Capitolo XIX

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-Luke-

Kristal sorrise poi tossì di nuovo, io le misi altre coperte sopra poi le diedi un bacio sulla fronte, mi sedetti sulla scrivania e iniziai a giocherellare con il mio coltello, non avevo tanto sonno e non uccidevo almeno da quattro giorni però non potevo andarmene e lasciare Kristal da sola a casa.

Non ha solo la febbre,

il suo cuore è a pezzi, non posso lasciarla da sola.
E se avesse bisogno di coccole e carezze?

Io voglio essere lì al suo fianco a confortarla.

Passai qualche minuto a pensare poi la mia pazzia prese il sopravvento..

Volevo vedere il sangue,

sentire il suo sapore,

il suo odore..

Iniziai a tagliarmi violentemente sulle braccia e sulle gambe, il mio sangue usciva copiosamente ed io provavo un piacere intenso...

Una sensazione unica e indescrivibile...

Mi era mancato da morire...

Continuai a tagliarmi e ogni volta che vedevo quel bellissimo liquido rossastro ridevo di gusto con una risata maniacale.

Ok la mia psiche era andata definitivamente a puttane, continuavo a volerne altro...

sempre di più...

sempre di più, infine non resistetti alla tentazione e corsi via.

La mattina dopo mi risvegliai nel mio letto, ero coperto completamente di sangue e Kristal dormiva beatamente fra le mie braccia.

È ancora più bella mentre dorme.

La guardai per un pò sorridendo poi decisi di andare a farmi una doccia per lavare via tutto quel sangue.

Più tardi, mi vestii e misi a lavare la felpa e i jeans che indossavo la sera prima.

Tornai in camera e viddì Kristal seduta sul letto che si pettinava i capelli, corsi immediatamente verso di lei e la riempii di baci,

Kristal ridacchiò, dopo divenne seria e mi guardò intensamente con i suoi occhioni color ghiaccio,

io mi persi subito nel suo sguardo e dopo qualche secondo lei mi diede uno schiaffetto sul naso e iniziò a correre ridendo.

Anch'io iniziai a ridere e la inseguii per tutta la casa.

Arrivammo in salotto, io inciampai su un tavolino e caddì addosso a Kristal facendola cadere a sua volta, smettemmo di ridere per un secondo,

dopo un pò ci guardammò e nuovamente scoppiammo a ridere poi Kristal chiuse gli occhi e mi diede un lungo bacio sulle labbra.

Ad un tratto entrò mia madre e ci guardò, non sò cosa avrà pensato che stessimo facendo però imbarazzata se ne andò, subito noi due ci alzammò dal pavimento e Kristal tossì di nuovo, mi ero scordato che stesse male così la presi in braccio, la feci sdraiare sul divano e andai a prenderle lo sciroppo per la tosse.

Quando rientrai nel salotto, lei stava guardando il telegiornale dove si parlava di un pazzo che la notte scorsa aveva ucciso una trentina di persone.

Io scoppiai a ridere, Kristal si voltò verso di me, e rise anche lei dopodiché io spensi la TV, mi sedetti accanto a lei e le feci prendere lo sciroppo.

Ad un tratto lei poggiò la testa sulla mia spalla e mi disse:

-Luke, sta notte voglio venire con te...
Ti prego, sono giorni che non uccido, mi manca così tanto farlo..

L'abbracciai e le sussurrai in un'orecchio:

-Se questa notte, stai meglio, vieni con me ok?

Lei sorrise e fece di si con la testa, io le diedi un bacio sulla fronte poi lei si accoccolò tra le mie braccia.

Passò una mezz'oretta dopodiché mia madre entrò di nuovo in salotto e disse:

-Ehm..Scusate se vi disturbo ma...Luke, volevo dirti che oggi me ne vado, mi dispiace tantissimo, vorrei restare ma devo riprendere la mia vita di sempre, mi capisci vero..

Io mi alzai dal divano, mi avvicinai a lei, la guardai tristemente e le risposi:

-, ti capisco mamma, però promettimi che mi verrai a trovare spesso ok?

Lei mi diede un bacio sulla fronte, mi scompigliò i capelli e disse:

-Ma certo Luke non preoccuparti.

Dopo aver detto quelle parole, prese la sua borsa dal tavolo, si avvicinò a Kristal e le sussurrò qualcosa all'orecchio, lei annui tristemente poi mia madre corse verso di me, mi abbracciò e mi disse:

-Ciao Luke, ci rivredremo presto, te lo prometto.

Dopo aver detto quelle parole, mi salutò di nuovo e infine uscì di casa.

Appena la porta si chiuse dietro le sue spalle, mille lacrime iniziarono a rigarmi le guance, non le credevo...Lo sentivo perfino dentro l'anima che non l'avrei più rivista...

Anche un killer è capace di amare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora