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L'atmosfera in quella casa era visibilmente tesa, normalmente c'era sempre molta tranquillità ma quella volta il silenzio era innaturale, ovvero "la calma prima della tempesta".
I due ragazzi erano seduti sul tavolo del salotto e ognuno era impegnato con i suoi compiti, dato che erano in classi diverse, il ragazzo li svolgeva con tranquillità, quasi non rendendosi conto della brutta situazione in cui si era messo, mentre la ragazza aveva provato a lasciar correre i suoi pensieri, ma continuava a pensare a quella patetica scenetta accaduta quella stessa mattina.

"Minho"

Il tono pacifico era una finzione, infatti il ragazzo alzò la testa dai sui libri, prima di scontrarsi con l'espressione seria di sua sorella.

"Che c..."

"MA TI SI E' FOTTUTO IL CERVELLO?"

La ragazza scoppiò lasciando il fratello senza parole, ma era incontrollabile, non gli aveva rivolto parola proprio per evitare una scenata davanti a tutti, doveva calmarsi e sapeva che gli sarebbe passato tutto, ma la rabbia era troppa.

"Di che stai parlando?"

"Di quel ragazzo, Minho" spiegò chiaramente. "Voleva solo fare un gesto gentile, E TU GLI HAI ADDIRITTURA FATTO MALE"

"Ma quale male" schioccò la lingua sul palato quasi seccato. "Gli ho stretto il polso per fermarlo"

Minho non era una persona cattiva, anzi se si affezionava poteva diventare estremamente docile, ma se si trattava di sua sorella riusciva a diventare una bestia.

"E gli hai lasciato il segno, te ne sei reso conto?" parlò con più rabbia, mentre lui si ammutoliva improvvisamente.

"Non me ne son..."

"Non m'interessa Minho, era un ragazzo gentile e disponibile, e in quel momento aveva paura di te" spiegò la ragazza con più calma. "Non sono tutti come lui"

Una semplice frase che fece ricordare ad entrambi brutti ricordi, Minho era protettivo con sua sorella per un motivo ben specifico e lo sapeva bene che a volte poteva esagerare, ma non riusciva a non andare in allarme se vedeva un ragazzo avvicinarsi a lei.

"Scusa" disse Minho, sinceramente dispiaciuto della situazione avvenuta la mattina stessa. "Lo sai che non voglio fare quello cattivo"

La ragazza finalmente si aprì in un piccolo sorriso, vedendo che aveva capito e che comunque gli dispiaceva, poggiò la mano sulla sua per fargli capire che andava tutto bene.

"No, devi chiudere scusa a quel ragazzo, non a me"

Your Secret /Minsung/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora