Capitolo 8.

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“Buongiorno amore, come va la scuola?” chiede papà, quando gli rispondo alla chiamata.

“Buongiorno papà, va tutto bene. Sono uscita adesso dall'aula di economia, adesso sto andando a letteratura. Tu come va con il lavoro?” gli chiedo entrando nell'aula di
letteratura.

“Benissimo. A proposito di lavoro, oggi esco prima, sono libero per tutto il giorno. Che ne dici di un pranzo padre e figlia? Dovrei anche dirti una cosa” mi chiede e a me, si illuminano gli occhi. E' tanto che non pranzo con mio padre.

“Certo, passi a prendermi tu al College?” gli chiedo troppo entusiasta.

“Certo tesoro, adesso devo andare. Ho una riunione tra qualche minuto” mi informa.

“Certo, a dopo. In bocca ala lupo per la riunione” stacco la chiamata e prendo il libro e il quaderno di letteratura, mentre il professore entra in aula.

La mattinata scolastica è passata molto velocemente. Esco in fretta e mi dirigo in camera. Ci poso lo zaino con tutti i libri. Prendo il cellulare, adagiato prima sul letto, le chiavi della camera e mi fiondo fuori in cortile.

Intravedo mio padre, che parla con la mia migliore amica, e mi fiondo addosso a lui, saltandogli in braccio.

“Ciao papà! Mi sei mancato troppo” gli riempio il viso di baci, mentre lui ride.

“Ciao fagottino mia, mi sei mancata molto pure tu” mi fa ritoccare la terra con i piedi e mi da un lungo bacio sulla fronte.

“Noi andiamo a pranzo. Ci vediamo dopo Alys” la mia migliore amica, abbraccia mio padre e poi sempre con mio padre, mi dirigo verso la sua Maserati.

“Come è andata a scuola oggi?” mi chiede papà, partendo, verso una meta a me sconosciuta.

“Benissimo. Ma dove stiamo andando?” chiedo. “Nel tuo posto preferito” sussurra dolcemente, e a me, si illuminano gli occhi, dalla contentezza.

Papà mi sta portando al Cotto e mangiato un ristorante molto molto buono. I proprietari, sono italiani e cucinano molto bene. Quando sono arrabbiata, triste, o solo per festeggiare una vittoria, mamma, papà e Bryan, mi hanno sempre portato lì.

Arriviamo al ristorante, entriamo e ci dirigiamo al nostro solito tavolo. Da quel tavolo, possiamo vedere una delle spiagge più belle di tutta Boston.

“Come mai volevi questo pranzo con me?” chiedo a mio padre, prendendo un sorso dalla mia coca-cola.

“Sono voluto venire io. Questo pranzo, è stato organizzato da me, perché una sera, tu e Alyssa, dovreste venire a cena a casa, dobbiamo darvi una notizia. La cena sarebbe questo sabato. Ne ho già parlato prima con Aly e lei mi ha detto che va bene” mi
dice.

“Va bene ma a c-” non riesco a finire di parlare, che il mio cellulare squilla.

Lo afferro dalla tasca del giacchetto, scusandomi con mio padre e noto che Ethan mi sta chiamando.

“Ethan dimmi tutto” rispondo al telefono.

“Ma dove siete tu, Alyssa e Alex” mi chiede.

“Io sono dovuta andare a pranzo fuori con mio padre. Alys e Alex, penso che
staranno insieme. Mi dispiace, mi sa che oggi dovrai stare con i tuoi compagni di squadra, ma questa sera, usciamo noi quattro a cena” gli dico.

“Va bene. Divertiti con tuo padre, scusa il disturbo”.

“Nessun disturbo, tranquillo” attacco la chiamata.

“Chi è questo Ethan?” mi chiede papà osservandomi attentamente.

“E' un mio amico. Alyssa sta uscendo con il suo migliore amico” sorrido a mio padre.

“Sono due tipi affidabili?” mi chiede serio.

“Molto affidabili. I loro padri sono Oscar John e Alexander Morris”.

“Ah si? Allora sono molto affidabili. Li ho conosciuti molto tempo fa. Ogni tanto ci sentiamo. Ci stiamo organizzando per una cena noi tre” mi informa.

“Ah. Non lo sapevo” rispondo solamente.

Finiamo di mangiare, parlando del più e del meno e poi mi papà, mi riaccompagna al College.

Vado in camera e studio per tutto il pomeriggio.

“Ancora non sei pronta?!” urla Alyssa, quando entra in camera, dopo essere stata tutto il pomeriggio fuori.

“Oddio, quanto manca?” chiedo preoccupata.

“Mezz'ora e usciamo” Alyssa, guarda il suo orologio.

“Vabbè, non è poi così tardi” chiudo il libro di storia e mi dirigo verso l'armadio.

Ne tiro fuori un paio di jeans Mom e una maglietta nera semplice a maniche lunghe.

Ai piedi, mi metto le Vans nere e sono pronta. Non mi trucco, perché no mi piace molto truccarmi, mi preferisco di più al naturale.

Mezz'ora dopo, siamo in un ristorantino con Alex ed Ethan. Ci hanno portato in macchina, io sono con Ethan, mentre Alyssa, è venuta in macchina con Alex.

Mangiamo una pizza e parliamo del più e del meno.

“Cosa ci facevi a pranzo con tuo padre oggi?” chiede Alex, ad un certo punto.

“Mi ha portato a pranzo fuori, per dirmi che sabato, ci sarà un pranzo di famiglia a casa mia, con Alyssa. Mamma e papà, devono dare un notizia a me, Bryan, Alyssa e i miei fratellini” mangio l'ultimo pezzo di pizza. Sono l'ultima a doverla finire,
nonostante, la mia, sia stata la prima pizza ad arrivare al tavolo.

“Avete già una mezza idea di quale possa essere la notizia?” chiede Ethan, rivolto sia a me, che ad Alys.

Lei all'inizio scuote la testa, in segno di negazione, mentre io esprimo la mia idea.

“L' unica opzione plausibile, è quella che mia madre, sia incinta. Ma non ci spererei tanto. Siamo già in quattro, non penso che i miei, siano così stuèidi da fare un quinto figlio” rispondo incerta io.

“Magari può anche darsi, ma no penso che i tuoi si diano da fare per procreare il quinto figlio” si intromette Alyssa, ma fortunatamente, Alex, cambia subito discorso.

“Andiamo?” chiede Ethan, avviandosi verso le macchine, una volta fuori dal
ristorante.

Sia Alex, che Ethan, hanno insistito per pagare a me e Alys la cena, nonostante, noi volessimo pagare per conto nostro. Alla fine, hanno vinto loro due.

“Voi avviatevi, io e Alyssa, andiamo a fare un giro” ci informa Alex.

“Va bene, ma non fate tardi, che domani dobbiamo andare a scuola”.

Io ed Ethan, ci avviamo verso la macchina, e una volta entrati dentro, partiamo verso il College.

“Grazie mille per il passaggio” scendo dalla macchina di Ethan, quando siamo arrivati nel parcheggio del College.

“Di niente, tanto dovevo riportarti indietro io. Sennò come avresti fatto ad arrivare al College? " mi chiede Ethan, divertito.

“Hai ragione” constato.

“Vabbè. Buonanotte Raylee. Ci vediamo domani mattina” mi saluta Ethan, quando siamo arrivati davanti al dormitorio femminile.

“Buonanotte Ethan. A domani” lo saluto dolcemente.

Lui si avvicina piano piano al mio viso, e poi mi lascia un dolce bacio sulla guancia.

Non so cosa mi prende, ma sento affluire il sangue alle mie guance e di conseguenza arrossisco.

Mi volto ed entro dentro il dormitorio, mi dirigo verso la mia stanza, e una volta dentro, mi infagotto nel mio pigiama, mi faccio una delicata treccia laterale, mi lavo i denti e il viso, il quale è ancora caldo e rosso, da quando Ethan mi ha dato un bacio
e mi metto a letto, cadendo subito tra le braccia di Morfeo.

Una canzone d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora