Capitolo X

483 25 3
                                    

-Kristal-

Appena sentii quelle parole rimasi stupita, il mio cuore iniziò a battere forte, arrossii e mi coprii il viso con il cappuccio della felpa cercando di nascondermi dallo sguardo intenso di Luke.

Lui rise,di sicuro trovava buffo il fatto che adesso ero io quella "timida"

-Luke-

Risi, trovavo divertente e carina la situazione che si era creata, mi sembrava di guardare in uno specchio...

delicatamente le sollevai il viso, la guardai negli occhi, gli misi le mani intorno ai fianchi e avvicinai il suo corpo al mio, lei mi guardò timidamente, poi sorrise.. non avevo mai visto qualcuno rivolgermi un sorriso così....nessuno me ne aveva mai rivolto uno...

guardai un ultima volta il suo viso poi chiusi gli occhi e la baciai dolcemente sulle labbra..

Quando li riaprii, lei mi abbracciò forte ed io le accarezzai delicatamente i capelli lasciandomi cullare dal loro profumo ...rimanemmo abbracciati a lungo finché le dissi con tristezza:

-Kristal...oggi ti ho dato la cosa più importante e fragile che possiedo, il mio cuore, ti prego non spezzarlo, non ce la farei mai a sopportarlo..

Lei mi baciò, mi accarezzò dolcemente i tagli che avevo sotto gli occhi e mi abbracciò di nuovo.

-Kristal-

Quella sera , io e Luke passammò tutto il tempo insieme ognuno fra le braccia dell'altro finché non prendemmo un autobus per tornare a casa.

-Luke-

Appena arrivai a casa,preparai velocemente qualcosa da mangiare,dopo aver cenato mi lavai i denti e mi misi subito a letto ad un tratto sentii bussare, mi alzai, aprii la porta e viddi Kristal,

lei arrossì e mi disse:

-Luke.. scusa tanto se ti ho svegliato ti volevo chiedere se...beh potevo dormire insieme a te, mi sento al sicuro fra le tue braccia..

-Kristal-

Lui sorrise, accese la luce e mi fece entrare in camera;

tutte le pareti della stanza erano nere come il pavimento e piene di graffi, c'era una scrivania con sopra dei fogli strappati,dei coltelli e un armadio pieno di abiti neri ma la cosa che catturò la mia attenzione fù un orsacchiotto di pezza rovinato pieno di sangue a cui mancavano gli occhi.

-Luke-

Mi coricai e iniziai ad accarezzare Buddy il mio orsacchiotto, Kristal si sdraiò dietro di me, mi diede un bacio sul collo e mi guardò incuriosita,io mi voltai verso di lei e le dissi:

- Questo è Buddy, l'unico amico che avevo fin da piccolo me lo regalò la nonna tanti anni fà; quando i bulli mi picchiavano e i miei compagni di classe mi prendevano in giro, andavo dietro la scuola a piangere e lo abbracciavo..lui c'era sempre quando ero triste e anche ora quando piango mi fa compagnia.-

Kristal mi guardò con tenerezza e con la manica della sua felpa mi asciugò le lacrime che mi bagnavano il viso

io la guardai tristemente e le dissi:

-lo trovi patetico vero?

lei mi diede un bacio sulla fronte e mi rispose:

-Stai scherzando, la trovo una cosa davvero dolce-

detto questo mi abbracciò ancora più forte di prima e alla fine mi addormentai.

Anche un killer è capace di amare?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora