Capitolo XVIII

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-Kristal-

Posai il mazzo di fiori che avevo in mano sulla tomba di Amy mentre mille lacrime mi bagnavano il viso e mille ricordi mi scorrevano nella mente.

L'unica cosa che avrei voluto in quel momento era rivedere il sorriso della mia sorellina, sentire la sua voce, abbracciarla e confortarla quando mamma..

Non riuscii a finire la frase che mi accasciai sul pavimento, scoppiai a piangere e mi riempii di tagli i polsi e le braccia, in quel momento ero disperata volevo solo farmi del male....

È tutta colpa mia se Amy è morta... Invece di piangere e urlare avrei potuto salvarla da quel mostro di mia madre... Invece... l'ho fatta uccidere!!

Passarono una manciata di minuti e  le mie braccia erano ormai coperte di sangue, mentre il mio cuore devastato dal dolore, aprii lo zaino per prendere dei fazzoletti quando notai la rosa insanguinata ormai appassita, che mi regalò Luke all'incirca un'anno fa.

La presi delicatamente tra le dita, l'osservai attentamente e ripensai a lui...

Avrei voluto tanto che fosse accanto a me in quel momento...

-Luke-

Cercai tutto il giorno Kristal ma niente, avevo tremendamente paura e non facevo altro che chiedermi:

"E se le fosse successo qualcosa? Se la polizia l'avesse trovata? E se qualcuno le avesse fatto del male??"

Erano le 23:56, pioveva da ore ed ero bagnato fradicio ma non mi importava volevo solo rivedere Kristal.

La cercai per qualche ora ma ancora niente, così disperato e sfinito decisi di tornare a casa.

Entrai nella casetta di legno e appena mia madre mi vidde non fece altro che farmi delle domande, io non le risposi neanche, mi diressi in camera mia e chiusi la porta a chiave.

Erano le 2:19, ero seduto sulla sedia della mia stanza e l'unica cosa che avevo voglia di fare era guardare la pioggia fuori dalla finestra.

Kristal mi mancava da morire, in quel momento avrei voluto abbracciarla, riempirla di baci e di carezze.

Più tempo passava e più pensavo a lei così disperato mi buttai sul letto e cercai di addormentarmi quando ad un tratto sentii bussare, di corsa mi precipitai all'ingresso, aprii la porta e la viddì, era in pessimo stato:

Tremava come una foglia, il suo viso era ricoperto di lacrime e sangue come la sua felpa.

Era diventata notevolmente pallida e i suoi vestiti erano completamente bagnati.

Immediatamente l'abbracciai e le dissi accarezzandogli i capelli:

-Kristal..Mi hai fatto preoccupare da morire..
Ti prego non fare più una cosa del genere..

Lei non rispose, mi strinse solo più forte a se e continuò a piangere.

-Kristal-

Strinsi Luke più forte che potetti, avevo bisogno di tanto affetto in quel momento, il mio cuore era a pezzi e volevo solo restare tra le sue braccia però dopo qualche secondo lui mi prese per mano, mi portò in camera, mi fece sedere sul letto e con dei panni incominciò ad asciugarmi.

Passò qualche minuto e quando iniziai a tossire, Luke mi sentì la fronte e disse preoccupato:

-Kristal oh mio Dio quanto scotti!

Dopodiché iniziò a togliermi la felpa per asciugarmi, io cercai di fermarlo, non volevo che vedesse tutti i miei tagli ma alla fine mi ritrovai solo con la mia t-shirt bianca addosso,

lui appena viddè le mie braccia scoppiò a piangere, io abbassai la testa ma prima che potessi dire qualcosa Luke mi mise un dito sulla bocca, prese una valigetta dal cassetto del comodino e mi disinfettò le ferite mentre in alcune mise dei punti.

Quando ebbe finito, mi sfilò i jeans e la t-shirt e continuò ad asciugarmi, io arrossii violentemente:

Ero rimasta solo in intimo.

Lui inizialmente mi guardò con aria interrogativa poi capì, arrossì come me e mi disse balbettando:

-Scusa, scusa, scusa..Io..Io non mi ero reso conto..Volevo solo..Ehm.. I vestiti bagnati.

Io risi trovavo la situazione sia imbarazzante che divertente e dopo qualche secondo anche Luke iniziò a ridacchiare, mi riempì di baci e mi mise dei vestiti asciutti dopodiché mi fece straiare sul letto, mi rimboccò le coperte e infine mi diede un'aspirina.

Dopo qualche secondo si sedette sul letto e

mi accarezzò dolcemente la fronte, io sorrisi, quando avevo bisogno di qualsiasi cosa, lui c'era sempre per me.

Lui appena mi vidde sorridere, mi sussurrò:

-Ti prego non smettere mai più di sorridere, mi dai la forza di continuare a vivere in questo mondo crudele e orribile.

Io lo guardai con tristezza, avrei voluto sorridere sempre, ma il dolore mi stava logorando e mi mancava da morire la mia famiglia.

Lui come se mi avesse letto nella mente mi disse:

-Kristal..Sò benissimo quanto faccia male perdere la propria famiglia..Però..Anche se tua madre e la tua sorellina non ci sono più....Non essere triste, ci sono io e ci sarò sempre per te lo sai..
Adesso sono io l'unica famiglia di cui hai bisogno..
Una famiglia che ti ama e continuerà ad amarti per sempre..

Anche un killer è capace di amare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora