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"Io non ti accompagno di certo"

Il maggiore era irremovibile sulla decisione presa in precedenza, nonostante Jisung stesse continuando a supplicare da quando si erano seduti in mensa, e non ne poteva più di sentire le sue suppliche.

"Più continui, più non ti ascolto" continuò mangiando il suo pranzo.

"Jisung" parlò il minore dei tre. "Devi solo restituire una maledetta giacca"

Il ragazzo si sentì abbandonato da entrambi i suoi amici e mise su un broncio per farli addolcire, ma nulla, recuperò il suo zaino e la giacca femminile.

"Vi pentirete di avermi abbandonato" pronunciò con teatralità.

Lasciò i due ragazzi soli iniziando subito la ricerca della ragazza scomparsa, sapeva solo il nome e faceva affidamento ai pochi dettagli che ricordava di lei, i capelli scuri come la pece, gli occhioni enormi, e puntava sul fatto che sicuramente sarebbe stata senza giacca.

Dentro la mensa Jisung impazzì, troppa gente e troppa confusione, non ci sarebbe mai riuscito, ma decise di continuare e uscì nello spazio esterno per vedere se la trovava nelle panchine. Era una semplice ragazza tra una centinaia di persone, avrebbe messo a dura prova la sua lieve ansia sociale.

Jisung era estroverso, o almeno così faceva credere, riusciva ad adeguarsi ai gruppi di persone, ma a volte finiva per piombare nella sua ansia sociale e agitarsi, doveva solo rilassarsi e non sarebbe successo nulla.

Fu lì che finalmente la vide, era seduta su una panchina insieme a degli amici e lui non voleva davvero interrompere la loro pausa, ma doveva pur togliersi quel peso.
Si avvicinò al gruppetto sentendo già i loro sguardi, e avvertì il panico impossessarsi di lui, doveva fare velocemente.

"Ciao" disse direttamente alla ragazza, fermandosi davanti a lei e sentendo i suoi occhi seri fermi sulla sua figura. "Vorrei prima di tutto scusarmi con quello che è accaduto stamattina, e secondo vorrei restituirti la tua giacca"

L'atmosfera si gelò di colpo con tutti che fissavano Jisung come se fosse un alieno, ma poco dopo la ragazza sorrise e si alzò dalla panchina per avvicinarsi a lui.

"Scusami per la mia maleducazione di stamattina" spiegò la ragazza con un sorriso mozzafiato, rendendola ancora più bella. "E ti ringrazio per avermi portato la giacca"

Si scambiarono le giacche con un sorriso in volto e si ringraziarono per l'ennesima volta, Jisung cambiò totalmente opinione sulla ragazza, trovandola addirittura carina, a volte la prima impressione poteva essere sbagliata.

Stava già tornando indietro, facendosi scivolare addosso tutte le preoccupazioni che aveva avuto fino a quel momento, si era risolto tutto così velocemente ed era finalmente finito.
O almeno così credeva.

Jisung era già lontano quando si sentì prendere per il polso per poi essere tirato violentemente indietro, non riuscì a resistere a tale forza e si ritrovò davanti ad un ragazzo che lo guardava furiosamente.

"Che cazzo ci facevi con mia sorella?"

Your Secret /Minsung/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora