Capitolo XII

450 25 0
                                    

Iniziammo a correre più forte che potemmò ma dopo qualche minuto ci fermammo; non ce la facevamo più, ci trovavamo in un vicolo e i poliziotti stavano per raggiungerci cosí prima che ci videro presi Kristal e la spinsi dietro a dei cassonetti e le dissi accarezzandogli la guancia:

-Kristal te resta qui e non farti vedere, io provo ad affrontarli, non mi importa se ho solo un coltello come arma ce la farò.-

Lei annuí con la testa ed io corsí velocemente versò i poliziotti, li uccisi uno ad uno schivando per miracolo tutte le pallottole tranne una che mi colpí, urlai di dolore il bracciò mi sanguinava da morire, Kristal sentendomi urlare corse immediatamente verso di mè e cerco di tamponarmi la ferita quando ad un tratto dietro di lei scorsi un ombra che la colpí sulla testa e infine viddí tutto nero.

..............................

Mi svegliai e mi guardai attorno, ero nella mia stanza, mi alzai immediatamente e cercai Kristal come al solito ma non la trovai, sulla sedia della camera non c'era neanche il suo zaino ad un tratto mi bloccai, mi misi le mani davanti a gli occhi, tante lacrime iniziarono a bagnarmi il viso e pensai...

Era solo un sogno, solo una finsione, mi sono immaginato tutto com' è possibile! eppure era cosí reale...
I suoi abbracci, la sua voce, il profumo dei suoi capelli...il..il suo sorriso...

Disperatamente mi riempii di graffi il viso e le braccia, riaprii le ferite che mi ero inflitto in passato, abbracciai Buddy e piansi più forte di prima dopodichè con un gesto disperato iniziai a cercarla dappertutto e anche se ero convinto che era solo un sogno, dentro di mè sentivo che non era cosí.

Arrivò la sera e di Kristal ancora nessuna traccia, mi rassegnai e tornai a casa.

Una volta arrivato, andai in cucina e mi preparai la cena, come al solito più tardi mi sdraiai sul divano per guardare la tv ma non riuscii ad accenderla che scoppiai a piangere.

Erano le 22:36 iniziai a sentire dei rumori provenire dalla cucina, strinsi il coltello e andai a controllare ma non c 'era nessuno cosí decisi di tornare in salotto e quando arrivai mi si gelò il sangue nelle vene, c'era un ragazzo seduto sul divano che mi dava le spalle, io lentamente mi avvicinai e lui mi disse:

-Ciao Luke, tu come stai? Perchè la tua cara fidanzatina non la trovo in ottima forma....ahahah-

Mi bloccai e pensai..allora era tutto vero non era stato un sogno ma dalle parole di quel tizio iniziai a desiderare che lo fosse..

Senza voltarsi poggiò delle foto sul tavolo, io le diedi un occhiata...vorrei non averlo mai fatto...

C'era Kristal ricoperta di lividi, di sangue e di graffi, aveva il viso pieno di lacrime e si trovava in una stanza buia illuminata solo da una candela.

Immediatamente lo presi per il collo e gli urlai:

-Brutto figlio di puttana!! adesso te la vedi con me stronzo!! non uscirai vivo da quì!!

Lui rise e mi rispose con tono calmo:

-Fai pure uccidimi ma pensaci bene... se io muoio come farai a sapere dove si trova la tua adorata fidanzatina...non vorrai perdere l'unica persona che ha mai amato un mosto come te...

Lentamente lo lasciai, iniziai a piangere e lo supplicai di dirmi dove si trovava Kristal, lui rise più forte e disse:

-Ma guardati, ti credi tanto forte quando invece sei solo un ragazzino.. E adesso che ci penso è carino il tuo orsacchiotto-

Prese Buddy dal divano poi continuò:

-Sarebbe un peccato se gli sucedesse qualcosa no?-

Dalla tasca prese un accendino e iniziò a bruciarlo.

Io iniziai a urlare e lo supplicai di smetterla,

Lui continuò a ridere poi divenne serio, ripose l'accendino e mi sussurrò in un'orecchio:

-Luke...ti conviene fare quello che ti dico altrimenti torturerò Kristal e poi la lascerò lì a morire.

Io annuii con la testa e tra le lacrime gli dissi:

-Va bene farò quello che mi dici ma come mai vuoi vendicarti che cosa ti ho fatto di male non so neanche chi sei!!

Lui mi afferrò per il collo si tolse la maschera che aveva sul volto e mi disse:

-Guardami bene Luke, non ti ricordi di me, ne abbiamo passate tante insieme... l'ultima volta che ci vedemmo fù in quella cantina quando torturai i nostri genitori e mi diedi fuoco....appena lasciasti la stanza io spensì il fuoco che mi stava divorando e giurai che un giorno te l'avrei fatta pagare...ed eccomi quì....sai..caro fratellino..invece di ridere...avresti dovuto assicurarti che fossi morto.

Anche un killer è capace di amare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora