Mi sveglio con un sussulto.
Mi sono addormentata mentre leggevo il libro.Almeno ho dormito un poco.
L'incubo mi ha torturato tutto il tempo,sempre con la stessa scena.Il ragazzo che dice il mio nome.
Ma perché dice il mio nome?
La testa tra un poco va a fuoco.Mentre mi alzo sento il campanello.
Ma chi sarà?Tutti ora sono a scuola.
Mi alzo e vado verso la porta,rimango spiazzata appena vedo chi c'è fuori alla porta.
"Jordan"esclamo,molto stupita.
"Ehm...Ciao."mi sorride,ma noto che è preoccupato.
"Cosa ci fai qui?"
"Non sei venuta a scuola,e le tue amiche non mi hanno voluto dire perché non eri venuta quindi sono venuto io."mi sorride un po' impacciato.
"Sto bene.E solo che questa mattina non mi sentivo molto bene quindi non sono venuta."
"Pensavo che te la fossi presa per quello che ti ho detto ieri prima che te ne andassi"
Come un flashback mi torna in mente la scena dove lui si abbassa verso il mio orecchio e mi sussurra che non mi devo irrigidire al suo tocco.
"No,non me la sono presa.Non ti preoccupare.Ti va di entrare?"
"Si,certo."
Mi scosto e lo invito ad entrare.Vado in cucina preparo due tazze di cioccolata calda e gliene porto una.
"Grazie"
"Prego"mi siedo sul divano e sorseggio la cioccolata.
"Cosa avete fatto oggi a lezione?".
"Niente di che,il solito.Però si è sentita la tua mancanza."
"Perché?"
"Perché non c'era nessuno che cercava di cadere ogni tanto"dice,sorridendomi.
"Sono solo un po' imbranata"dico,dandogli una leggera gomitata nello stomaco.
Scoppia in una risata e io gli metto il broncio.Lui lo nota e mi inizia a fare il solletico.
"No ti prego,basta."dico con le lacrime agli occhi dal ridere.
"Okay"smette di farmi il solletico ma non la finisce di ridere.
Gli faccio una smorfia e lui mi mette il broncio.
"Hai da fare il ventisei?"domando guardandolo negli occhi.
"No,perché?"
"È il mio compleanno e festeggerò in una casa vicino al mare.Ti va di venire?"
"Si certo.A che ora?"
"Alle nove.Io,Samantha,Catarina,Braian e Derek ci fermeremo a dormire li.Ti va di rimanere anche tu?"cerco di non mostrarmi troppo felice,ma è un tentativo invano.
"Si certo.Come mai rimarrete li a dormire?"chiede sorridendomi.
"È la casa dei miei genitori,ci andiamo un estate,e gli chiederò di darmela per tre giorni.Poi perché saremo tutti ubriachi quindi non torneremo a casa."rispondo,spero solo che non mi domandi niente sulla casa.
"Okay"risponde sorridendomi.
Perché ogni volta che sorride mi sembra che le gambe cedano?
Perché ha questo effetto su di me?
Me lo devo levare dalla testa,porterà solo guai.
Rimaniamo in silenzio mentre finiamo la cioccolata,ma non è un silenzio imbarazzante è un silenzio piacevole.
Suona il campanello e io mi alzo ad aprire.Non so chi potrà essere,le altre sono ancora a scuola.
Apro la porta e rimango basita appena vedo chi c'è fuori al porta.
"Mamma,papà.Che ci fate qui?"domando molto incuriosita dalla loro visita.
"Ciao.Siamo passati per vedere come stavi e perché volevano parlarti di..."mamma si sporge e nota che c'è un ragazzo seduto nel mio salotto.
"Forse passiamo un altro giorno..."dice papà.
"Non si preoccupi Mr High,stavo per andarmene."dice Jordan alzandosi.
Un po' mi dispiace,sto così bene in sua compagnia.
"Ci vediamo domani a scuola Avalon."dice mentre si avvicina alla porta.
"Arrivederci signori High."dice uscendo.
"Entrate."dico a mamma e papà.Loro entrano e si siedono sul divano.
"Allora come ti trovi qui?"chiede la mamma.
"Benissimo.Catarina e Samantha sono delle compagne fantastiche e qui mi concentro meglio."dico.
"A scuola?"domanda papà.
Me lo aspettavo.A papà sono sempre importati i miei voti e ho dovuto lottare molto per fare musica e letteratura.
"Va bene,anzi benissimo.La mia prof di letteratura ha detto che qui vicino c'è un college che mi offre di studiare letteratura e musica appena finito il liceo.Che ne dite?"
"Dico che la musica non ti darà lavoro."dice papà.
"Voglio rischiare e se andrà male avrò la letteratura come seconda strada.Credi in me per una volta."dico.
"La musica non ti porterà da nessuna parte.Io credo in te,nella musica no."
"Io invece ci credo,ma non potete capire."dico,arrabbiandomi.Questo discorso me lo ha fatto milioni di volte.
"Non siamo venuti qui per litigare caro,siamo venuti qui per dirti delle cose."dice mamma interrompendomi.
"Si hai ragione.Avalon tra un po' viene il tuo compleanno,che vuoi fare?"
"Voglio organizzare una festa nella casa sulla spiaggia,siamo pochi.Mi serve la casa per tre giorni.Per favore."dico,guardando la mamma.
"Va bene,non me la far saltare in aria."dice la mamma sorridendomi con un sorriso stanco.Noto che si accarezza il ventre e che è molto pallida in viso.
"Mamma stai bene?"chiedo con voce preoccupata.
"Certo e solo che..."sorride e guarda papà."Avrai un fratellino o una sorellina."dice sorridendo con tutta la gioia del mondo.
"Davvero?Oh mamma"mi alzo e l'abbraccio.Mi butto addosso a lei.
"Fa piano,questo piccolino qui dentro mi consuma tutte le energie,sono molto stanca."dice mamma sorridendomi.
"Oh scusa mamma.Da quanto lo sai?di quanto sei?"voglio sapere tutto.
"Lo so da un mese,sono quasi di due mesi."
"Perché non me lo hai detto prima?"chiedo un po' arrabbiata.
"Pensavo la prendessi male,poi quando hai chiesto di trasferiti qui mi sono un po' rabbuiata.Mi dispiace."
"Non ti preoccupare mamma,sono felicissima."dico.
Parliamo per un po' di tutto e gli racconto anche di Jordan.
Papà mi storto e io gli sorrido,il suo viso si addolcisce.
Li saluto appena se ne vanno e mi metto a letto.
Sono felice per la mamma,ma quel incubo è ancora nella mia testa.
Spero se ne vada presto.
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Portami Via.
RomanceAvalon high,studentessa modello,non beve,non fuma ,molto rispetta,popolare e un po' stronza. Tutti la credono una ragazza normale,estroversa e molto aperta con gli altri. Ma che succederebbe se si venisse a scoprire come è lei veramente? E con l'arr...