto quando ad un tratto notai che il suo zaino non era sulla sedia così preso dal panico scesi al piano di sotto per dire a mia madre se l'avesse vista e lei mi rispose:

-Luke, non preoccuparti, Kristal è andata in città, mi ha detto di dirti che è andata a trovare la sua famiglia....

Anche un killer è capace di amare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora