Anche un killer è capace di amare?

capitolo VII

Kristal mi guardò con i suoi occhioni infinitamente tristi e rispose singhiozzando:

-Qualche settimana fà stavo cenando con la mia famiglia quando Amy, la mia sorellina, fece cadere per sbaglio un bicchiere che era sul tavolo, mia madre impazzì, velocemente la prese per collo e la picchiò con tutta la forza che aveva, provai a fermarla ma lei mi diede un pugno in faccia e caddì a terra dopodiché continuò a picchiare Amy fino a ucciderla, io mi coprii gli occhi con le mani e scoppiai a piangere, ero terrorizzata ma dopo qualche secondo la mia paura e il mio dolore si trasformarono in rabbia, presi in fretta e furia un coltello dal tavolo, accoltellai violentemente mia madre e quando mi resi conto di quello che avevo fatto scappai.-

-Adesso non ho più un posto dove passare la notte, non ho soldi e mi sento incredibilmente sola.-

io le accarezzai una guancia e le sussurrai:

-Non preoccuparti, adesso ci sono io.

lei sorrise debolmente e mi abbracciò ancora più forte di prima.

Passarono una manciata di minuti poi le dissi:

-Ti senti meglio?

lei rispose:

-Si molto, grazie di cuore.

Subito dopo aggiunse:

-Luke, hai già fatto molto per me e quindi mi imbarazza un pò chiedertelo ma potrei passare la notte a casa tua? non sò dove andare e ho tanta paura.

io sorrisi e le risposi:

- Ma certo che puoi, basta che mi indichi la strada per la stazione.. ehm.. mi sono perso.

Lei rise, afferrò la mia mano e mi condusse fino alla stazione.

Una volta arrivati, fermammo una macchina che passava li vicino, uccidemmo brutalmente il guidatore della vettura, salimmo e mi misi al volante.

Nel viaggio verso casa io e Kristal ridevamo di gusto ogni volta che per errore urtavo un albero, una macchina o investivo dei pedoni. Non mi ero mai divertito cosi tanto in vita mia..eppure..ogni sera che tornavo a casa succedeva lo stesso

ma quella notte d'estate fù diversa dalle altre...quella notte avevo una persona accanto che mi voleva bene.