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Febbraio,il mese dell'amore.
Giuro,la mia vita non potrebbe andare meglio di così.Con Jordan va tutto benissimo,anzi alla grande.
Tutti noi studenti ci stiamo preparando per gli esami,siamo tutti ansiosi.La mamma dovrebbe partorire tra due mesi,e io sono felicissima.Domani è SanValentino e io e Jordan passeremo la serata a lume di candele sulla spiaggia.Non vedo l'ora.
Il mio libro sta avendo molto successo,ed io ho partecipato a delle conferenze.Mi sembra di essere famosa,è una sensazione fantastica.
"Avalon,vado a studiare da Derek.Hai bisogno di qualcosa?"Samantha sbuca dalla camera e mi rivolge un sorriso.
"No,grazie.Domani che fate?"
"Andiamo...."non finisce la frase che corre in bagno.
Mi alzo dal divano e la seguo in bagno.Si inginocchia davanti al gabinetto e inizia a rimettere.Mi precipito dietro di lei e gli tengo i capelli.
Quando finisce caccia un sospiro e si appoggia al gabinetto.
"Ti sento bene?"domando,guardandola negli occhi.
"Sto bene.È solo una brutta indigestione."ci alziamo e noto che sta barcollando.La tengo per un braccio,mentre aspetto che riprende l'equilibrio.
"Sicura di voler andare da Derek?"
"Dobbiamo studiare,dobbiamo preparare la tesi."
"Vabbene.Perché non lo fai venire qui?"
"Ho tutta la roba li.Non ti preoccupare,torno presto."
"Okay.Ti viene a prendere?"
E in quel momento suona il citofono.
"Si."sorride e mi da un bacio sulla guancia.La accompagno alla porta e la saluto.
Esce e sfoggia un sorriso radioso.
Mi manca Catarina.Dovrebbe tornare domani da casa della zia.Ha seguito le lezioni online e non è rimasta indietro.Ha un intelligenza innata.
Meglio che mi metta a studiare anche io.
Vado nella sala musica a studiare.Sono le tre,alle sette smetto.
Inizio con la teoria.Oltre alle prove scritte dovrò portare l'orale di tutto.Compreso letteratura e storia della musica,più tre brani al piano.Ce la posso fare.
Dopo due ore di teoria inizio con la pratica.
Faccio scorrere le dita sui tasti.Accarezzo i tasti,come fossero cose presiose.E lo sono eccome.
Chiudo gli occhi e immagino di volare,in un mondo solo ed esclusivamente mio.
Perdo la cognizione del tempo.
Apro gli occhi e guardo l'orario,sono le otto.Ma non è l'orario a farmi aprire gli occhi,è il campanello.
Mi alzo e vado a vedere chi è.Immagino sia Jordan o Samantha,ma rimango sconvolta appena vedo chi c'è fuori alla porta.
"Ciao."sorride.
"Che cazzo ci fai qui,Marco?"dico con voce gelida.
"Bel modo di salutare un vecchio amico."
"Amico non direi propio."
"Il gatto caccia gli artigli."
"Cos vuoi?"
"Un favore,posso entrare?"
Lo faccio entrare e si siede sul divano.
"Okay,parla.Cazzo vuoi?"
"Un prestito,ho bisogno di trecento dollari."
"E perché mai dovrei darteli?"
"Per non far sapere a scuola chi sei veramente,così che non lo saprà neanche il tuo fidanzato."
"Stronzo.Aspetta...come fai a sapere che ho un fidanzato?"
"Anche se non sono più in quella scuola,ho i miei metodi per sapere le cose."
"A scuola nessuno lo sa,quindi come lo sai?"
"Meredith vi ha visti mentre vi baciavate.Dimmi,bacia bene?Visto che a me non mi hai mai baciato?"
"Meglio così,tu non mi amavi.Mi volevi solo per i miei soldi.Jordan è diverso."
"Quindi non gli hai detto chi sei veramente?Qual è il tuo contributo per la città?Non gli hai detto niente.Sincera propio."
"Glielo dirò,ma non ti presterò mai dei soldi."
"Ti ho mai detto che hai due occhi bellissimi?"avvicina il suo viso al mio,e le sue labbra sono sulle mie.
E in quel momento,la porta si apre.
"Avalon,che vuol dire?"mi stacco di botto da Marco e noto Jordan sulla porta.Do uno schiaffo a Marco e mi alzo.
"Jordan,ti spiegherò tutto."dico,con voce triste.
"Non voglio sentire nulla,Avalon.È chiaro tutto."mi guarda,e dai suoi occhi vedo tutto il disprezzo.
"Lasciami strare,rimani con lui.Tanto,vedo che vi stavate divertendo."dice,sembra quasi che stia ringhiando.
"Io si,lei no.Jordan,giusto?Avalon,visto che non mi vuoi aiutare,la pagherai."
"E tu come lo sai il mio nome?"domanda Jordan.
"Me lo hanno detto.Tu sai vero chi è Avalon?"
"Marco,smettila.Peggiori solo le cose,fai parlare me."
"Marco?Avalon chi è lui?"
"Mi presento da solo,sono Marco.L'ex di Avalon."
"Ex?"
"Si,ma non mi ha neanche baciato.L'avevo ingannata,lei lo ha scoperto e mi ha mollato."
"Tu sei lo stronzo che la ha fatta soffrire?"lo guarda con uno sguardo di totale omicidio.
"Se vuoi chiamarmi così,allora si."sorride.
"La prendi tanto alla leggere,brutto stronzo?"gli ringhio contro.
"Perché la hai ingannata?"
"Perché è ricca sfondata.Non sai chi sono gli High?"
"No."e mi guarda.
"Il padre è il sindaco della città.Si fa chiamare con un altro cognome,per non dare problemi alla figlia.La madre è benestante.Conclusione,lei è sfacciatamente ricca."
"Avalon,perché non me lo hai mai detto?"dice,con in faccia dipinta un espressione di totale tristezza.
"Perché Marco ne ha solo approfittato,e io avevo paura."dico,incapace di guardarlo in faccia.
"Quindi,non ti fidi di me?Dopo tutto questo tempo,pensavo ti fossero chiari i miei sentimenti per te.Ma,a quanto pare,non è così.l
"Jordan,mi dispiace."
"Oh,i fidanzatina litigano.Che scena triste."dice Marco ridendo.
"Esci da casa mia,ora!"dico urlando,e gli rivolgo uno sguardo assassino.
"No,mi piace questa scena."dice ridendo.
"Allora ti butto io fuori."Jordan lo prende per la maglia e lo sbatte fuori la porta.Sbatte la porta così forte che fa cadere alcuni quadri li vicino.
"Jordan..."
"No,Avalon.Non sono arrabbiato perché quello stronzo ti stava baciando.Sono triste perché tu non hai avuto fiducia in me."
"Jordan,avevo paura di soffrire."dico,sentendo le lacrime salire.
"Io vado,non chiamare.Ti chiamerò io."detto questo se ne esce.
Mi accascio a terra e inizio a piangere.
Mi alzo da terra e mi accovaccio sul divano.Ho rovinato tutto.Lo sapevo,ma la paura mi ha fatto diventare anche codarda.Non dovevo trovarmi di nuovo in questa situazione,con le lacrime agli occhi.E invece eccomi,immersa nelle lacrime.
Mi alzo,mi accovaccio sul divano e,tra le lacrime,mi addormento.
"Avalon,sveglia."Samantha mi scuote piano.
"Voglio dormire per sempre,lasciami in pace."
"So tutto,Jordan lo ha detto a Derek.Avalon,mi dispiace."
"Marco ha rovinato tutto,dovrà passare l'ira dell'inferno."dico,aprendo gli occhi.Noto la faccia preoccupata di Samantha.
"Che hai?"dico,preoccupata.
"Sono venuta per vedere come stavi,ma anche perché mi serve il tuo aiuto.Se non ti dispiace."
"No,non mi dispiace.Ma come mai sei venuta,pensavo rimanessi da Derek."
"Ehm,si dovevo.Ma ho un problema."si gira e caccia dalla borsa una busta.La apro e vedo un test di gravidanza.
"Che significa?"
"Sto vomitando da ieri,e ho un ritardo."abbassa lo sguardo e inizia a piangere.
"Samantha."l'abbraccio,forte.
"Ho paura."dice tra i singhiozzi.
"Non lo hai ancora fatto?"
"No,stavo aspettando di tornare a casa.Da sola non ci riuscivo."
"Andiamo,lo leggerò io."la prendo per mano e la conduco in bagno.
"Fallo,e se non te la senti di leggerlo lo farò io."
Entra in bagno e fa un sospiro.
Esce due minuti dopo,con il test dietro la schiena.
"Non lo voglio vedere."dice porgendomelo.
Lo prendo e leggo cosa c'è scritto.
Positivo.
Spalanco gli occhi,stupefatta.
"Che dice?"
"Samantha....sei incinta."
"Che cosa?!"
"Si,ecco guarda."gli porgo il test lei lo prende con violenza e lo lancia.
"Per aver fatto una volta sesso,mi ritrovo fottuta!Ma come cazzo è potuto succedere?Prendo la pillola."
"Samantha,quella non è affidabile al cento per cento."
"E io non lo sapevo!Non sono pronta a fare la mamma,sono giovane.Volevo prima sposarmi,poi avere figli.Ma non ora,un po' più la.E come lo dico a Derek?Andrà fuori di testa,mi lascerà perché non vorrà una fidanzata grassa e non vorrà questo bambino.Che cosa devo fare?"si appoggia a me e inizia piangere.
"Non lo so.So solo che se Derek ti ama davvero accetterà questo.E se ti lascerà conta sempre su di me lo sai."dico,accarezzandole i capelli.
"Grazie."
"Sono tornata!"è Catarina.
Io è Samantha facciamo una corsa fino alla porta,poi ci buttiamo addosso a Catarina.
"Vi sono mancata,eh?"dice ridendo.
"Oh,non immagini quanto."
Catarina ci scosta e,malgrado il sorriso,nota le lacrime sulle nostre facce.
"Che è successo?"chiede,preoccupata.
"Siediti,ti spieghiamo tutto."
Ci sediamo sul divano e gli spieghiamo tutto quello che è successo nelle ultime settimane.
"Wow,mi dispiace Avalon.Si sistemerà tutto,Jordan capirà.E anche a te Samantha,Derek capirà.Se non lo farà,conta su di me.Ma se non lo vuoi tenere,puoi abortire o darlo in adozione."
"No.Certo è inaspettato,ma non lo voglio uccidere.Per l'adozione,non so."abbassa lo sguardo e si tocca la pancia.
"E ai tuoi genitori che dirai?"
"Non lo so.Non ci voglio pensare,per ora.È tardi,andiamo a dormire."
"Già inizia a essere stanca,e chi la sopporta per nove mesi così?"ride Catarina.Samantha e io ridiamo.
"Quante settimane c'erano scritte sul test?"domanda Samantha.
"Un mese.A proposito,domani vado a trovare mia madre.Torno dopo domani."
"Okay."
"Andiamo a dormire,domani abbiamo scuola."Catarina si alza e ci offre le mani per aiutarci ad alzarci.
Mi alzo,mi lavo,mi vesto e mi infilo nel letto.
Chiudo gli occh,pensando a Jordan.
Chissà,forse un giorno mi perdonerà.
Forse.
Non voglio sperarci troppo.La speranza è per gli stupidi,e io ne faccio totalmente parte.

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