Fille du Roi - Intervista

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Fille du Roi di crilu98


Intervista a cura di the_dreamers_27

Eccoci con una nuova intervista! Ringrazio tantissimo la simpatica autrice per la disponibilità.


Come è nata in te la passione per la scrittura?

È stata l'evoluzione naturale della passione per la lettura. I primi tentativi erano libri rilegati a mano dalla me cinquenne, poi sono passata ai racconti (battuti sul vecchio pc di mio padre) e infine durante l'adolescenza sono approdata su efp prima e su Wattpad poi e ho iniziato a scrivere "sul serio", costruendo storie più lunghe ed elaborate.


Come è stata concepita l'idea per la trama della tua storia?

Fille du Roi è nata su un'app che si chiama Quora — è una via di mezzo tra un social e un'enciclopedia, in cui si possono fare domande su vari argomenti. Un giorno nel mio feed è capitata la risposta di questa signora canadese che ricercando il suo albero genealogico aveva scoperto di essere la discendente di una Fille du Roi, ovvero di una delle donne che erano emigrate dalla Francia nel XVII secolo grazie al Re Sole... La questione era interessante e avrei voluto scriverci sopra una storia, ma non sapevo esattamente cosa volessi raccontare. Poi ho iniziato il corso di immunologia all'università, che si è aperto con una lezione sul vaiolo, e così è nata Marion, con la sua malattia e le sue cicatrici. È stata lei l'inizio di tutto.


Come descriveresti in tre parole la tua storia?

Mmm, solo tre parole??? Fantastica da scrivere.

Non perché sia semplice, al contrario, è complicatissimo scriverla — ricreare le ambientazioni del Canada coloniale non è facile e i temi sono più tosti di quelli con cui mi diletto di solito. Però è la storia che personalmente mi ha dato più soddisfazioni durante la stesura e i cui personaggi sono cresciuti fino a diventare delle persone reali per me... Fra un po' inizieranno a scriversi da soli ahahah


Da dove nascono i tuoi personaggi?

Dunque, di Marion ho già parlato. L'idea era quella di portare sulla scena una protagonista che, in un mondo in cui le donne vengono valutate in base al loro valore come mogli e madri, parte svantaggiata perché è sfigurata e povera.

Serge è nato anche lui dalla sua malattia, ma la differenza è innanzitutto come essa viene percepita dalla società: è un uomo depresso in un ambiente che non permette agli uomini di essere deboli. E poi, al contrario di Marion che affronta il futuro di petto, Serge si ostina a vivere nel passato.

Loro due sono le facce di una stessa medaglia.

Tutti gli altri personaggi in realtà mi sono stati suggeriti dall'ambientazione, che è davvero ricca di spunti per chi come me ama l'America coloniale!


Ogni autore mette una parte di sé nei suoi racconti. Qual è l'aspetto della tua storia o il personaggio che più ti rappresenta?

In media, Serge è quello che mi rispecchia maggiormente: più lo scrivevo e più mi rendevo conto che gli stavo affibbiando tutta la mia frustrazione, le mie paure e la mia voglia di mollare ogni cosa.

Solo che poi io, per fortuna, sono più resiliente — un po' come Marion, che guarda ciò che ha davanti (che sia un viaggio senza ritorno per una terra selvaggia o aiutare un bambino) e, per quanto la cosa la spaventi, si rimbocca le maniche e fa del suo meglio.


Cosa ci dobbiamo aspettare in futuro dal tuo racconto?

Al momento è in stesura la seconda parte, che esplora il secondo tema (in ordine di difficoltà e apparizione 😝) dopo la malattia: è molto incentrata sul rapporto genitori-figli e sulle difficoltà a cui può andare incontro una famiglia all'apparenza così mal assortita.

Poi si vedrà, non voglio fare spoiler ma questa parte si concluderà ancora peggio della prima (chiedo scusa in anticipo ai miei lettori 😂)


Cosa ti spinge a cercare nuovi pareri riguardanti la tua opera?

Da un lato c'è il desiderio di scriverla al meglio delle mie possibilità (e quindi di limarla nei punti in cui ciò non accade); dall'altro, come dicevo prima, è bella da scrivere ma complicatissima e un parere esterno mi aiuta a capire se sto procedendo nella direzione giusta, se è passato il messaggio che volevo, ecc.


Ti ritieni soddisfatto/a della recensione ottenuta? In cosa ti è stata utile?

Soddisfatta è un eufemismo! 😍 sono stati utilissimi i consigli che andeloncurse mi ha lasciato in linea, così che quando in questi giorni andrò a fare una prima revisione della prima parte li ritroverò più facilmente. E ha messo anche a tacere le mie ansie da prestazione quindi, davvero, non potevo chiedere di più 😝


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