«Papà! Il telefono!» Hitoshi gli tirò la maglia, indicando l'angolo del salotto da cui proveniva la fastidiosa suoneria. Appena lesse però il nome sul display sbuffò, lanciando il telefono sul tavolo e lasciando che continuasse a suonare.
«Rispondo io!» La voce furbina di Nemuri lo raggiunse e, prima che potesse toglierle di mano il cellulare, la ragazza rispose, con tanto di linguaccia rivolta verso di lui.
«Pronto? Oh salve! Certo, è qui.» Non aveva mai visto Shota fare dei movimenti del genere per dirle di non passargli nessuno e, nonostante fosse molto divertente, lo ignorò. «Te lo passo, a presto!»Senza calcolare il corvino, la ragazza fece qualche passo verso Hitoshi, e gli passò il telefono.
«E' per te piccolo!»
Fu divertente per lei vedere come Shota spalancò gli occhi, per poi abbassarsi a livello del figlio per captare la voce dall'altra parte del telefono. Un po' stranito dal comportamento del padre, Hitoshi rispose comunque.
«Pronto?»"Ehi kiddo! Come stai? Ti ricordi di me?"
«Signor Mic! Ciao!» Raramente Shota aveva visto il figlio così contento di parlare con qualcuno di esterno alla loro "famiglia" (o forse era proprio la prima volta).
"Bingo! Ascolta oggi pomeriggio viene un ospite speciale nel mio studio, ti piacerebbe venire a fare un giro? Ti mostro il posto e facciamo merenda. Che ne dici?"
«Sì!» Entusiasta, venne colto alla sprovvista da un colpo di tosse Shota, il quale riprese il telefono, portandoselo all'orecchio.«Pronto?»
"Oh, Shota Aizawa? Quale onore!" Sbuffò, abbastanza forte da farsi sentire dal suo interlocutore.
"Sai, è un po' che provo a contattare il piccolo Hitoshi..." Lasciò in sospeso la frase, con un tono volutamente malizioso.
«Certo.» Sapeva, o quantomeno sospettava fortemente, che non era quello il motivo di quelle chiamate.
«Comunque non posso accompagnare Hitoshi oggi, lavoro nel pomeriggio.»
Non era una bugia, non l'avrebbe mai fatto; vedere il sorriso del bimbo spegnersi sotto i suoi occhi però gli procurò comunque una fitta al cuore, come se fosse davvero colpa sua.
"No problem. Passo a prenderlo e te lo riporto a casa, se per te va bene..." Era serio, calmo. Non lo stava prendendo in giro, voleva davvero però passare del tempo con suo figlio?«Non lascio mio figlio con uno sconosciuto. Insomma, cosa credi che-» La mano di Nemuri gli si posò sulla spalla, mentre con un dito indicava sè stessa. La guardò per qualche secondo, incerto; poi spostò lo sguardo sul figlio.
«Può accompagnarlo la mia coinquilina.» La ragazza e il piccolo si diedero un sonoro 5 con la mano, festosi. Anche il ragazzo si lasciò andare ad una piccola esultanza.
"Passo a prenderli tra un'ora!"
«Ti mando l'indirizzo.»
E senza aggiungere altro, aveva riattaccato.*
Era ormai da diversi minuti che percorreva compulsivamente il salotto per tutta la sua lunghezza.
«Sono in ritardo.» Guardò di nuovo l'orologio e subito dopo lo schermo del cellulare, sperando di trovarci qualche chiamata o un messaggio.
Si era quasi convinto a sedersi sul divano ed aspettare pazientemente (si fa per dire) qualche segno dall'amica, quando il suono della chiava nella toppa lo aveva richiamato sull'attenti peggio che ai tempi dell'accademia.
«Eccoci!» Nemuri fece entrare Hitoshi che, da buon padrone di casa, trascinò Hizashi fin dentro il salotto, supplicandolo di rimanere almeno per poter vedere la sua camera. Quasi si sentì offeso nel non essere considerato da nessuno dei presenti.«Scusa l'intrusione, il piccolino voleva farmi vedere la sua camera.» O almeno, essere considerato dall'unico di cui non gli interessava. Sospirò, scompigliando i capelli del figlio e chiedendogli come si fosse comportato.
«Mi sono divertito tantissimo papà! Posso far vedere la camera a Mic?»
Come poteva dire di no a quegli occhioni così teneri?
E fu così che si ritrovarono, loro tre, nella cameretta di Hitoshi, con il bambino che a spezzoni raccontava della sua incredibile giornata e a tratti mostrava qualche giocattolo o disegno al suo ospite.
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Anytime, anywhere and anyway [EraserMic]
Fanfic"Sempre, ovunque e comunque", in ogni epoca, in ogni universo: Aizawa e Mic sempre insieme, alla ricerca l'uno dell'altro. Un insieme di OneShot - AU, con i nostri due personaggi sempre come protagonisti. Linee guida nel primo capitolo 😉 Come semp...