Capitolo 14.

216 7 0
                                    

“Ciao ragazze. Come è andata con i tuoi genitori, tesoro?” chiede Alex ad Alyssa, quando entriamo in camera sua e di Ethan.

“Benissimo. Mi hanno chiesto scusa e mi hanno detto che voglio iniziare tutto da capo” Alyssa si avvicina ad Alex e gli da un bacio a stampo.

“E tu?” chiede subito lui.

“Io ho deciso di perdonarli e di vedere come vanno. Da come me lo ha detto la mamma sembrava davvero che vogliono riparare a tutti gli errori che hanno fatto in precedenza” si accoccola al petto di Alex.

Alla fine il pomeriggio l'abbiamo passato insieme alla mamma di Alyssa e insieme a mia mamma. Siamo andate al bar del campus per prendere qualcosa da bere e poi,
siamo andate a fare shopping. Abbiamo letteralmente svaligiato la maggior parte di tutti i negozi nei quali siamo state.

“Ma scusate. Se a pranzo hai fatto pace con i tuoi, fino ad adesso cosa avete fatto?” chiede Alex.

“Siamo passate a prendere mia mamma, siamo venute al campus per far vedere la nostra camera alle nostre mamme e bere qualcosa al bar e infine, siamo andate a fare shopping” parlo io adesso, mentre il braccio di Ethan circonda le mie spalle.

Adesso è quasi ora di cena e i due ragazzi, hanno invitato me e Alyssa a mangiare una pizza in camera loro. Io e la mia migliore amica abbiamo accettato e quando finalmente le nostre mamma, ci hanno dato il via libera, dopo il loro interrogatorio
sui due ragazzi, ci hanno accompagnato al campus e noi due siamo venute in camera loro.

“Le avete ordinate le pizze?” chiedo io ed Ethan annuisce.

“Per che ore arrivano?” chiede invece Alyssa, impaziente come al solito di
mangiare.

“Ce le porteranno per le otto e adesso sono le sette e mezzo” Alex consulta il suo orologio, per controllare l'orario.

Intanto io ed Ethan ci siamo messi seduti sul suo letto. Lui ha appoggiato la schiena alla parete ed ha divaricato le gambe. Io mi sono messa in mezzo alle sue gambe ed ho appoggiato la testa sul suo petto. A questa vicinanza, il mio cuore, non può far
altro che aumentare la velocità dei suoi battiti, ed io odio questa sensazione.

Sensazione che provo solo quando sono vicina ad Ethan. La odio, perché so già che mi farà del male.

Questa sensazione la provai anche due anni fa, quando conobbi il mio ormai ex fidanzato, il quale poi mi lasciò con un messaggio, e che messaggio. In poche parole, mi ha usata, soltanto per i miei soldi, che poi non sono neanche miei, ma sono di
mio padre. Solo che con il mio ex, questa sensazione era molto meno forte, con Ethan, sembra quasi che il cuore, voglia salire su per la mia gola, arrivarmi in bocca ed uscire. Far vedere a tutti i battiti accelerati, quando sono vicino a lui.

Ad interrompere i miei pensieri sulle sensazioni che provo quando sono vicina ad Ethan, è il bussare alla porta della loro stanza.

Alex si alza e va ad aprire la porta. Quando la apre, si ritrova davanti il fattorino, ai quale porge i soldi. Ethan mi fa mettere a sedere sul suo letto e va ad aiutare Alex a prendere le pizze.

“Cosa guardiamo?” chiede Alex accendendo il televisore.

“Titanic!” esclamiamo all'unisono io e Alyssa.

“Eh no. Questa lagna no!” si lamenta Ethan.

“Zitto tu. Guardiamo il Titanic” alzo la testa per guardarlo, poiché ci siamo messi nella stessa posizione di prima.

Alex, arreso, mette il Titanic ed io e Alyssa, come al nostro solito, quando
guardiamo il nostro film preferito, facciamo un sospiro innamorato alla vista di un Leonardo di Caprio giovane.

“Guarda che sono geloso di quel coso” Alex blocca subito il film e rimprovera Alyssa.

“Ma sei normale? E' Leonardo di Caprio da giovane, è un figo assurdo. Non che adesso sia da meno eh. Non devi essere geloso di lui”.

“Okay, ci proverò” dice lui, dando di nuovo il via al film.

                               ***

“Era proprio questo quello che volevo evitare quando ho schiacciato play sul
televisore!” esclama Alex, guardando Alyssa.

“Non piangere Raylee” Ethan mi asciuga le lacrime, che non hanno fatto altro che uscire, da quando è iniziato il film.

Abbiamo appena finito il film e le mie lacrime non ne vogliono sapere di smettere di uscire dai miei occhi.

“Ma voi siete proprio insensibili. Come fate a non piangere?!” esclama alterata Alyssa, guardando i sue maschi insensibili, che sono vicino a noi.

“Andiamo Aly. Ti porto un attimo fuori, così ti calmi” Alex prende Alyssa per mano, ed uscendo dalla stanza.

Io mi alzo e mi giro verso Ethan. Il mio viso è tutto bagnato, i capelli spettinati e sono vestita male. Ethan prende il suo cellulare e lo accendo. Non capisco cosa vuole fare, sino a quando un flash mi acceca.

“Ma cosa?” chiedo, realizzando che mi ha fatto una foto.

Inizia a ridere, quando guarda la foto e d'istinto, mi butto addosso a lui e inizio a tirargli pugni e schiaffi sul petto e sulla schiena.

“Eliminala!” ordino urlando.

“No, non ci penso proprio. Sei così carina” mi prende in giro, quindi gli mordo un fianco, dopo avergli alzato la felpa.

“Ehi!” esclama.

“Scusa, non volevo farti male” sorrido.

Mi sdraio praticamente sopra di lui e poso delicatamente la mia testa sul suo petto.

Lui inizia ad accarezzarmi i capelli.
“Cosa ti turba?” mi chiede dolcemente.

“Niente. Sono solo stanca” inizio a tracciare delle circonferenze immaginarie sul suo petto.

“Riposati” mi bacia la testa e mi fa adagiare meglio sul suo petto. In pochi minuti, mi addormento sul suo petto.

                               ***

Vengo risvegliata da un'accecante luce. Apro un occhio e vedo che le tende della finestra, sono aperte.

Un momento.

Ma questa non è la mia stanza!
Giro il viso e trovo sotto di me Ethan. Sta dormendo. Le labbra carnose sono schiuse ed ogni tanto emettono dei piccoli sbuffi, i capelli nero pece sono tutto arruffati e un piccolo accenno di barba, sta nascendo sulla sua mascella scolpita ed io, involontariamente, inizio ad accarezzare questo piccolo accenno di barba.

Senza neanche accorgermene resto minuti interi ad osservare il suo viso rilassato, mentre dorme e ad accarezzarlo delicatamente.

Apre un occhio e mi beo di quel nero che c'è nei suoi occhi. “Buongiorno” sussurra ancora mezzo addormentato.

“Buongiorno” sussurro dolcemente.

“Che ore sono?” chiede con voce roca, stropicciandosi gli occhi.

Mi giro verso l'orologio sul suo comodino che segna le 7.00 “le 7.00. Vado in camera per prepararmi. Oggi c'è lezione” mi alzo dal suo corpo e sveglio Alyssa, la quale sta dormendo avvinghiata al corpo di Alex, al nostro fianco.

Lei si sveglia e saluta il suo fidanzato e insieme, torniamo nella nostra camera.

“Ma cosa sta nascendo tra te ed Ethan?” mi chiede Alyssa, alludendo alla sera precedente e al modo nel quale ho dormito durante la notte.

“Non so di cosa tu stia parlando” faccio la finta tonta.

“Smettila di far finta di non capire Ray. Sia io che Alex vi abbiamo visti ieri sera durante la cena. Quando siamo tornati in camera dopo la passeggiata, siamo rimasti sorpresi di trovarvi in quella posizione” mi punta un dito contro.

“Te l'ho già detto. Mi piace. E' carino!” esclamo esasperata.

“Mi sa proprio che gli piaci pure tu” constata lei.

“Smettila Alys. Ti prego. Adesso voglio solamente andare in camera, cambiarmi e andare a scuola” riprendo a camminare, dato che ci eravamo fermate.

Fortunatamente Alyssa non parla più, così posso cambiari un santa pace.

Una canzone d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora