Capitolo 43.

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"Che belle che siete" si complimenta Alex, quando tutte e quattro entriamo in auto.

"Grazie amore, lo so" si pavoneggia Alyssa, prima di avvicinarsi a lui e lasciargli un bacio a stampo. Lei si è seduta davanti, al fianco del suo fidanzato, mentre io, Clara e Nina, siamo nei sedili posteriori.

"Allora, dove andiamo?" chiede mettendo in moto l'auto.

"Al Mon Amour!" esclama entusiasta la fidanzata di mio fratello.

"Come mai così elettrizzata?" le chiede Clara.

"Beh perché, questa è la mia prima serata tra donne vera" sospira la bruna.

"Ma con le cheerleader non hai mai fatto un'uscita tra donne?" le chiedo, nel mentre ci fermiamo ad un semaforo rosso.

"No. Perché la nostra amicizia era basata su una menzogna. Non siamo mai state amiche" spiega "voi siete le mia prime amiche" sospira, e sembra sollevata di aver costruito un rapporto di amicizia vera.

La macchina riparte.

"Tranquilla. Adesso ci siamo noi. Ci saremo sempre" le sorrido.

"Bellezze mie, scusate se vi interrompe ma siamo arrivati. Possiamo scendere" Alex ci sorride dallo specchietto retrovisore.

"Ciao Amore. Ci vediamo domani" Alyssa si gira verso Alex e gli ficca la lingua in gola.

"Bleah che schifo Aly. La lingua in gola potresti ficcargliela domani. Non davanti a noi" mormora schifata la mia sorellina.

Alyssa si stacca dalla bocca del sui fidanzati, ma prima di scendere e raggiungerci fuori della macchina, gli dà un bacio a stampo.

"Ciao Alex. Grazie per il passaggio" lo saluto con la mano.

"Ciao ragazze, ma tanto molto probabilmente ci vedremo anche dopo" mormora, prima di sfrecciare nel traffico serale di Boston.

"Entriamo?" chiede Alyssa, prendendoci tutte e tre a braccetto.

"Entriamo" mormoro.

Il ristorante Mon Amour è molto bello. E' gestito da una moglie e un marito, molto anziani, che dopo essersi sposato in Francia, sono venuti a Boston e hanno aperto questo ristorante.

All'interno è molto romantico. I tavoli tutti in legno, come le sedie con sopra un cuscino comodissimo, sono ricoperti da una tovaglia rossa. Le pareti sono verdi e gli angoli sono dipinti di rosso. Le luci sono tutte soffuse, mi piace molto questo ristorante.

"Che ne dite, vi piace?" Alyssa prende un anno un menù.

"Molto. E' semplicemente bellissimo" sussurro.

"Concordo con mia sorella" Clara fa un occhiolino alla mia migliore amica.

"Ha ragione Raylee. E' fantastico. Come lo ha trovati Bryan?" chiede estasiata Nina.

"Glielo ha proposto Alex. Mi ci ha portato al nostro terzo appuntamento" Alyssa è molto fiera della sua risposta.

"Devo dire che il tuo fidanzato ha un ottimo gusto in fatto di ristoranti" le sorrido.

"Buonasera signorine. Siete pronte per ordinare?" ci chiede un cameriere, che si è appena avvicinato.

"Sì" annuisco io.

                               ***

"Questa cena è stata magnifica. Tutto era squisito" Alyssa si lecca di nuovo le labbra, a fine cena.

"Infatti" concorda con lei Nina.

"Andiamo a prendere un gelato?" le interrompe Clara.

"Corri piccola" Alyssa afferra la sua mano, e insieme corrono verso la prima gelateria che trovano.

"Che pazze" sorrido guardandole, mentre Nina si avvicina a me.

"Già. Senti Raylee, vorrei fare una cosa, ma prima di farla vorrei sentire il tuo parere" Nina mi fissa, mi fa paura.

"Dimmi" la guardo preoccupata.

"Volevo proporre a Bryan e ai ragazzi, di venire a mangiare il gelato con noi" solo adesso noto il suo cellulare tra le sue mani.

"Certo. Anche se mi sono lasciata con Ethan, non vuol dire che non possiamo più uscire insieme. Un'amicizia ci può stare" le sorrido, per rassicurarla.

"Grazie" mi sorride grata e inizia a parlare con mio fratello.

"Ciao ragazze" Blake fa la sua entrata.

"Ciao fratellino" gli scompiglio i. capelli corvini.

"Ciao" mormora Ethan in evidente imbarazzo

"Ciao" gli sorrido.

Tutti gli altri si sono già avvicinati al bancone, mentre noi siamo sempre qui a fissarci negli occhi.

"Andiamo" mi sorride, per poi raggiungere gli altri, così lo seguo.

"Siete bellissime" Blake si complimenta con noi, quando finalmente ci siamo sedute al tavolo.

"Grazie piccola peste" gli sorride Alyssa.

"Allora, lo avete fatto il karaoke?" mio fratello lo chiede a tette, ma guarda me.

"No. Non volevamo farlo" gli sorrido.

"Sfaticate che non siete altro" si prende gioco di me, e la sua fidanzata, gli tira un leggero pugno.

"Sei un rompipalle" lo rimprovera, facendoci scoppiare tutti a ridere.

"Grazie, anche io ti voglio tanto bene Nina" mette il broncio Bryan. Broncio, che viene baciato da Nina, in due secondi scarsi.

"Okay, abbiamo capito che vorreste dei bambini, ma non adesso, grazie" Alyssa e la gentilezza, sono una cosa sola.

"Cosa fate dopo?" ci chiede Ethan

"Corriamo nella nostra suite. Raylee deve dirci una cosa molto importante" adesso, il mio sguardo saetta verso Alyssa, e il suo lo stesso.

Ebbene sì. Ho deciso di dire alla mia amica, la fidanzata di mio fratello e alla mia sorellina, che io sono Lee. La cantante per la quale stravedono.

"No ente di grave spero" mi guarda Alex, preoccupato.

"Per niente" gli sorrido.

"Allora perché non lo condividi anche con noi? Dopotutto tutti ti conosciamo almeno un po'" prova a convincermi mio fratello.

"Vedi Bryan, quella della quale dopo ci parlerà Raylee, è una questione abbastanza delicata. Meno persone lo sanno, meglio è" prende parola la mia migliore amica, salvando I da questa situazione.

"Perché tu lo sai?" le chiede Clara.

"Sì amore" le sorride Alys.

"Ma è una cosa bella, oppure una cosa brutta" maledetta la curiosità che affligge mia sorella.

"Dipende dai punti di vista" le rispondo.

"Per te, come è stato saperlo" si riferisce, di nuovi ad Alyssa.

"Fantastico!" esclama felice.

"Adesso basta però. Ne parliamo dopo" la riprendo bonariamente.

"Va bene" mormora.

                               ***

"Buonissimo il gelato" Bryan si lecca di nuovo le labbra, e poi ammicca verso Nina.

"Mamma mia che deficiente che sei!" lo rimprovera la sua fidanzata.

"I'm altri ambiti però, queste cose non le dici" ammicca di nuovo.

Che schifo.

"Bryan fai veramente schifo, lasciatelo dire" fingo di avere un conati di vomito.

"Grazie sorellina, pure io ti voglio bene" lo fulmino con lo sguardo, prima di sbadigliare.

"Hai sonno?" mi chiede Blake.

"mh mh" annuisco con la testa.

"Andiamo in albergo" mi si avvicina Nina.

"Ciao ragazzi" li salutiamo, prima di sparire verso l'albergo.

Una canzone d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora