Capitolo VIII

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Arrivammo in una strada, scendemmo dall'auto, ci incamminammo in un sentiero nel bosco e dopo una quindicina di minuti eravamo arrivati a casa mia.

-Kristal-

Entrai nella piccola abitazione di legno e subito Luke mi fece visitare tutte le stanze tranne una che era chiusa a chiave...

Salimmo al secondo piano e mi accompagnò in una camera. Aveva un armadio, un letto e un comodino; mi fece sdraiare sul materasso, mi rimboccò le coperte, mi diede un bacio sulla fronte e infine uscì dalla camera dicendomi:

-Buonanotte-

-Luke-

Dopo aver dato la buonanotte a Kristal andai in camera mia e visto che non avevo sonno mi misi a leggere un libro. Dopo qualche minuto sentii piangere nella stanza accanto, subito mi alzai dalla sedia e andai a controllare. Viddi kristal accovacciata sul letto..aveva il viso pieno di lacrime; corsi subito da lei e cercai di confortarla quando ad un tratto mi disse:

- Non ce la faccio a dormire, appena chiudo gli occhi, ripenso a quando Amy e io, giocavamo a nascondino nel parco dopo la scuola.. Luke..la mia sorellina era l'unica amica che avevo..riesci a capire cosa vuol dire perdere l'unica persona che ti vuole bene?-

Ripensai a quando uccisi mia zia, mi scivolò una lacrima sulla guancia e dopo qualche secondo risposi:

- Ti capisco benissimo-

iniziai a piangere, appoggiai la testa sulla sua spalla e dopo qualche minuto caddì nel sonno.

-Kristal-

Nonostante stessi piangendo in quel momento, riuscii a sorridere quando mi accorsi che Luke si era addormentato, lo feci sdraiare sul letto facendo attenzione a non svegliarlo e gli misi un paio di coperte addosso, lo guardai per qualche secondo poi pensai:

-Tutti credono che sia un mostro.. solo un killer psicopatico senza cuore ma se lo si guarda negli occhi si capisce che i veri mostri siamo noi...-

Mi misi a letto e abbracciai Luke dolcemente, vicino a lui, mi sentivo al sicuro...

Proprio così mi sentivo al sicuro.. mi sentivo al sicuro accanto a lo stesso killer che quella notte, aveva tentato di uccidermi e che poche ore fà mi sembrava un mostro mentre adesso
lo vedevo come un ragazzo carino, timido, dolce e bisognoso d'affetto.

Gli accarezzai il viso sorridendo e lentamente mi addormentai.

-Luke-

Mi svegliai e aprii gli occhi, ero in camera di Kristal; lei mi stava abbracciando e a pochi centimetri dal mio volto c'era il suo, arrossii e il mio cuore iniziò a battere forte, non sapevo cosa mi stava succedendo era la prima volta che mi sentivo così, provai a non farci caso e andai in cucina.

Dopo qualche minuto Kristal entrò sbadigliando e appena mi viddè mi disse timidamente:

-ciao Luke-

ricambiai il saluto e le dissi immediatamente:

-Oggi ti senti meglio?-

lei rispose sorridendo:

-si, molto..grazie per tutto quello che hai fatto per me, se un giorno ti servirà una mano, sarò felice di aiutarti.-

subito dopo, prese il suo zaino, mi diede un bacio sulla guancia e si diresse verso la porta.

Ad un tratto sentii di nuovo quella strana sensazione, solo che ora era più forte, senza neanche pensare raggiunsi Kristal la presi per un braccio e le dissi tra le lacrime:

-ti prego resta qui..io..io..ho bisogno di te.

Lei si girò verso di me e mi guardò sorpresa, arrossii, abbassai la testa e cercai di nascondermi sotto il cappuccio della felpa pregando che non avessi detto quella frase ad alta voce...ma l'avevo fatto...

Anche un killer è capace di amare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora