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Un leggero bip segnalò che era scattata la mezzanotte e il ragazzo non aveva ancora sonno, nonostante l'indomani si sarebbe dovuto svegliare presto. Era euforico, agitato, felice, avrebbe voluto soltanto saltare per la casa, urlare con tutto il fiato che aveva in corpo, ma non poteva.
Si sistemò meglio sul suo letto, avvolgendosi il meglio possibile nel suo piumone che tanto amava, e nonostante la stanchezza, non riusciva a togliersi tutti quei pensieri dalla testa.

Erano finiti sul TG nazionale, la cosa sembrava così assurda che non ci credeva, ma l'aveva visto con i suoi occhi e la conferma era avvenuta quando finirono a sclerare sul gruppo di kakaotalk.

La realtà dei fatti era che neanche loro sapevano com'era successo, era iniziato come un gioco per loro, vedersi per comporre, scrivere, cantare, cosa che amavano tutti e tre, quindi perché non provare?
Era stato Chris, conosciuto come CB97, a pubblicare le prime canzoni sul soundcloud a insaputa degli altri due durante il suo turno notturno al supermarket, ed in sole 24 ore avevano fatto tantissime visualizzazioni.

Jisung ancora non riusciva a crederci, era successo tutto in niente, si ritrovava a pensarci tutte le notti, per poi sorridere come un pazzo. Alla fine era solo un anonimo ragazzino, di un anonima scuola, di una città fin troppo piccola, e invece il suo alter-ego aveva fin troppi fan, il suo profilo Instagram era sempre saturo di notifiche, gli sembrava ancora tutto impossibile.

Spesso sperava di poterlo urlare per strada o a scuola, liberarsi di quel peso che portava ogni giorno, e vedere le facce sconvolte di tutti i suoi compagni e di tutta la scuola, avrebbe voluto dirlo ad i suoi genitori e renderli fieri, o almeno così sperava.

Il padre del ragazzo era sempre stato molto rigido nelle tradizioni ed era sicuro che non sarebbe stato così felice nel sapere che Jisung passava giornate intere a scrivere ed a incidere, secondo lui il ragazzo era immerso nello studio ed era meglio che pensasse questo, anche se poi finiva per faticare il triplo per tenere i voti così alti.

Jisung teneva tanti scheletri nell'armadio, forse fin troppi per i suoi 17 anni, alcuni li condivideva con Changbin e Chan, si poteva fidare, ma a volte voleva davvero liberarsi di tutti i suoi pesi e urlare chi era veramente.

I pensieri nella sua testa iniziarono ad essere negativi, quasi soffocando tutta la felicità che provava fino a pochi minuti prima e fece l'unica che l'avrebbe aiutato.
Scese dal letto per poter recuperare un taccuino rovinato da sotto il suo materasso, era una piccola precazione per nascondersi dalle sfrenate pulizie della madre, quando poteva lo portava con sé per sicurezza. Si riposizionò sul letto incrociando le sue gambe fasciate da dei pantaloni di tuta grigia e recuperò la sua penna mangiucchiata per poi riportarsela alla bocca e giocarci.

Aveva solo bisogno di scrivere. 

Your Secret /Minsung/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora