二十二

1.6K 145 29
                                    

"Dovresti sbrigarti"

Il piano era di ritardare il più possibile a quel incontro, aveva pure provato a studiare fino a tardi, cosa che non si era rivelata utile, dato che erano le 19 ed era in perfetto orario. Colpa di sua sorella, continuava a ripetere, aveva organizzato lei quello stupido appuntamento con una sua amica e lui gli doveva un favore.

Questa ragazza non faceva che ripetere quanto lui fosse bello, e sua sorella si era sentita autorizzata ad organizzare un appuntamento col diretto interessato, ripescando pure una scusa vecchia anni per obbligarlo.

"Si si, sto facendo"

Aggiustò la sua giacca di pelle, nelle speranza di perdere ancora tempo, la verità era palese, non voleva conoscere nessuno di nuovo, non voleva un appuntamento con qualcuno, voleva solo starsene a casa. Ma ormai era troppo tardi, sua sorella lo fissava con uno sguardo soddisfatto in volto, per lei trovare una persona che completasse Minho era l'obiettivo della vita, ma la cosa si stava rivelando più ardua del normale, non perché non ci fossero persone intenzionate ad uscire con lui, ma perché dopo un solo incontro si rendevano conto di quanto fosse particolare suo fratello.

In realtà lui non aveva mai posto grande resistenza, non era mai neanche super felice, ma andava, si viveva la serata e poi tornava a raccontare tutto a lei, ma quella volta vedeva fin troppa resistenza da parte sua e non capiva il perché.

Non ebbe nemmeno il tempo di provare a chiederglielo, poiché sentì la porta di casa sbattere, segno che il fratello era appena uscito di casa.

Minho camminava verso il luogo dell'incontro, il parco vicino al fiume Han, si sarebbero presi qualcosa da bere e avrebbero passeggiato, magari passate due orette si sarebbe inventato una scusa.
Era tutto organizzato nei minimi dettagli, però avrebbe almeno provato ad essere disponibile.

Il telefono iniziò a vibrargli nella tasca del giubbotto di pelle, lo recuperò notando con piacere chi fosse, e senza pensarci due volte rispose.

"Che fa scoiattolino" parlò subito. "Già ti manco?"

Erano passati due giorni dal loro ultimo incontro, Jisung si era rivelato così tanto impegnato da rifiutare gentilmente ogni uscita, si erano visti per poco a scuola, ma quei pochi minuti  non erano bastati a nessuno dei due, però erano stati tanto al telefono, forse troppo per gli standard di Minho, dato che lui il telefono non lo toccava quasi mai.

"Se vuoi chiudo e ci risentiamo domani" rispose la voce metallica del minore, visibilmente stanca, ma poteva sentire il suo sorriso.

"Almeno dimmi cosa vuoi"

"Che c'è? Non vuoi che riattacco?"

Il loro modo di scherzare si era evoluto, si provocavano in qualsiasi momento, in chiamata, in presenza e anche per messaggi, ma ad entrambi stava bene così.

"Comunque ti ricordi il posto dove abbiamo ordinato gli hamburger la scorsa settimana insieme, hyung?" domandò cambiando discorso il minore. "Non è che potresti inviarmi nome e numero di telefono? Devo lavorare ancora per un po' in studio e sto morendo di fame"

Minho comprese subito che Jisung era totalmente immerso nella sua musica, lo sapeva, ma sentire la sua voce stanca in quel momento gli confermò che non stava avendo un break da un pochino, in quei giorni dovevano assolutamente vedersi.

"Appena mi fermo ti mando tutto" parlò con dolcezza.

"Perché? Dove sei hyung?"

Pensò seriamente di rifilargli una bugia, non sapeva il perché, ma dire al minore che stava per avere un appuntamento al buio non lo entusiasmava, c'era qualcosa che lo boccava, ma rifilare una bugia a Jisung non gli piaceva.

"Mia sorella mi ha organizzato un appuntamento al buio con una ragazza, sto andando al luogo dell'appuntamento"

Uno strano e inquietante silenzio si fece largo dopo quelle semplici parole, Minho ebbe pure paura che la linea fosse caduta, ma notò dal proprio schermo che la chiamata era ancora attiva.

"Jisung?"

"Si si, scusami hyung, stavo leggendo una cosa" disse di fretta, per compensare il vuoto. "Beh, divertiti, non spaventarla troppo"

In quel momento il ragazzo sentì il bisogno di rassicurare il minore, di dirgli che lui non ne aveva voglia, che non ci sarebbe uscito una seconda volta con quella ragazza, ma nel frattempo non capì il perché sentisse il bisogno di rassicurarlo.

"Divertirsi è un parolone" si fece sfuggire a tono troppo alto, consapevole che il minore l'avrebbe potuto sentire.

"Un parolone? Che c'é Minho, parlamene"

"Non ne ho voglia" sbottò osservando il luogo dell'incontro avvicinarsi. "Non mi va di avere un appuntamento con questa ragazza, ne di conoscere gente nuova, sto bene come sto ora"

Sentiva il bisogno, quasi maniacale, di precisare che stava bene con lui, non voleva nessun altro se non Jisung accanto, ma rimase zitto, nella speranza che il minore capisse la sua richiesta silenziosa d'aiuto.

"Senti Jisung" riprese a parlare. "Devo andare, sono arrivato"

Era arrivato nel luogo dell'incontro, i lampioni illuminavano la piazzetta posizionata all'ingresso e notava molte persone, sia in coppia che non, ma una ragazza in particolare si guardava in torno con sguardo perso, che rispecchiava la descrizione della sorella.

"ASPETTA HYUNG" parlò improvvisamente il minore.

"Dimmi Jisung-ie"

"Dov'è l'appuntamento?" domandò con fretta, e il ragazzo si stupì della sua domanda.

"Siamo al parco di fronte al fiume Han" rispose incuriosito. "Perché?"

"C'è una gelateria lì vicino" spiegò. "I gelati sono buoni, ed hanno anche dei fantastici frullati"

Minho ci rimase male a quelle parole, continuava a sperare in qualcosa che neanche lui capiva, ma alla fine non poteva chiedere troppo dal minore, se anche lui era confuso con se stesso.

"Va bene Jisung-ie, ascolterò il tuo consiglio" disse con tono dolce, cercando di non fare trapelare la sua delusione.

"Ci sentiamo Hyungie"

"A dopo"

La chiamata terminò lì, lasciando con un freddo rumore, posò subito il telefono nella sua tasca, alla ricerca di quella ragazza che aveva visto poco prima, e dopo che ebbero il contatto visivo Minho iniziò a camminare verso di lei.

Puoi farcela.




Your Secret /Minsung/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora