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"Il battito sta diminuendo,la stiamo perdendo."
Perdendo?Perché?Dove sono?
Sento solo i rumori.È tutto nero.
Cerco di muovermi e di aprire gli occhi,ma niente,il mio corpo non risponde.
Perché?
Questo odore,lo conosco...odore di ospedale.Perché sono qui?
Cerco di trovare qualcosa nella mia mente che mi dica perché mi trovo qui.
Un attimo.....una luce bianca.Dei fari.
Sono stata buttata sotto da una macchina.Sono morta?Sono viva?
"Uno,due,tre...scarica."
Qualcosa vibra dentro di me....vicino al cuore.
Sto muorendo.Cercano di farmi sopravvivere.Ma come è successo?
Ricordo solo la luce bianca,poi il buio.
Mi sembra un incubo.
"Si sta stabilizzando.Bene.Ha avuto un forte trauma cranico.È in coma.Finche non si sveglia,non sapremo in che condizioni si troverà.Per ora la controlleremo."
Coma?
Sono in coma?Oddio,ho paura.
E se non mi sveglierò mai?Se morirò?
Non posso morire,ancora non ho imparato a vivere.Voglio vivere.
Ma sono stanca,devo riposare.Svuoto la mente e cado nel sonno.

Apro gli occhi.
Sono sul pavimento.Perché?
Mi alzo e per poco non ricado.
Il mio corpo è attaccato a tanti tubicini.Ma la cosa che mi spaventa,è che vedo il mio corpo.
Mi guardo in giro per la camera,è semplice,con i muro bianchi,due finestre aperte e molti fiori.Guardo meglio e vedo i miei genitori che parlano a un medico.
"Dottore,mia figlia è in coma da quasi due settimane.Perché non si risveglia?"domanda la mamma,e dopo due secondi inizia a piangere sulla spalla di mio padre.
"Signora,noi abbiamo fatto tutto il possibile.Ma sembra che il cervello non voglia rimettersi in funzione.Ora tutto dipende da sua figlia."
Io?
Come faccio a svegliarmi se il mio corpo è li?
"C'è qualcosa che noi possiamo fare?"domanda mio padre.
"Parlatele.Questo è ciò che potrete fare."il dottore se ne va e i miei genitori si avvicinano al letto.
"Tesoro mio,ti prego non mi lasciare.Ti prego perdonaci per non averti detto che eri stata adottata,ma non c'è la facevamo.Perdonaci per non averti detto il motivo per cui sei stata chiusa in casa,ma non potevamo.Ti prego,torna.Questo piccolino ti vuole vedere."mi prende la mano e se la poggia sul pancione.
"Dovrebbe nascere tra un mese,ma non credo voglia venire al mondo finché tu non ti sveglierai."
La mamma inizia a piangere e si appoggia al petto di papà,che gli accarezza la schiena.
Li guardo,con le lacrime agli occhi.
Stanno vivendo tutto questo per colpa mia.Non lo sopporto.
"È permesso?"mi giro verso la porta e vedo sbucare la testa di Samantha.
"Cara,prego,entra."
"Se disturbo,vengo più tardi."
"No,ti lasciamo un po' con Avalon.Noi andiamo un po' fuori."dice papà.Prima di uscire,lui e mamma mi danno un bacio sulla fronte.
Samantha si siede e mi prende la mano tra le sue.
"Ciao.Mi manchi tanto.Sono due settimane che sei qui,e non va bene.Dove sei?Ti prego,torna qui.Manchi a tutti noi.Soprattutto a Jordan.Sta sempre in sala d'attesa o qui,quando non ci sono i tuoi genitori.Così come tutti noi."inizia a piangere.
Samantha,mi mancate anche voi.Non so come tornare,ma voglio tornare.
"Che ne dici se ti aggiorno su quello che sta succedendo?"tira su con il naso e fa un sorriso sbilenco.
"A scuola il prossimo mese ci saranno gli esami,e tu ci devi essere.Jordan è molto preoccupato,così come tutti.Catarina sta bene.È venuta qui questa mattina,la hai vista,vero?Era distrutta.Le manchi,e anche a tutti noi.Ma lei sta bene,almeno ci fa credere questo .Io...non lo so.Non ho detto niente a nessuno...ho paura.E se Derek mi lascerà,appena lo saprà?Ma glielo dovrò dire,tra un po' diventerà evidente.Cosa gli dico?Ehi,lo sai quando abbiamo fatto sesso la prima volta?Si,ora sono incinta."
"Che cosa?"Samantha e io ci giriamo entrambe verso la voce.Derek.
"Derek."Samantha fa un salto da sopra la sedia.Ha il viso sbiancato,sembra abbia visto un fantasma.
"Che cosa hai detto?Sei incinta?"Derek si avvicina sempre di più a Samantha.
"Io..."deglutisce visibilmente.È sull'orlo delle lacrime.Fa un profondo respiro e chiude gli occhi.
"Si,sono incinta."
"Sei incinta?Ma come è potuto succedere?Hai preso la pillola davanti ai miei occhi."Derek si passa varie volte le mani nei capelli,scompigliandoli.È sorpreso e sconvolta.
"Lo so,per questo non so cosa è potuto succedere.Capirò se non mi vorrai più,non preoccuparti.Siamo giovani,ma io voglio tenere questo bambino.Se non vorrai,lo crescerò da sola.Ma sappi che ti amerò comunque."dice,con le lacrime agli occhi.Si gira e fa per andarsene,ma Derek la blocca,la tira a se e l'abbraccia.
"Sono scioccato.Siamo giovani,ma anche io voglio tenerlo.Dovevamo prendere più precauzioni,la colpa e anche mia.Mi assumerò le mie responsabilità,e ti aiuterò.Ti amo,e amerò nostro figlio come amo te."la bacia e l'abbraccia,forte.
"Oh,Derek.Pensavo mi avresti lasciato."
"Mai."
"Ma non voglio vivere tutto questo senza Avalon."e inizia a piangere.
"Tornerà,non si perderebbe tutto questo ne sono certo."le accarezza piano la testa.
Restano con me per altri dieci minuti finché non sentono bussare alla porta.
"È permesso?"chiede una voce molto familiare alle mie orecchie.E dopo due secondi Jordan entra nella stanza.
È pallido,gli occhi gonfi e sembra stanco.
"Jordan,entra.Noi usciamo."Samantha,prima di andarsene,mi da un bacio sulla guancia.
Appena sono usciti Derek e Samantha,Jordan viene vicino a me, se siede e mi prende le mani tra le sue.
"Ciao,principessa.Mi manchi tanto.Che ne dici di svegliarti?Lo so che ti piace dormire,ma due settimane è un po' tanto."mi accarezza piano la mano.
''Mi dispiace tanto,amore mio.Scusami per tutto quello che è successo.So che mi hai mentito per paura,ti capisco.Ti avevo promesso che non ti avrei mai più fatto soffrire,e invece lo ho fatto."mentre parla,vedo scendere delle lacrime.
Amore mio....
"Ti prometto che rimedierò,te lo giuro.Ma per farlo devi svegliarti.Non abbandonarmi anche tu."inizia a singhiozzare e io vorrei stringerlo tra le mie braccia.
Resta a guardarmi per mezz'ora,finché non gli dicono che l'orario delle visite è finito.È un po' riluttante nel lasciarmi,ma è obbligato.
Prima di andarsene,si china e mi da un bacio dolce,ma di sfuggita.
Un bacio rubato.
"Torno domani,amore mio."mi sussurra all'orecchio prima di uscire.
Perché sono stata buttata sotto?Non riesco a ricordare nulla,solo i fari bianchi.
Poi più nulla.
Mi devo svegliare,voglio abbracciare il mio fratellino o la mia sorellina.
Fratello...un attimo.Elya.
Perché questo nome?
Le infermiere stanno mettendo dei medicinali nei sacchetti delle flebo,quando sentono bussare alla porta.
"Avanti."dice una delle infermiere.
Entra un ragazzo alto,dovrà avere sulla trentina d'anni,con i capelli neri e gli occhi di un azzurro intenso.
"Mi scusi,hanno detto che posso entrare.È possibile?"
"Solo i familiari.Lei chi è?"
"Sono suo fratello."
Mio fratello?Elya.Quindi è lui?
Se lo guardo bene,noto la somiglianza con me.Sembra la mia fotocopia in versione maschile.
"Certo,allora la lasciamo sola."le infermiere escono e Elya si siede sulla poltrona accanto al mio letto.Mi prende le mani tra le sue e mi da un leggero bacio sulla guancia.
"Ciao,sorellina.Non pensavo che quando ti avrei rivisto,saresti stata su questo letto."fa un profondo respiro.
"I signori High mi hanno avvertito.Hai saputo che sei stata adottata,vero?So che eri sconvolta e mi dispiace tantissimo.Ma non sapevo più che fare."mi guarda,ma i suoi occhi sembrano da un altra parte.
"Quando sono morti mamma e papà,tu non la smettevi di piangere.Piangevi sempre,non mangiavi,non parlavi e non dormivi.Oppure se dormivi venivi svegliata dagli incubi.Non sapevo più che fare.Eri la mia sorellina e vederti in quello stato non era piacevole."chiude gli occhi,penso che la mente stia richiamando brutti ricordi.
"Così ti portai da una psicologa.Mi disse che non avresti mai superato il trauma,così decisi di farti cancellare la memoria.Credimi,è stata la cosa più dolorosa da fare.Ma sono stato costretto,per il tuo bene.Perché ti amavo,e non volevo vederti soffrire."mi accarezza piano una guancia.
"I signori High volevano adottare un bambino,e ho colto l'occasione.Mi erano sembrate persone per bene,e mi promisero che ti avrebbero regalato una bellissima vita.Gli feci promettere che non ti avrebbero fatto mai più suonare,perché era quello che facevo io quando non riuscivi a dormire.Ma tu sei testarda.Ti sei avvicinata ad un piano e hai iniziato a suonare.Loro me lo dissero.Sono stato in contatto con loro per tutti questi anni.Vedevo le tue foto,sapevo tutto di te.Crescevi sempre di più e diventavi sempre più bella."sorride per due secondi.Poi però il sorriso si spegne.
"Pensi che io ti abbia persa di vista?O che non ti volessi bene?Io sapevo tutto di te.Sono stato,e lo sono ancora,in contatto con i tuoi genitori.Mi dispiace averti lasciata,ma era l'unica cosa che io potessi fare.Per non correre da te,mi sono trasferito in un altra città.Mi sono costruito un altra vita,ma tu ne facevi parte.Nei miei pensieri avevi il posto d'onore.L'anno scorso mi sono sposato,ed ora mia moglie aspetta mia figlia.Appena ho saputo che era femmina,ho subito pensato a te.Poi Cameron mi ha chiamato e mi ha detto che avevi avuto un incidente.Stavo per morire.Non hanno fatto partire gli aerei la scorsa settimana e non sono potuto arrivare prima,appena hanno deciso di far partire gli aerei sono corso qui.Sono arrivato ieri,ma non mi facevano entrare.Così,ora eccomi qui."chiude gli occhi,ma vedo che scendono delle lacrime.
"Non volevo vederti qui,ma sono qui.Volevo vederti mentre ridevi,non mentre eri in coma.Avevi una risata stupenda,e so che l'hai ancora.La voglio sentire.Ti prego perdonami per non essere rimasto con te,ma era la cosa giusta da fare.Hai vissuto una bella vita e so che hai un ragazzo.Mi sono subito sentito protettivo nei tuoi confronti,come ogni fratello maggiore.Ma Cameron mi ha assicurato che è un ragazzo per bene.Almeno lo spero per il ragazzo,se no lo castro.Mi manchi,è voglio recuperare il tempo perduto.Ti prego,torna.Perdonami."mi da un bacio sulla fronte e mi accarezza i capelli.
Resta con me finché le infermiere non gli dico di andarsene.È riluttante nel lasciarmi,ma mi promette che domani tornerà.
Ora sono solo io e il mio corpo.
Mi voglio svegliare ma non so come.Voglio abbracciare mio fratello e tutti quanti.
Voglio tornare con i piedi per terra.
Voglio essere di nuovo io.
Voglio tornare,per iniziare a vivere.Di nuovo.

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