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"Ti amo".
Cinque parole e tutto il cuore dentro.
È così strano sentirsi amati per come si è e non per i soldi.
Sono rimasta sveglia tutta la notte a pensare a le sue parole.Semplici parole,che ti riempiono come un maremoto che devasta una città.Li riempie prima d'acqua,e poi? L'acqua si ritira,andandosene e portando con se tutto.
L'amore riempie il cuore fino a quasi farlo scoppiare,e poi?Il tempo porta tutto l'amore con se,compreso gli amanti.Ma andrò contro il tempo,ci riuscirò,perché con lui al mio fianco sento che posso affrontare tutto.Mi sento al sicuro,protetta.Quando sono tra le sue braccia e come se io avessi uno scudo,un qualcosa che mi difende e che mi conforta con la sua presenza.È come se tutti i miei pensieri svanissero,accompagnato dalle mie preoccupazioni.
Amo Jordan,non posso più negare l'ovvio.
"Avalon,che hai?Ti vedo pensierosa."La sua voce mi riporta alla realtà.
"Non ho niente.Non ti preoccupare."abbozzo un sorriso e lui sembra accontentarsi di questo.
"Okay.Sei pronta ad andare?"annuisco,prendiamo le borse e andiamo a casa dei miei genitori.

"Tesoro,che bello vederti."la mamma mi accoglie calorosamente nelle sue piccole braccia.
"Ciao mamma,è bello vederti.Fai attenzione."mi abbasso ed avvicino le labbra alla pancia della mamma.
"Ehi,tu.Quando arrivi che voglio prenderti in braccio?"
"Lasciala qui ancora un po'."la mamma ride e io non posso che esserne felice.
"Mamma,lui é Jordan.Ti ricordi di lui?"dico indicando Jordan.
"Come dimenticarmi.Ciao Jordan."
"Salve signora.È un piacere rivedervi."Jordan è un po' rigido,si nota.
"Non preoccuparti,non ti farò niente."sogghigna la mamma.
"È di papà che ti devo preoccupare."dico facendo un sorriso beffardo a Jordan.
"Ehm."dice in inbarazzo.
"Stiamo scherzando."dico.
"Prego entrate."
Entriamo e noto che Jordan si guarda attorno meravigliato.La casa e ricca di tantissime cose,tutto comprato alle aste di beneficenza.
"Che bella casa Avalon."
"Grazie."
"Ciao tesoro."papà sbuca da dietro la porta che porta alla cucina.
"Ciao papà."lo abbraccio.
"Come stai?"
"Bene.Ti ricordi di Jordan."dico indicando Jordan dietro di me.
"Si certo che me lo ricordo.Benvenuto."dice papà stringendogli la mano.
"Salve signor High."
"Chiamami anche Cameron."
"Okay."
Cala uno strano silenzio e io mi sento a disagio.
"Faccio vedere a Jordan la camera degli ospiti,ci vediamo quando si mangia."detto ciò sparisco al piano di sopra mano nella mano con Jordan.
Apro la porta della camera degli ospiti e la indico a Jordan.
"Se non vuoi dormire da solo,sto nella porta accanto."dico sorridendo.
"Infatti voglio dormire con te."
"Una promessa è una promessa."dico sorridendo.
"Comunque bella casa."dice guardandosi intorno.
"E non hai visto ancora la mia stanza."
"Sarà di sicuro tutta rosa e brillantini."dice Jordan ridendo.
"Si,e gli unicorni vomitano arcobaleni.No,niente del genere.Vieni."gli tendo la mano e lui la prende e stringe le dita attorno alle mie.
Apro la porta ed accendo la luce di camera mia.Jordan rimane a bocca aperta.
La stanza è color indaco,con una finestra dove mio padre ha fatto costruire un "letto-finestra",la porta che porta alla cabina armadio,un altra porta alla "stanza segreta",il letto da due piazze pieno di cuscini e pupazzi e tutte le foto,poster,locandine di concerti classici e roba del genere attaccate sui muri.
"È fantastica."dice Jordan.
"Non hai visto ancora il bello.Guarda su."
Jordan alza la testa e rimane di sasso.Sul soffitto è dipinta una costellazione raffigurante una leggenda sulla mia data di nascita.
"È...wow."
"Guarda ora."spengo la luce e batto le mani.Dal soffitto si abbassa il sistema solare con la costellazione.Si illumina e gira piano,con movimenti rilassanti.
"È fantastico."dice Jordan guardandomi.
"Lo so,i miei genitori hanno fatto tutto questo quando ho compiuto quattro anni.Dicono che c'è una leggenda sulla data del mio quarto compleanno."
"Racconta."Jordan mi prende per mano e mi abbraccia.Ricambio l'abbraccio e mi sdraio sul letto,lui mi segue e io poggio la testa sul suo petto.
"Quando ho compiuto quattro anni,mamma e papà,dicono che nelle stelle c'era qualcosa di strano.Dicono che sembravano più grandi più luminose.Dicono che,nonostante avesse piovuto tutto il tempo,non c'erano nuvole.La notte era scura,neanche la luna riusciva a mandare un po' di luce.Solo le stelle.Le stelle,piccole come sono,si sono unite e hanno dato luce.Un faro in una notte scura."dico.
"Che strano.Comunque secondo me questo può aver a che fare con i tuoi incubi."
"In che senso?"dico,guardandolo accigliata.
"Pensaci bene,mi hai raccontato che hai sognato un incendio dove c'era una bambina che non doveva avere poco più di quattro anni.Mi hai detto che tutti gli incendi avevano come sfondo la notte."
"Forse c'è un filo logico,ma non ci voglio pensare ora.È natale.BuonNatale."dico dandogli un rapido bacio.
"Buon primo natale insieme."e mi fa un bacio.
"Primo di tanti."sorrido e lui mi da un altro bacio.
"Non ti ho ancora fatto vedere la "stanza segreta".dico indicando la porta.
"Fai strada."
Mi alzo ed entriamo nella stanza.Accendo la luce e tutto si illumina.
È una piccola camera,lilla,con un divano,una poltrona e delle librerie.Al centro c'è uno spazio vuoto dove c'era prima il piano.
"È bella,ma perché qui è vuoto."dice Jordan indicando dove prima c'era un pianoforte.
"C'era il pianoforte."dico.
"È fantastica questa camera.Hai portato via anche i libri?"dice,indicando la libreria.
Annuisco e lo prendo per mano.Metto una mano in tasca,prendo la scatolina e gliela metto in mano.
"BuonNatale Jordan."dico sorridendo.
Sorride e apre la scatola.Strabuzza gli occhi appena vede i due biglietti per il concerto classico che voleva andare a vedere.
"Grazie Avalon."mi bacia e mi abbraccia.
"Di niente.Puoi portarci chiunque."
"Voglio portarci te.E buon Natale."mi porge una scatolina verde.La apro e rimango incantata dal medaglione color argento.
"Oddio,è bellissimo."dico passandogli un dito sopra.
"Non hai ancora visto il bello."lo prende e lo apre.Dentro c'è una foto nostra,una di quelle spontanee.
"È bellissimo.Grazie."mi gira e mi mette il medaglione al collo.Dopo che ha attaccato la catenina mi bacia una spalla e mi abbraccia.
"Così,mi avrai sempre vicino al cuore e alla testa."
"Ci sei già dentro."

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