prologo

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"Non tutte le brave persone sono innocenti"

~*~

Eve

La prima volta che ho incontro il famoso Draco Malfoy, mi fece piangere.

Ho aspettato che se ne fosse andato da tempo, ovviamente, ma ho pianto.

Era l'estate del mio primo quinto anno di scuola ed ero a Diagon Alley due giorni prima del giorno, a prendere tutte le provviste di cui avevo bisogno.
Questo sarebbe stato il mio primo anno ad Hogwarts; Avevo frequentato Beauxbatons per tutta la vita, ma ora che Tu-Sai-Chi era tornato, mia zia decise che mi sarei mimetizzata meglio in un'altra scuola. Ho provato a dirle di no, ho cercato di convincerla a lasciarmi stare a Beauxbatons, con scarsi risultati. E per quanto odiassi ammetterlo, aveva ragione. Hogwarts era stata la mia occasione migliore per restare nascosta da Tu-Sai-Chi.

Guardando indietro, vedo quanto fossi ingenua.

Stava andando tutto bene; mia zia mi aveva appena lasciata a Tome and Scrolls per prendere i miei libri, ed era andata a cercarmi il calderone della misura giusta al Potage's Cauldron Shop.

La libreria era affollata di studenti, che cercavano tutti di fare riferimento all'ultimo minuto. Tenevo la lista saldamente in mano, determinata a non lasciarla andare. Forzandomi verso il retro, ho iniziato la lunga ricerca del primo libro nell'elenco degli elementi richiesti.

Mi ci è voluta una mezz'ora per farlo, ma alla fine ero abbastanza sicura di aver detto tutto ciò di cui avevo bisogno. Stavo aspettando in fila, le braccia piene di spesse copertine rigide, quando è successo.

Qualcuno mi ha sbattuto addosso da dietro, forte.

I libri caddero dalle mie braccia al pavimento, atterrando goffamente in una pila con alcuni aperti, le loro pagine accartocciate l'una contro l'altra. Il mio carattere ha avuto la meglio su di me, ho dimenticato i libri e mi sono voltata con rabbia per vedere chi fosse.

Ed eccolo lì, in fila dietro di me... Draco Malfoy.

L'ho riconosciuto dai giornali, ricordando tutti gli articoli che avevo letto sulla sua famiglia che era irragionevolmente ricca e incondizionatamente devota a Tu-Sai-Chi. Ed eccolo lì, con i suoi capelli biondo candeggina, l'abito scuro, la pelle incredibilmente pallida e gli occhi azzurri freddi ... mi fissava con un sorrisetto fastidioso.

"Che diavolo stai guardando?" disse, un tono duro nella sua voce che onestamente mi fece venire i brividi lungo la schiena. Aveva due amici dietro di sé, anche più grandi di lui, ma non li ho riconosciuti.

Normalmente se accadesse qualcosa del genere, tenevo la testa bassa, raccoglievo i libri e tenevo la bocca chiusa. Ma era stata una giornata lunga, ero stanca di cercare le provviste ed ero incredibilmente nervosa per il primo settembre. Quindi, invece di tacere, ho scattato "Guarda dove stai andando".

"Mi scusi?"

Aveva fatto un passo avanti e io stavo facendo di tutto per non indietreggiare. I suoi amici dietro di lui ora ridevano, ridevano di me. Draco mi sorrise e mi chiese: "Chi diavolo sei?"

"Sono — sono Eve Hawkings," risposi, la mia voce diventava sempre più piccola e tremante di secondo in secondo. Dentro, mi stavo maledicendo per non essermi voltata quando ne avevo la possibilità. "Chi-"

"Penso che tu sappia chi sono," mi interruppe freddamente, e potevo sentire le mie guance bruciare mentre i due ragazzi ridevano più forte. "Voltati, prendi i tuoi dannati libri e fatti gli affari tuoi."

Ho sentito la familiare puntura di lacrime dietro i miei occhi, ma mi sono rifiutata di lasciarle cadere. Bruciando di imbarazzo e odiandomi completamente, mi voltai senza dire una parola e allungai la mano per prendere i libri. Quando mi sono chinata davanti a loro, li ho sentiti ridere e fare rumori di vomito.

Raddrizzandomi il più velocemente possibile, ho cercato di ignorarli. Mi sono ripetuta più e più volte di bloccarlo e di non arrabbiarmi, ma soprattutto, di non piangere davanti a loro.

La fila si muoveva a un ritmo lento impossibile, e per tutto il tempo potevo ancora sentire Malfoy ed i suoi amici parlare. Quando ho pagato gli stupidi libri e mi sono diretta verso la porta, i miei occhi cominciavano a lacrimare. Non sapevo se loro tre mi guardassero di nuovo mentre li superavo di corsa, ma non sembrava avere importanza.

Sono esplosa dalla libreria affollata e nell'aria fresca della sera, respirando affannosamente e le lacrime iniziarono a sgorgare. Sono inciampata nel vicolo più vicino con la visione sfocata, avendo bisogno di essere fuori dalla vista prima che potessi davvero lasciarmi piangere.

Era buio nel vicolo e le lacrime scivolavano lungo il mio viso mentre scivolavo lungo il muro di mattoni, sedendomi con la schiena contro di esso ed i libri accanto a me. Nascosi il viso tra le braccia e piansi più silenziosamente che potevo.

Tutti quelli coinvolti con Tu-Sai-Chi erano una brutta notizia, anche i miei genitori morti. Ecco perché mia zia stava cercando così duramente di tenermi nascosta dai Mangiamorte, così non avrei mai dovuto diventare uno di loro.

Mi sono detta di dimenticarmi dello stupido ragazzo biondo che mi ha fatto cadere i libri. Non avrei mai più rivisto lui o i suoi amici, quindi sapevo che quello che era successo in quel momento non aveva importanza. Sarei andata a Hogwarts tra due giorni, e per allora mi sarei completamente dimenticata di Draco Malfoy.

Come ho detto prima, ero ingenua.

*~

ciao ragazzi: cercherò di tradurre un capitolo al giorno, massimo due. Spero vi piaccia la storia scritta da marissa-lynn  e non dimenticate di votare, ve ne sarei tanto grata :)

Little Bird~TraduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora